"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 5 luglio 2011

4 luglio 2011 festa dell'Ospadale Michele Chiello


Così come negli Stati Uniti d’America ieri si celebrava il 4 Luglio festa per l'indipendenza americana dalla Gran Bretagna, simbolicamente possiamo affermare che anche Piazza Armerina ieri ha festeggiato il suo 4 luglio con la riapertura del reparto di Ginecologia dell’Ospedale Michele Chiello di Piazza Armerina.

Infatti, il reparto è stato riaperto per i ricoveri così come confermato dal direttore dei presidi ospedalieri di Enna e Piazza Armerina, Emanuele Cassarà.

A giorni si aspetta anche l’esito favorevole del Tar di Catania per la riapertura del punto nascita dopo il sì, che lo stesso tribunale, ha sentenziato per l’ostetricia di Leonforte, dove ieri è nato il primo bimbo.

Orgogliosamente possiamo affermare “i Quartieri cantano vittoria”, la Città tuttà esulta di gioia, perché grazie al coraggio, alla ferrea determinazione, siamo riusciti ha determinare un grande movimento popolare riuscendo a concertare le varie azioni con il mondo associativo, sindacale, scolastico, religioso, etc, etc.

Siamo riusciti a cogliere il segno mettendo insieme la Città, unendola per la prima volta nell’ultimo secolo, per una causa comune: difendere l’Ospedale Michele Chiello.
La Città, ha difeso a spada tratta un patrimonio inalienabile nato e cresciuto nei secoli con i sacrifici dei nostri antenati, uomini e donne che si sono spesi per assicurare il diritto alla salute dei piazzesi e dei comuni del comprensorio.

Le istituzioni hanno sentito la voce di Piazza Armerina, così come la deputazione ennese ha capito che questa volta i piazzesi non scherzavano, infatti avere portato a più riprese in piazza Falcone e Borsellino migliaia di concittadini a partecipare ai vari comizi, così come essere riusciti a far scendere in piazza il primo di aprile oltre 5.000 persone non era cosa di poco conto.

Inoltre il permanente sit-in all’interno dei reparti di Ostetricia e Ginecologia hanno prodotto i loro effetti.

Grazie all’impegno di Tutti i piazzesi veraci, all’orgoglio di patria, siamo riusciti a vincere una battaglia campale d’altri tempi, ma ancora la “guerra” non è finita, bisogna tenere alta la guardia e capire cosa voglia fare la sirena Russo dall’alto del pulpito assessoriale, considerato che il progetto “Piano di Rientro” è ancora di moda per gli Ospedali pubblici, mentre continuano ad essere foraggiate le cliniche private e il mondo che gli ruota intorno.

                                                                                           Filippo Rausa

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