"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 1 maggio 2011

La riflessione di mons. Scarcione

Una riflessione, un pensiero di mons. Antonio Scarcione agli organizzatori della solenne processione del Venerdì Santo svoltasi il 22 aprile c.a.

mons. Antonio Scarcione



Cari Mirko, Mario e Salvo.

Così scriveva un'importante scrittrice, Natalia Ginsburg, il 22 marzo 1988: "Non togliete il Crocifisso".

E precisava: "Il Crocifisso non genera nessuna discriminazione.      Tace.

E' l'immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l'idea dell'uguaglianza tra gli uomini, fino ad allora assente.

Il Crocifisso è il segno del dolore umano...fa parte della storia del mondo."



Argomenti, analogamente afferenti alla stessa conclusione, ha portato davanti alla Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, l'autorevole avvocato, di fama internazionale, di origine ebraica, Joseph Weiler, che ha difeso, con successo, il ricorso dello Stato Italiano, a cui si erano uniti altri 10 Stati dell'Unione Europea.

Questi pensieri attraversavano la mia mente, durante la grandiosa Processione del Venerdi' Santo, che dalla Parrocchia del SS. Crocifisso ha toccato il centro storico e le principali vie e piazze della Città.

Folklore e lamenti, certo, ma anche preghiera e meditazione sui momenti salienti della Passione e Morte del Signore.

Bravi Padre Mirko, il Diacono Mario e Salvo.

Ammirevoli per lo sforzo e l'impegno, le portatrici, i portatori, i lamentatori, il clero, le associazioni e, il numerosissimo popolo di Dio, nonché le Autorità civili e militari.

Complimenti.
                                                                            mons. Antonio Scarcione

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