"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 14 aprile 2011

Venerdì 15 aprile, il giorno della verità sull'Ospadale Michele Chiello


Abbiamo chiesto al sindaco di Piazza Armerina, Carmelo Nigrelli, in vista dell’incontro di Venerdì 15 aprile a Palermo, con l’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, di anticiparci alcune richieste che saranno avanzate sul tavolo delle trattative con l’obiettivo di difendere l’Ospedale Michele Chiello.

Cinque i punti che la delegazione di Piazza Armerina guidata dal primo cittadino Carmelo Nigrelli, dall’Assessore Innocenzo Di Carlo, dal portavoce del comitato pro ospedale Massimo Di Seri, dal delegato Rsu Nino di Catania e dalla componente medico politica con Carmelo Gagliano (Pdl) e Eduardo Lotario (Pd) in rappresentanza del consiglio comunale, chiederanno per raggiungere gli obiettivi che la Città si aspetta.


Massimo Russo

1) Mantenimento, in via definitiva, dell’Ospedale Chiello, pur nell’attuazione della riforma sanitaria; con le Unità Operative Complesse di: Chirurgia, Medicina, Nefrologia e Ortopedia, con gli 86 posti per acuti assegnati e dovranno essere messi in condizione di operare bene integrando la dotazione organica con il personale necessario e investendo in dotazione tecnologica avanzata. L’ospedale Chiello dovrà operare in stretta integrazione con l’Umberto I di Enna, in particolare accentuando la specializzazione dei reparti “gemelli” al fine di valorizzare le professionalità in essi presenti e aumentarne l’attrattività».

2) potenziamento del pronto soccorso, con il servizio di cardiologia e quello di anestesia che dovranno essere mantenuti sempre in piena efficienza con servizi H24, con il personale e le attrezzature necessarie».

3) I servizi e le Unità Operative Speciali, dell’Ospedale Chiello, annesse alle Unità Operative Complesse dell’Umberto I dovranno essere messe in condizioni di lavorare in piena efficienza come strutture ospedaliere e non come semplici attività ambulatoriali».

4) Le direttive da impartire ai Primari e ai Dirigenti generali affinché organizzino i servizi tenendo presente che le UOC sono dell’Umberto I e del Chiello, quindi, le attività vanno programmate, seppure secondo il livello di complessità, disponendo del personale del reparto su entrambe le strutture».

5) Il sindaco punterà sul reparto di Ostetricia e Ginecologia al centro della lotta di queste ultime settimane: «Il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Umberto I e del Chiello è unico, quindi la soglia dei 1000 parti può essere considerata su entrambe le strutture. Questo significa che sarà possibile partorire a Piazza, anche se i casi più a rischio potranno essere seguiti presso la struttura di Enna in occasione del parto».

                                                                                        Guglielmo Bongiovanni


1 commento:

Anonimo ha detto...

se il sindaco chiede questo per il reparto maternità ,allora veramente non ci sarà piu speranza di nascere a Piazza...
i perchè sono tanti,come possono essere tante le urgenze,in un parto non si sa mai come va a finire...quindi partorire a Piazza e portare a enna quelli con crtiticita è una follia...ammettiamo che una partoriente entra in sala parto senza nessuna complicazione..poi all'improvviso ci possono esere delle complicazioni che richiedono il cesario,che si fa ..si corre a enna..???
CARO SINDACO STIAMO ATTENTI