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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 2 marzo 2011

Al via bando per il recupero di edifici del centro storico

Partirà il 2 di Aprile il bando regionale relativo alla realizzazione di interventi di recupero degli edifici situati nei centri storici.

Un contributo massimo di 300mila euro da parte della Regione per lavori di ristrutturazione e risistemazione di edifici del centro storico.

A pubblicare il bando sulla Gazzetta ufficiale è l’Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla mobilità attraverso il quale verranno “previste agevolazioni economiche per interventi di recupero di immobili localizzati nel territorio regionale con destinazione esclusivamente residenziale ubicati nei centri storici o in zone omogenee ‘A’ o comunque classificati netto storico in favore di proprietari”.

Queste agevolazioni saranno conseguibili attraverso la “stipula di apposite convenzioni tra l’amministrazione regionale e gli Istituti di credito, per la concessione di mutui con ammortamento ventennale e pagamento dei relativi interessi a totale carico dell’amministrazione regionale.

La procedura di ammissione a contributo degli interventi, è regolata da una valutazione di ammissibilità condotta secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze”.

L’impegno previsto per la Regione ammonta a 12,5 milioni (7,5 per l’anno 2009 e 2,5 ciascuno per il 2010 il 2011).

Quali interventi saranno finanziabili

I lavori per i quali si potranno chiedere i contributi sono i seguenti:

Interventi di restauro o risanamento conservativo

Interventi di ripristino funzionale

Interventi di manutenzione straordinaria

Interventi per l’adeguamento alle norme vigenti ed alle disposizioni antisismiche.

Come presentare la domanda

L’istanza di ammissione deve essere prodotta a decorrere dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, unitamente alla dichiarazione di un tecnico qualificato abilitato, e inoltrata dal proprietario o da tutti i proprietari dell’alloggio di cui si chiede l’intervento, con raccomandata con avviso di ritorno al Dipartimento Infrastrutture dell’Assessorato di via Leonardo Da Vinci.
Importi finanziabili

Come detto, l’importo massimo ammissibile a contributo è di 300mila euro. Per la precisione:

Per la realizzazione di interventi di restauro e di risanamento conservativo fino a Euro 300.000,00.

Per la realizzazione di interventi di ripristino funzionale fino a Euro 300.000,00.

Per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria fino a Euro 150.000,00.

Per la realizzazione di interventi per l’adeguamento alle norme vigenti ed alle disposizioni antisismiche fino a Euro 150.000,00.
I mutui

Dopo il riscontro della documentazione richiesta, agli aventi diritto, sarà data comunicazione dell’ammissibilità con allegata l’indicazione degli Istituti di credito convenzionati che sarà comunque disponibile sul sito internet.

Per tutti gli interventi ritenuti ammissibili, con procedura a sportello, sulla scorta della disponibilità di risorse, il relativo mutuo verrà erogato direttamente dall’istituto di credito convenzionato in seguito all’approvazione dell’istanza, previa adozione delle competenti determinazioni dello stesso Istituto sull’istanza prodotta.

Il soggetto dichiarato beneficiario, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione dell’ammissibilità del contributo, inoltra istanza all’Istituto bancario convenzionato prescelto e per conoscenza all’Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità con raccomandata R.R..

Il contratto di mutuo, poi, prevede un periodo di pre-ammortamento di 24 mesi, durante il quale il beneficiario potrà attingere per pagamenti relativi all’esecuzione dell’intervento, ai materiali utilizzati, nonché per le spese tecniche esclusivamente a mezzo di bonifici bancari, limitatamente all’importo originariamente richiesto ed autorizzato.

Gli interessi maturati sulle anticipazioni di denaro ricevute sono interamente a carico del bilancio regionale.

Il contratto di mutuo dovrà prevedere espressamente l’impegno del mutuatario ad usare l’immobile secondo la destinazione residenziale per dieci anni decorrenti dalla data di ultimazione dei lavori, pena la decadenza del contributo.

Sarebbe auspicabile che il Comune organizzasse anche attraverso il Sito Web la modulistica da presentare e un ufficio per le consulenze, cosi come fatto ad esempio dal Comune di Erice: http://www.comune.erice.tp.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1454:avviso-pubblico-per-la-realizzazione-di-interventi-di-recupero-degli-edifici-situati-nei-centri-storici&catid=30:urbanistica&Itemid=209

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