"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 31 agosto 2011

La Festa delle Bandiere

Collocazione delle bandiere dei Quartieri del 31 luglio 2011
Domani 1 settembre alle 19.30 verranno ammainate le bandiere dei quattro quartieri Monte, Castellina, Canali e Casalotto per essere consegnate ai rispettivi Capitani, e issate per la prima volta in assoluto sui pennoni in piazza Duilio le quattro bandiere istituzionali: quella Italiana, quella della Sicilia,  quella dell’Unione Europea e naturalmente quella della Città di Piazza Armerina come approvato dal Segretariato Generale Ufficio Onorificenze e Araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.   
La Giunta municipale, con delibera n. 97 del 12.05.2011 e con delibera n. 172 del 10.08.2011, recependo una Nostra proposta che voleva la collocazione di un pennone in prossimità del monumento del Generale Antonio Cascino, ha pensato bene di istituzionalizzare l’esposizione delle bandiere collocando quattro pennoni accanto al Monumento ai caduti della prima Guerra Mondiale; stabilendo che dall’1 al 31 agosto di ogni anno saranno esposte le bandiere dei quattro quartieri che si contendono il Palio dei Normanni e dall’1 settembre al 31 luglio dell’anno successivo le bandiere dell’Italia, della Sicilia, dell’Europa e quella della Città di Piazza Armerina.
Dal momento che è la prima volta che si isseranno le quattro bandiere istituzionali, sarà presente la banda musicale Città dei Mosaici, inoltre l’Amministrazione comunale ha ritenuto di dare all’evento un particolare rilievo invitando rappresentanti del Parlamento Europeo, del Governo e dell’Assemblea regionale.
Il compito di issare la bandiera Italiana è stato affidato al signor Francesco la Delia, pluridecorato combattente nella seconda guerra mondiale. 

Unna sunu l'antichi?

Di seguito pubblichiamo una bella poesia inviataci dal professore Tanino Platania, da leggere con passione per poi meditare il tempo che fù....
                               
Dove sono gli antichi?

...Ancor per poco
scivoliamo sulla loro schiena,
ma chi conserva
quel che resta della luna piena?...

.. Il sapore del tempo
arrivava da lontano,
quando le stelle bucavano i cieli
e il profumo del grano
lo prendevi per mano,
tra le case di pietra
e i focolari sempre accesi;
in mezzo ai panni stesi;
nell' allegro vociare dei bimbi
e finanche nei silenzi dei mastri nostrani,
che davano il vero peso alle mani.

...Andati anni di visi scarni
ma, senza cipria e inganni,
solo nel rispetto che ognuno
portava in petto...

..Buona gente,
che viveva con niente:
solo due soldi di fantasia
e un poco di poesia.

 ...Era un raggio
che seguiva l'andare di un viaggio.

..Ora
questo tempo,
ubriaco di modernità,
ha un altro peso.
Si è nascosto il sole,
il nulla è di chi vuole,
l'ortica s' insidia tra le crepe dei muri
e un vento che mai riposa
sbatte ogni cosa...

... Murinu l'antichi.

                                         Tanino Platania


martedì 30 agosto 2011

Messaggio del Vescovo Mons. Michele Pennisi per l'inizio del nuovo Anno Scolastico

