"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 30 ottobre 2009

LA FESTA DEI MORTI

Il mese di novembre per noi siciliani è soprattutto il mese dei morti.
La tradizione della “Festa dei Morti” non è altro che la credenza popolare per cui “le anime dei nostri congiunti” più cari, una volta l’anno, la notte dall’ I al 2 novembre, escono dalle sepolture e vengono a rallegrare i bambini, lasciando loro secondo i gusti e i desideri ogni più bella cosa.
Il loro ricordo è sacro e vivo nella memoria e nel cuore di tutti, è come se tra di loro ed i morti non si siano spezzati e neppure allentati quegli intimi legami, che li tenevano uniti in vita e che rimangono saldi oltre la morte.
E’ commovente ed affascinante, nello stesso tempo, la visita al nostro cimitero-fiorito, sempre come un lussureggiante giardino, e per le tombe, non importa se umili od imponenti.
Le tremule luci dei lumini con i loro palpiti richiamano i battiti di mille cuori vivi; i fiori recisi, i migliori, deposti sulle tombe, significano una bellezza fragile, un tenero messaggio di gratitudine ed amore; e le visite assidue, alle tombe, presso le quali si riprende e si continua un colloquio muto, mai interrotto, indicano un punto di riferimento costante.
Un giorno importante quindi, ma non solo per i grandi, ma anche e soprattutto per i piccoli, che gioiscono nel ricevere, proprio nel giorno della Commemorazione dei Defunti, i loro giocattoli tanto desiderati ed apprezzati.
Ricordo che da bambini, io e mio fratello, per farci dormire, o comunque per farci stare buoni, mio nonno Rosario era solito raccontarci che una sera dei “Morti”, un I° novembre in cui era tornato tardi a casa per via del suo lavoro, aveva incontrato i Morti in processione, tutti avvolti in bianchi lenzuoli, con una lanterna in mano, che venivano a due a due dal cimitero.
Egli voleva vedere se tra quei morti ci fosse sua madre, e domandava loro dove si trovasse, e quelli rispondevano: “Appresso, appresso”.
E pensare, che ci sembrava davvero di vedere quella lunga teoria di fantasmi incappucciati, che dicevano: “appresso, appresso”.
E andavamo a letto buoni buoni, sapendo che i morti nel passare per la via ci avrebbero lasciato i regali.
L’indomani eravamo svegliati dagli scoppiettii delle pistole e dei fucili dei bambini del vicinato, allora, con urli e con grida di gioia ci precipitavamo in cucina, nel salotto per trovare il regalo nascosto dove, oh meraviglia delle meraviglie!!, i Morti ci avevano portato proprio quello che noi avevamo desiderato: la pistola a tamburo con tanto di fodero, il fuciletto, ispirati a modelli western, il trenino colla galleria, l’asinello rosso; per le bambine, bambole ricciolute, il classico Ciccio bello, fornelli e pentolame.
Ora del passato, resta il pellegrinaggio al Cimitero.
I bambini d’oggi, che si dice nascono con gli occhi aperti, non credono più ai Morti e il consumismo a portato noi genitori a smetterla con le favole, si preferisce accompagnare i bambini nel negozio e fargli scegliere il regalo che vuole nella bancarella di piazza Cascino.
Inoltre lo strano fascino d’oltre America ha trasportato il mito di Halloween anche in Italia e a giudicare dal successo che questa festa “straniera” riscuote da un decennio fra i giovani, continuare a parlare di Morti e regali pare cosa d’altri tempi.
E poi, a pensarci bene, lo scorso anno diversi bambini, tra loro mia figlia, suonando il campanello di casa, baldanzosi snocciolavano il motto sentito e risentito una miriade di volte, quel “dolcetto o scherzetto” che se ben ricordo la prima volta lo sentii in quel vecchio cartone di Paperino alle prese con Qui, Quo e Qua.
E che dire infine, il 31 ottobre, discoteche, pub e altri locali organizzano serate e nottate all’insegna di horror, vampiri, teschi, fantasmi, pipistrelli e zucche!.
Insomma, una bella carnevalata, per esorcizzare la paura della morte e dell’aldilà.
Dei “Morti” resta il simpatico ricordo solo nel parlare tra amici, dicendo a chi la fa lunga o parla a sproposito: Ma a chistu chi nu lassanu i morti?.
Povere tradizioni se ne vanno e noi, da inabili protagonisti le facciamo dileguare anche se con tanta pena al cuore.

