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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 14 marzo 2011

L’omelia del vescovo mons. Michele Pennisi

Pubblichiamo la prima parte dell’omelia di Sua Ecc. il vescovo mons. Michele Pennisi tratta dalla solenne Celebrazione in memoria del predecessore Mons. Cesare Agostino Sajeva IV vescovo di Piazza Armerina.

Dopo avere salutato le autorità civili e religiose presenti il Vescovo a salutato i rappresentanti dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio e ringraziato il Nobile quartiere Monte per avere chiesto la celebrazione e fatto si che si rendesse pubblico il luogo della sepoltura dopo 144 dalla morte.

L’omelia del vescovo mons. Michele Pennisi:

“Monsignor Sajeva nato ad Agrigento il 9 novembre 1794, ordinato sacerdote nel 1817 ottenne il dottorato in teologia nel 1845.
Parroco per 18 anni della chiesa di san Pietro ad Agrigento fu canonico della cattedrale e vicario generale di quella diocesi. Papa Gregorio XVI lo creò vescovo di Piazza il 19 gennaio 1846.
Il 25 maggio 1846 iniziò il suo lungo episcopato in un periodo sconvolto da rivoluzioni e guerre. Pastore di grande cultura teologica , di chiari meriti organizzativi e d’ intrepido coraggio apostolico.
Di tale coraggio diede prova specialmente il 13 aprile 1849 muovendo incontro alle truppe borboniche comandate dal generale Zolla che da Mirabella Imbaccari era in marcia verso Castrogiovanni. Il vescovo Sajeva lo supplicò di risparmiare la città di Piazza dalla rappresaglia militare.

Nel 1859 inaugurò il Seminario diocesano negli attuali locali del Convento san Domenico restaurato e ingrandito.

Negli anni successivi attirò le antipatie dei patrioti liberal-massoni per il suo attaccamento alla Casa Borbonica, che non gli consentì di assumere un atteggiamento gattopardesco.
Mostrò determinazione nella perquisizione domiciliare che subì da parte di alcuni liberali nel rifiutare di consegnare il manoscritto dell’omelia tenuta in cattedrale il 29 giugno 1861, nella quale aveva disapprovato la politica antiecclesiastica del governo.

Dai documenti dell’Archivio storico diocesano risulta che firmò l’ultimo documento il 18 gennaio 1867. Dl 22 gennaio all’11 febbraio 1867 i documenti ufficiali vengono firmati dal vicario generale Carmelo Giunta mentre dal 20 febbraio dello stesso anno i documenti vengono firmati dal Vicario Capitolare Benedetto Maria Trigona della Floresta eletto dal Capitolo della cattedrale dopo la morte del vescovo avvenuta il 14 febbraio 1867, come risulta dal registro dei morti dell’Archivio della Cattedrale, dove dopo i solenni funerali fu sepolto al lato destro dell’altare della Madonna Annunziata.

E’ stato ricordato in questa cattedrale un mese fa in occasione dell’anniversario della morte di Mons. Vincenzo Cirrincione morto il 12 febbraio assieme agli altri vescovi morti nel mese di febbraio Mons. Mariano Palermo il 9 febbraio 2003, e Mons. Sebastiano Rosso morte il 7 febbraio 1994.
In quella occasione ho ricordato anche come quest’anno a novembre ricorrerà il 150 della nascita e il 70 della morte di mons. Mario Sturzo.

Nei prossimi giorni ricorrerà il 150 dell’Unità d’Italia. Il prossimo 17 marzo a Roma nella Chiesa di S. Maria degli Angeli concelebrerò con il Card. Angelo Bagnasco e con altri vescovi alla presenza delle massime autorità della Repubblica italiana.

Questo importante anniversario ci deve offrire l’occasione per esprimere il nostro amore all’Italia e per un ripensamento sereno della nostra vicenda nazionale, così da ritrovare in essa una memoria condivisa e una prospettiva futura in grado di suscitare un nuovo innamoramento dell’essere italiani.

Nel 1861veniva a compiersi anche politicamente l’unità politica di una nazione che da un punto di vista geografico, linguistico, religioso, culturale e artistico era già da secoli in cammino.
Questo anniversario deve imprimere nuovo vigore alla formazione della nuove generazioni all’amore della patria, ad una cittadinanza attiva e responsabile, e allo spendersi per il bene comune, valori che rientrano nell’ l’impegno a favore dell’unità nazionale, che resta una conquista preziosa e un ancoraggio irrinunciabile.

                                                                                                  + Michele Pennisi

1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti per le foto