       Carissimi,
studenti e genitori, dirigenti, docenti e operatori della scuola, responsabili degli Enti Locali e delle Associazioni professionali, educative e sportive,  sacerdoti e fedeli della Comunità  diocesana,
 con voi tutti voglio iniziare il nuovo anno scolastico 2011-12 proponendo a tutta la Chiesa locale piazzese da Domenica 18 settembre, la Settimana della Scuola. Sarà un tempo propizio per pregare, per programmare insieme a livello parrocchiale e cittadino, puntando sulla dimensione  prioritaria dell’educazione.
                La questione educativa è al centro del nostro essere Chiesa e costituisce l’orizzonte dentro il quale muoveranno le scelte pastorali di questa diocesi per i prossimi anni. Ciò non può essere fatto pienamente senza di voi, se manca il  vostro contributo a rendere le scuole, le parrocchie, le città luoghi favorevoli alla crescita, all’incontro, alla ricerca di ciò che è bene per tutti.
 Il documento del concilio Vaticano II sull'educazione afferma: «La santa madre Chiesa, nell’adempimento del mandato ricevuto dal suo divino Fondatore, che è quello di annunziare il mistero della salvezza a tutti gli uomini e di edificare tutto in Cristo, ha il dovere di occuparsi dell’intera vita dell’uomo, anche di quella terrena, in quanto connessa con la vocazione soprannaturale; essa perciò ha un suo compito specifico in ordine al progresso e allo sviluppo dell’educazione»(Gravissimum Educatinis,proemio).
La nostra Chiesa locale, nel  Convegno diocesano del novembre 2009, ha constatato che" l’invecchiamento della realtà pastorale rispetto all’evolversi della società, la difficoltà di rapportarci con le nuove generazioni, la consapevolezza delle nostre competenze rispetto ai nuovi problemi e le nuove sfide del mondo giovanile, la diffusione delle nuove tecnologie che stanno creando un nuovo modello di uomo, la volatilità delle appartenenze, la liquidità dei rapporti, la crisi della famiglia, l’emergenza educativa… se da una parte può generare un senso di scoraggiamento, dall’altra prelude ad una nuova presa di coscienza per agire non da collaboratori occasionali, ma da corresponsabili per un’azione d’insieme integrale ed integrante”.
In questo cammino ci guiderà il documento della C.E.I.  “Educare alla Vita buona del Vangelo” , che sarà presentato nella prossima Assemblea diocesana del 23 settembre,  costituisce occasione di studio e riflessione e indica gli Orientamenti pastorali di fondo per il decennio 2010-20 “nell’arte delicata e sublime dell’educazione”.
Occorre, pertanto, passare dalla crisi che investe tutto l’uomo in tutti i campi, alla speranza, tramite alleanze educative tra i vari soggetti educativi. La crisi che stiamo attraversando non lascia spazio a individualismi e ad indecisioni.
Per cui permettetemi di condividere alcune aspirazioni pastorali che nascono dal mio essere pastore e con voi servitore e responsabile di scelte determinanti per il futuro.
                All’inizio di questo nuovo anno  pastorale e scolastico auspico  una pastorale organica  a livello parrocchiale e cittadino che metta al centro l'educazione. Ogni singola istituzione, si raccordi con le altre “agenzie educative” presenti in ogni territorio e ricerchi reti di collaborazione, perché solo “insieme” si fa educazione. Azioni educative individualiste non creano “educazione” ma solo “eventi",  che senza collaborazione con gli altri  generano   malessere ai diversi livelli.           
A voi giovani, voglio dire, siate generosi. A voi il  compito di  testimoniare la gioia evangelica  ,ricercare la verità e il vero bene, superando la superficialità e le paure nascoste, il timore di non essere accettati e la ricerca spasmodica del “tutto e subito" che dia sicurezza effimera. A voi non manchino mai tempi e luoghi per  crescere nell'amore autentico, nell’autostima, nel pensiero critico e anticonformista nei confronti dei nuovi idoli, nella libertà responsabile,  nel servizio gratuito. Il mondo di oggi vi propone l’opportunismo e l’egoismo come vie maestre per “vincere” ed essere felici. Guardatevi attorno e verificate voi stessi dove conducono queste vie! Cercate il confronto franco e il dialogo aperto con gli altri, in particolar modo con i vostri coetanei e gli educatori, perché da loro possiate attingere il meglio, collaborando attivamente alla vostra crescita! Il periodo dello studio e' un'occasione preziosa e unica per la vostra maturazione umana e culturale.
                A voi genitori: non perdete la speranza! In questi tempi difficili lo sconforto  e la solitudine possono essere dietro l’angolo; tenetevi stretti, allora, alle vostre radici e a quei valori che danno senso alla vita. Ricordiamoci delle parole del beato Giovanni Paolo II :“Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. La Chiesa è con voi e tutte le Istituzioni hanno il dovere di essere con voi.
 A voi dirigenti, docenti e operatori della scuola: continuiate ad essere protagonisti insostituibili del tessuto connettivo di umanità, socialità, accoglienza, democrazia e formazione spirituale e culturale degli alunni che siete chiamati a servire. Al disorientamento cultuale, alla demotivazione professionale, all’impoverimento morale, alle carenze di investimenti  nelle risorse e strutture scolastiche di questi tempi, contrapponete  la vostra professionalità,la vostra voce profetica e la gratificante ,  la gioia di servire l’uomo attraverso la rassicurante testimonianza e la trasmissione di valori e  della cultura umanistica,della ricerca scientifica e tecnologica.
                A voi rappresentanti delle Istituzioni, delle  Associazioni e delle Organizzazioni sociali tutte che sono presenti ed operano nei  comuni della nostra diocesi: costruiamo alleanze educative ed elaboriamo un progetto che ci veda tutti impegnati a costruire “città educative”.
 A voi fedeli della comunità diocesana: sacerdoti, religiosi e religiose, catechisti e animatori e cristiani tutti: l’annuncio della Buona Novella sia sempre accompagnato da una grande attenzione, da una premura affettuosa per il pianeta scuola, sia essa statale che paritaria. Cerchiamo di costruire un coordinamento organizzativo convergente e coerente capace di rendere più efficace il nostro messaggio.
                Faccio mio il messaggio del Santo Padre rivolto ai Vescovi italiani: “Vi incoraggio a percorrere senza esitazioni la strada dell’impegno educativo. Lo Spirito Santo vi aiuti a non perdere mai la fiducia nei giovani, vi spinga ad andare loro incontro, vi porti a frequentarne gli ambienti di vita, compreso quello costituito dalle nuove tecnologie di comunicazione, che ormai permeano la cultura in ogni sua espressione. Non si tratta di adeguare il Vangelo al mondo, ma di attingere dal Vangelo quella perenne novità, che consente in ogni tempo di trovare le forme adatte per annunciare la Parola che non passa, fecondando e servendo l’umana esistenza.” (Benedetto XVI,Discorso all’Assemblea generale della C.E.I. 27 maggio 2010)
 A voi tutti il mio affettuoso saluto, unito al ricordo costante nella preghiera e a una speciale benedizione.
 Piazza Armerina 1 settembre 2011                                                       Il vostro Vescovo    
X Michele Pennisi   