Filippo Rausa

lunedì 26 ottobre 2009

Concorso di disegno San Martino - la Vendemmia riservato alle classi IV e V del plesso Trinità - Ist. Comp. L.Capuana


Il Comitato Nobile Quartiere Monte con il patrocinio del Comune di Piazza Armerina Assessorato Feste e Tradizioni, per festeggiare San Martino Patrono e protettore del Quartiere Monte, ti invita a partecipare al concorso: San Martino, la Vendemmia

1. Tema dei disegni - I bambini partecipanti sono invitati a realizzare un disegno con tema “San Martino – La vendemmia”.
2. Chi partecipa – Bambini/e delle calassi IV e V dell’Istituto L. Capuana plesso “Trinità”.
3. Dimensioni e Tipologie dei disegni - Su foglio A4 o A3. Verranno ammessi disegni realizzati a mano libera con qualunque tecnica (matite, pastelli a cera, tempere, acquarelli). Si informa che al concorso saranno ammessi anche i disegni che riportano parti di testo (es. fumetti,…).
4. Categorie - Sono state previste alcune categorie da cui prendere spunto per produrre i disegni:
a. San Martino (divide un mantello con un povero; a cavallo vicino la chiesa a lui dedicata; il miracolo dell’estate di San Martino mentre divide il suo mantello; è felice che i piazzesi gli abbiano dedicato un chiesa, etc),
b. San Martino (associato alla raccolta dell’uva; aiuta un povero mentre degli uomini raccolgono l’uva; associato alla poesia di G. Carducci, etc),
c. Vendemmia (tralci di uva, persone che raccolgono l’uva, persone che pigiano l’uva; si spilla la botte del buon vino, etc).
5. Indicazioni - Dietro a ogni disegno devono essere riportati: titolo, nome dell’autore, classe.
6. Ritiro disegni – I disegni prodotti dagli alunni verranno ritirati dalla scuola, sabato giorno 7 novembre 2009, entro le ore 12,30.
7. Premiazione – Si terrà nella mattinata di mercoledì 11 novembre presso l’Istituto comprensivo Luigi Capuana (o il museo diocesano), alla presenza delle classi e dei vincitori.
Verrà primiato il primo per ciascuna delle classi partecipanti, inoltre verrà consegnato un gadget di partecipazione a tutti concorrenti.
I vincitori saranno scelti da una giuria composta da Filippo Purrazza, presidente quartiere Monte, Lillo Cimino, Assessore Feste e Tradizioni, Angelo Scroppo, professore di disegno e pittore.
8. Pubblicazione – I disegni premiati verranno pubblicati sul sito del Quartiere Monte, http://www.quartieremonte.it/ - quartieremonte.blogspot.com

Lo staff Comitato di Quartiere

Marcoledì 28 Ottobre alle ore 18,00 a colloquio con il Sindaco e i tecnici della Protezione Civile

E' ufficiale, stamani il responsabile della Protezione Civile Ing. Walter Procaccianti su formale richiesta del Sindaco Ing. Carmelo Nigrelli, ha convocato i vertici del Comitato di Quartiere per discutere in merito al documento inviato qualche settimana fa relativo il dossier Barberi e il Censimento degli immobili, civili, religiosi e abitazioni private da noi proposto, per valutare la consistenza statica di questi nel caso di terremoti.
Il Comitato di Quartiere porterà in visione del Sindaco e dei tecnici presenti, un servizio fotografico, relativo i numerosi immobili abbandonati, pericolanti a testimonianza del serio problema che insiste sul territorio.

sabato 24 ottobre 2009


Torna l'ora solare. Lancette indietro di un'ora
ll cambio nella notte tra il 24 e 25 ottobre quando l'orologio dovrà essere riportato indietro dalle 3 alle 2. L'ora legale tornerà il 28 marzo.
Lancette dell'orologio indietro di un'ora, quindi, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre. Recuperiamo così quell'ora di sonno persa il 29 marzo scorso.
Per ritornare all'ora legale bisognerà invece attendere il 28 marzo 2010.

