"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 2 aprile 2011

La domenica con Gesù - Guarigione del cieco nato. Gv.9,1-41


……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.   

Tempo di Quaresima - Domenica 03 aprile 2011

Caro Amico, nel salutarTi cordialmente, mi permetto di citare un antico proverbio arabo:

"In una notte nera, una formica nera cammina su una pietra nera. Dio la vede e ode il rumore dei suoi passi". Con la consapevolezza che Dio, a maggior ragione, individua i bisogni dell'uomo immerso nelle tenebre della solitudine e dello smarrimento, mi accingo a fare una breve riflessione sul vangelo.

La guarigione di un cieco nato

"Rabbi, chi ha peccato, lui o i suoi genitori,
perché nascesse cieco?".
Rispose Gesù:
"Né lui ha peccato né i suoi genitori
ma è così perché si manifestassero
in lui le opere di Dio".
[Gv 9, 1-41]



 Il testo propone la guarigione del cieco. Egli vede, così, per la prima volta, la luce del sole e, contemporaneamente, acquisisce il dono della fede.

Infatti, si prostra e afferma: " Credo, Signore! "

A questo punto, colpisce che l'autore impieghi appena due versetti, per narrare il miracolo e quasi quaranta, per comunicare la gioia del guarito e le reazioni dei presenti.

Paradossalmente, il cieco nato, rispondendo all'invito di Gesu' di lavarsi gli occhi, diviene vedente; i vedenti, invece, restano "ciechi" (perchè privi di fede).

Il miracolato diventa, in questo modo, il simbolo di coloro, che accogliendo la chiamata di Gesu' alla luce della fede, di cui la vista è segno, ci "vedono", a differenza di tanti altri, che, invece, rimangono indifferenti e ritengono che Dio non si curi di loro, come loro non si interessano di Dio.
                                                Antony Cansas

                                                                                                    

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la lodevole iniziativa, spero che il commento alla messa domenicale prosegua anche per le prossime domeniche.
Bravo per il testo molto esaustivo.
Che dire, siete molto bravi
Francesco