Allarme basole divelte


Avevamo segnalato il problema delle basole divelte nel quartiere già da metà del mese di luglio, lungo un tappeto di qualche chilometro da piazza Garibaldi, a via Cavour, da via Crescimanno alla via Santa Rosalia, messaggio raccolto a metà, in quanto la ditta Acquaenna ad agosto sistemava alcune delle strade segnalate, lasciandone altre incompiute, la via Crocifisso, piazza Crocifisso, via Orfanotrofio, per citarne alcune.

Incuranti dei nostri solleciti pre-ferragostani in quanto da via Crocifisso e dalla piazza Crocifisso sarebbero transitati i cortei del Palio e la processione religiosa,  le due predette vie sono rimaste a fare, ed ancora oggi 30 agosto sono lì che attendono che qualcuno ricollochi le basole divelte e sporgenti con il serio pericolo che qualche pedone o possessore di uno scooter cada per terra rovinosamente.

In via Orfanotrofio, ci ha pensato il sig. Francesco Consentino, che stanco di aspettare l’arrivo dei tecnici, ha preso gli attrezzi da lavoro, un pò d'acqua, mezzo secchio di cemento ed ha rimesso in sesto una serie di basole ballerine, che già avevano provocato una caduta all'anziano sig. Cimino, che per fortuna non ha riportato conseguenze.

via Santa Rosalia
Ora non vogliamo passare come quei piagnoni che si lamentano sempre, ma già queste cose le avevamo dette e scritte non so quante volte su questo blog e sulle pagine dei giornali, e ci riferiamo al ripristino del manto stradale dopo la posa della nuova condotta idrica.

"Acquaenna, se da un lato ci ha assicurato un servizio migliore nell’erogazione dell’acqua, con la posa di una nuova rete idrica, dall’altro ci ha sfasciato le strade, questo grazie alla mancanza di controlli da parte dell’ufficio tecnico comunale.” 


via Sant'Anna, con piscina artificiale
Se nelle suddette vie il problema si pone con il distacco delle basole causa la friabile ed inconsistente malta cementizia, nella via Sant’Anna un’ampia cunetta fa bella mostra di se, mentre in via Santa Rosalia a due passi dall’ingresso della sede universitaria, la strada e lastricata a mò di montagne russe, con cunette e dossi, della serie Picasso.