L'ora solare ci accompagnerà per i cinque mesi invernali.

giovedì 15 ottobre 2009

Il Presidente del Consiglio Comunale convoca il Comitato di Quartiere

Il presidente del Consiglio Comunale Calogero Centonze e i Capi gruppo consigliari, convocano il Presidente del Comitato di quartiere, per un'audizione, mercoledì 28 ottobre alle ore 16,30, relativamente il documento "dossier Barberi - Censimento Immobili nel centro storico".
Il vicepresidente Filippo Rausa, commenta con piacere l'invito, sottolineando la sensibilità da parte del civico consesso per un problema così importante, che riguarda tutti.
L'augurio è, che la sinergia di tutti gli organi preposti, possa far maturare la cultura di prevenzione, che a nostro avviso è assente in ognuno di noi, per scongiurare eventuali pericoli futuri.

martedì 13 ottobre 2009

Al Sig. Sindaco Ing. Carmelo Nigrelli
Al Responsabile della Protezione Civile
Ing. Walter Procaccianti
All’Ingegnere Capo Mario Duminuco
All’Assessore LL.PP. Ing. Gaetano Guccio
Al Presidente del Consiglio Comunale
Ai Capi Gruppo Consiliari
Agli Organi di Stampa
Città


Oggetto: dossier Barberi - Piazza Armerina - Proposta Censimento Immobili.

