"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 15 maggio 2011

La domenica con Gesù – IV Domenica di Pasqua

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.


Domenica del buon Pastore e giornata vocazionale sono i due nuclei della celebrazione. "Un solo Pastore, quello vero", Gesu': così puo' essere riassunto il contenuto del vangelo; a cui corrisponde l'invito della prima lettura,rivolto a tutti i cristiani:

"Gesu' è il pastore da scegliere", che anche la seconda lettura propone come "pastore da imitare".

L' immagine del Pastore buono: era, questa, un'immagine diffusa al tempo di Gesù e centrale nella tradizione biblica, che faceva riferimento all'esperienza d'Israele, popolo in origine nomade.

Anche Gesu' riprende quest'immagine del pastore buono, contrapposta al "ladro e brigante", e l'applica a se stesso: "in verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore...il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchè abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".

Egli trasmette l'amore di Dio, lo rivela nella sua vita, nella sua morte e resurrezione. Egli riconcilia l'umanità con Dio, è il mediatore di una nuova alleanza.

Cosa significa,oggi, essere pastori nella Chiesa? Si rifletta su alcune considerazioni, alla luce del vangelo di oggi.

C'è infatti un modo raffinato di manipolare le coscienze,un modo di far violenza camuffato da giustificazioni religiose. Gesu' ne parla in forma generale anche nel discorso della montagna: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono da voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci".

Dio si fida di noi, fragili esseri umani, e ha consegnato a noi l'annuncio del suo Regno; possiamo entrarci e facilitare l'ingresso ad altri, ma purtroppo possiamo fare anche il contrario: rifiutare di entrarci e portare lontano altri, come fanno gli ipocriti.

Essi tendono a trasformare gli altri in "duplicati " di se', imponendo su loro la propria immagine e somiglianza, il loro egoismo e la loro falsità.

Giornata vocazionale: il tema centrale della domenica si presta a riflettere anche sulla "chiamata" ad essere "pastori" nella Chiesa, e piu' in generale sulla visione della vita, da parte di tutti i credenti, come "vocazione" di Dio.

Una visione "sacramentale" della vita personale, ed anche della storia, si fonda sulla convinzione che Dio abbia un suo progetto, un suo misterioso disegno, e chiami ad inserirsi in esso tutti.

I primi testi della tradizione cristiana chiamano "mistero" questo "piano di Dio": il "mistero" di Dio, nascosto per secoli, ora si è mostrato in Gesu' Cristo. E' un progetto-mistero che quindi si dà a conoscere attraverso dei "segni". La chiamata di Dio, cioè, passa per ognuno attraverso i segni e gli eventi della sua storia.

Sta a noi il coglierli.
                                            Anthony Cansas





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