Concludiamo rinnovando un appello fatto qualche tempo fa “invitando l’Assessore Tanino Guccio, l'ingegnere capo, Mario Duminuco, l’ingegnere alla Protezione Civile, Walter Procaccianti a farsi un giro per le vie del quartiere in nostra compagnia per rendersi conto, de visu, dello stato del manto stradale, che i quartieranti sono soliti percorrere giornalmente.

In attesa di un Vostro sollecito riscontro,  
                                                                                             
                                                                                             Filippo Rausa

lunedì 29 agosto 2011

Maria SS. delle Vittorie in un convegno in Trentino


In anteprima le foto di Sua Ecc. il Vescovo mons. Michele Pennisi, con alcuni seminaristi, che nei giorni scorsi 26/28 agosto ha partecipato ad un importante convegno sulla dottrina sociale della Chiesa a Sfruz (Trento).
Mons. Michele Pennisi ha portato con se, per l'occasione, un arazzo riproducente l'icona bizantina della Madonna delle Vittorie, donandola alla Comunità Ecclesiale di Sfruz.

L'arazzo della nostra Madonna, Maria SS. delle Vittorie è stato posto sulla parete della sala che ha ospitato l'importante convegno.

                                     Filippo Rausa

sabato 27 agosto 2011

La Domenica con Gesù - XXII del Tempo Ordinario


..." Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre "... Ger 20,7-9.
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.
..." Va' dietro a me, Satana !...Perchè non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini "...
..." Chi vuol salvare la propria vita, la perderà "...
..." Quale vantaggio avrà l'uomo, se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita ?... Mt 16, 21-27

Il brano del vangelo è dominato dal brusco dialogo tra Gesù e Pietro... "Questo non Ti accadrà mai ! ", afferma Pietro.
Proprio perchè all'orizzonte si profilano dolore, morte e sconfitta; Pietro non può adattarsi ad accettare tutto questo. Infatti, il tipo di Messia, che tutti aspettavano, Pietro compreso, doveva essere quello di un trionfatore, di un vincente e non di uno sconfitto.
L'energia, con cui l' apostolo contrasta Gesù è quella tipica di chi pretende di insegnare a Dio, che cosa deve fare. Infatti, nello slancio generoso, con cui Pietro vuole impedire a Gesù la via della croce, c'è l'animo di tutti coloro, che sanno di che cosa hanno bisogno loro stessi, per essere felici.
Nella reazione di Pietro vi è l'atteggiamento di tanti di noi, che rivolgiamo al Signore richieste, pensieri e preghiere (per il benessere, la salute, un buon posto di lavoro, il successo agli esami...).
Non si può dire che queste richieste non siano legittime, perchè tutte esprimono la domanda di bene e di felicità di ciascuno.
Gesù non ha mai sconfessato questa domanda di bene e di pienezza !  Corregge, però, questa domanda, dandole orizzonti più vasti e più veri: la felicità non sta nel successo o nel benessere, ma nell' essere poveri: " Beati i poveri in spirito..."; non sta nel riuscire ad averla vinta sulle persone, che ci contrastano, ma nell' essere cercatori e costruttori di pace e di concordia: ..." Beati gli operatori di pace..."
La pretesa di insegnare a Dio si manifesta, quando Egli svela la natura del Suo essere Messia; per Pietro, e per noi con lui, un Messia non può  che essere trionfante; Gesù, invece, sa che solo un Messia sconfitto può salvare il mondo e ridonargli speranza.
Noi a Dio abbiamo da "insegnare la logica del successo", dell'affermazione di noi stessi, della forza che si impone: cosi - sbagliando,noi pensiamo- si vince il male !  Il Signore, invece, ci insegna che la via divina della salvezza è quella che si carica il male sulle spalle, che non lo sfugge, ma lo assume.
Il male prende la forma di una croce che scava la carne, che fa piegare l' uomo sotto il dolore; in effetti (nella prospettiva di Dio) è amore; per noi è fallimento, per Dio è salvezza; per noi è umiliazione, per Dio è gloria.
Chi si ferma al dolore, non vede la verità della croce, non conosce il cuore di Dio, che nell'amore conosce solo la totalità.
Nel dialogo tra Gesù e Pietro si confrontano due logiche: quella umana e quella divina; quella umana ritiene che la salvezza sia sinonimo di successo e la croce sinonimo di sconfitta; la logica di Dio, invece, è quella dell' amore, che si fa umile, piccolo, solidale con tutti coloro, che soffrono e sono sconfitti.
A noi quella di Dio sembra una logica perdente, non degna della Sua onnipotenza e, soprattutto, dell' immagine, che noi ci siamo fatti di Lui.
E nella nostra pretesa di ricondurre Dio dentro i nostri angusti orizzonti, cerchiamo di insegnarGli, che cosa deve fare, perché noi "sappiamo" , che cosa è bene per noi, per la Chiesa e per il mondo intero !
Gesù oggi ci dice che non dobbiamo avere la pretesa di insegnare a Dio (come presumevano di fare il profeta Geremia e Pietro), ma ci invita ad avere l'umiltà di imparare da Lui, mettendoci alla sequela, accettando di camminare dietro a Lui.
E' quello che hanno fatto i santi, che alla scuola del Signore, hanno imparato la su logica.
Tra di essi Vittorio Bachelet, che, alcuni anni prima di essere assassinato, scriveva: " Non si vince l'egoismo mostruoso, che stronca la vita, se non con un supplemento d' amore...Non si vince questo nostro egoismo, se non riscoprendo il valore di ogni uomo, perché figlio del Padre, che dà la vita". 
                                                                                      Anthony Cansas  