Subito dopo le immagini choc del terremoto dell’Aquila e dei comuni limitrofi, il nostro pensiero la nostra domanda è stata: ma le case del Centro Storico in cui viviamo sono a prova di terremoto?; o sono necessari interventi per evitare immani catastrofi, qualora una simile sciagura dovesse percorrere il nostro sottosuolo!!.
Questo Comitato di Quartiere, riunito in assemblea, ha discusso e dibattuto questo argomento, facendo emergere dagli interventi, “che se è vero che un terremoto non si può prevedere, si può invece sapere che certe zone sono più soggette di altre al rischio sismico e che alcuni edifici sono costruiti meglio o peggio di altri; e su quelli costruiti peggio bisogna intervenire”.
Dal programma televisivo trasmesso da RAI 3 “Presadiretta” siamo venuti a conoscenza che già nel 1999, dieci anni fa, Franco Barberi, all'epoca sottosegretario alla Protezione civile aveva elaborato un dossier sugli edifici più a rischio e sui quali bisognava agire al più presto.
Aveva, quel dossier, censito la vulnerabilità degli edifici pubblici strategici e speciali in zone a rischio, anche della città dell’Aquila, ebbene, gli immobili crollati in questa città, ci sono tutti, all'appello non manca nessuno.
Si parla, nel dossier, delle regioni del Sud, dalla Campania alla nostra Sicilia.
Una mole di informazioni enciclopedica: 42.106 schede su altrettanti edifici speciali e strategici nelle regioni meridionali.
In Sicilia su 2.326 edifici scolastici in calcestruzzo armato ce ne sono 512 nella fascia ad “alta vulnerabilità” e 538 in quella “medio alta”, mentre a proposito degli edifici civili su 1.109 ce ne sono 267 ad alto rischio e 292 in quella immediatamente successiva. Anche per le strutture in muratura la situazione non si presenta affatto rosea: il 22,84% degli edifici civili sono a rischio vulnerabilità così come il 12,31% delle strutture sanitarie.
Tutto questo a fronte di un rischio sismico preoccupante.
Nel corso del servizio RAI visibile anche su “youtube” venivano intervistati diversi tecnici campani, calabresi, e alla domanda: conoscete il dossier Barberi, molti dicevano di sconoscere di cosa si trattasse e altri ancora di averne sentito parlare, ma di non avere ricevuto nessun dossier.
Poiché riteniamo il dossier Barberi un documento straordinario, testimonianza del vero scandalo italiano: l’assenza di una seria politica di prevenzione, ora, la domanda nasce spontanea; ma il Comune di Piazza Armerina, ha mai ricevuto il dossier Barberi?
E se lo ha ricevuto, nel corso di questo decennio, ha predisposto dei piani di intervento per gli edifici pubblici, scuole, abitazioni civili?.
Pertanto, vista l’importanza dell’argomento, abbiamo ritenuto spontaneo prendere penna e carta e chiedere, alle Autorità in indirizzo, anche in considerazione delle lievi scosse sismiche registrare dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel nostro territorio, il 01 agosto e giorno 9 ottobre, e degli avvenimenti alluvionali in provincia di Messina, l’apertura di un “Dialogo di un filo-diretto” con l’Amministrazione Comunale e gli Uffici preposti, affinché non succeda, che trascorso qualche mese, come ogni cosa, tutto cada nel dimenticatoio, per ricordarcene solo quando, dopo una calamità, con morti e ingenti danni, si torni a dire: tutto questo si sarebbe potuto evitare se si fossero rispettati i fondamentali criteri di prevenzione e/o di costruzione antisismica.
Allo scopo, sarebbe importante sapere e conoscere i dati raccolti dal rapporto Barberi, sulla nostra città, città che vanta oltre otto secoli di storia, dal 1163, un consistente numero di palazzi nobiliari seicenteschi, le decine e decine di chiese, ex conventi costruiti in secoli diversi, per non parlare delle migliaia di abitazioni civili collegate le une alle altre, che compongono il tessuto urbano del nostro centro storico.
In attesa di conoscere ciò che dice il rapporto Barberi sulla nostra città, e poiché riteniamo la prevenzione un atto fondamentale per conoscere lo stato di salute del prestigioso patrimonio immobiliare, proponiamo all’Amministrazione Comunale quanto segue:
* Un Censimento di tutti gli edifici pubblici, civili e religiosi del centro storico, per verificarne il grado di sicurezza, a partire dagli asili, dalle scuole frequentate dai nostri figlioli;
* Un Censimento delle abitazioni civili, anche in considerazione dell’elevato numero di case sfitte, abbandonate dei loro proprietari, perché trasferitisi nelle zone di nuova espansione, in altre città, o ereditate e perciò prive di qualsiasi manutenzione, e quindi un serio pericolo per l’incolumità di quanti ignari cittadini abitano la porta affianco.
Siamo certi che la raccolta di questi dati “sensibili” possa costituire la base per l’avviamento a soluzione dei possibili problemi legati alla sicurezza del territorio urbano dal rischio sismico a quello idrogeologico.
Inoltre, questo Comitato di Quartiere, qualora venisse richiesto è disponibile ad affiancare i tecnici per indicare loro alcuni immobili, che a nostro avviso sono fatiscenti per l’incolumità pubblica.
Altresì, auspichiamo, che questa Amministrazione Comunale, con impegno e gestione lungimirante, possa predisporre progetti finalizzati ad attingere all’ultima tranche (2007-2013) di fondi comunitari, che per la nostra città equivalgono ad una boccata d’ossigeno e benessere.
Concludiamo con una citazione, nata man mano che il dibattito assembleare prendeva forma e che alla fine di queste pagine non può essere omessa:
Il nostro futuro è la nostra memoria storica, fatta da tutto ciò che ci circonda, da ciò che i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità; sta a noi preservare ai posteri questo patrimonio di storia e cultura.
A tal fine, in attesa di incontrarvi, augurando buon lavoro,
porgiamo distinti saluti.

Il Presidente
Filippo Purrazza