venerdì 26 agosto 2011

L'Assessore Cimino replica alle sterili polemiche del dopo Palio

Riceviamo e Pubblichiamo

CITTA’ DI PIAZZA ARMERINA
-Provincia di Enna-
ASSESSORATO ALLE FESTE E TRADIZIONI

L'Assessore Lillo Cimino
More solito alla fine della kermesse della rievocazione storica Palio dei Normanni, come ogni anno, personaggi che hanno ruotato e hanno vissuto all’interno di una complessa e delicata organizzazione si ergono a censori e soprattutto lanciano strali di inefficienza e di mediocrità sull’evento.
Quest’anno è toccato il turno al Sig. Lucio Paternicò che non avendo partecipato attivamente e direttamente all’organizzazione del Palio ha rilevato da “turista”, caso strano, delle forti criticità, le stesse mai venute alla luce durante la sua quarantennale esperienza.
Misteri della vita.
L’ ”interessato intervento” è di per se fuori da ogni logica in quanto, pur nelle grosse difficoltà e ristrettezze economiche in cui ogni anno ci si barcamena, il Palio è stato “salvato” con grossi sacrifici da parte di tutti gli attori.  Sacrifici che il sig. Paternicò non ha mai supportato e  sopportato economicamente negli anni passati.
Inoltre la sortita del sig. Paternicò non porta affatto bene all’informazione dell’evento il cui successo si è costruito anno dopo anno tanto da assurgere a “ Bene immateriale della Regione Siciliana” ed essere inserito nel Calendario degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana.
Il tanto desiderato ritorno al passato, da pochi fortunatamente, non è possibile poiché la Città di Piazza Armerina guarda al futuro e certamente non potranno essere le sortite dei soliti polemici a frenare una manifestazione che per l’anno 2011, caso strano, ha visto nella nostra città migliaia e migliaia di turisti, con indubbio vantaggio economico per le attività ricettive in genere.
Pur tuttavia a prescindere da polemiche, da interventi e censure ciò che la città di Piazza Armerina ha in dovere di fare  è quello di conservare e perpetuare la manifestazione in quanto la stessa appartiene alla cultura e alla tradizione di noi piazzesi.
Una eventuale debacle e o la mancata realizzazione della manifestazione, rappresenterebbe per la nostra città un danno enorme e una ferita grave alla sua cultura.
Al sig. Paternicò faccio i miei migliori auguri nel confermare che ogni età ha la sua primavera e che bisogna guardare avanti certamente spargendo ottimismo per ciò che riguarda la nostra città in quanto le polemiche si accettano solo quando sono costruttive e non “interessate”.
Il Palio è Palio: “Non importa che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli." (Oscar Wilde).


                                                                             L’Assessore alle Feste e Tradizioni     
                                                                                          Calogero Cimino                                            

I Musici del Magistrato ringraziano

Si è svolto come ormai da consuetudine la 56^ edizione del Palio dei Normanni la più grande manifestazione storica del meridione d'Italia.


Come ogni anno ha riscosso un innumerevole successo e qualche critica, ma se le critiche sono costruttive ben vengano...  di certo tutta l'organizzazione si è impegnata tantissimo per cercar di far funzionare il tutto .....
 

giovedì 25 agosto 2011

Le parole del papa nel cuore, alla Giornata Mondiale della Gioventù


Mons. Michele Pennisi

Alcune centinaia di ragazzi della diocesi, guidati dagli assistenti e dal Vescovo Mons. Michele Pennisi, hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG).
Le parole di Benedetto XVI sintetizzano bene l'evento. In particolare, ai circa due milioni di giovani, il Pontefice, tra l'altro, ha detto: "il mondo ha bisogno di Dio, ha bisogno della testimonianza della vostra fede negli ambienti più diversi, incluso dove vi è rifiuto o indifferenza. Bisogna evitare la tentazione di andare per conto proprio o di vivere la fede secondo la mentalità individualista che predomina nella società".
La stampa ha definito l'incontro di Madrid: "La più grande riunione cattolica mai avvenuta in Spagna, ma anche in Europa".
Anche se non è mancato qualche contrattempo; alcuni partecipanti infatti non poterono ricevere la comunione (a causa del maltempo).
Sabato sera, anche il Papa, bagnato per l'improvviso temporale, si è mostrato deciso a restare.
"I ragazzi sono sotto la pioggia, anch'io non mi muovo".
Il momento saliente della celebrazione è stato certamente quello, in cui i ragazzi, in religioso silenzio, hanno ascoltato l'omelia papale.
La sintesi dell' esperienza vissuta da migliaia di persone l'ha tracciata lo stesso Pontefice in tre parole: matrimonio, vocazioni, fede.
Incisiva è infine apparsa la citazione del filosofo Platone: "Cerca la verità, mentre sei giovane, perché, se non lo farai, poi ti scapperà dalle mani".
Guardate con fiducia al futuro. "Perché la Chiesa, guidata dalla Provvidenza, rimane giovane".
Ha concluso con un appello ai governanti e con la preghiera per gli sposi, le famiglie e i giovani, che non trovano lavoro. E non è poco.

                          Mons. Antonino Scarcione

Viva l'Italia di Pino Testa


Immancabile la composizione di una poesia del nostro Pino Testa, scritta in occasione del 150 anniversario dell'Unità d'Italia. 

Di seguito pubblichiamo i versi che il poeta decanta con sarcasmo.  

mercoledì 24 agosto 2011

Spetta al Comune ricollocare il guard rail sulla strada di c/da Indirizzo


Strada Comunale già S.P.15 (ponte c/da Indirizzo)

Facendo seguito all'interpellanza trasmessa il 27 luglio c.a. indirizzata al presidente della provincia di Enna dott. Giuseppe Monaco e al sindaco prof. Carmelo Nigrelli, riguardante il guard rail divelto lungo la strada provinciale 15 all'altezza del depuratore di c/da Indirizzo, sopra il ponte che sovrasta il fiume Gela; in data 02 agosto i dirigenti della Provincia a firma dell'Ing. Giovanni Petronio, settore viabilità, e dell'Ing. Vincenzo Tumminelli, responsabile del servizio Tecnico, ci hanno risposto, con la sottoelencata missiva, comunicandoci che la competenza della suddetta strada è del Comune di Piazza Armerina, in quanto il tratto di strada è stato ceduto al Comune a seguito della delimimitazione del Centro Abitato, ai sensi dell'art.4 del N.C.d.S..

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Ed allora, se il tratto di strada è di competenza del Comune di Piazza Armerina, perchè l'Ufficio Tecnico Comunale non ci ha ancora risposto?.
Perchè l'Ufficio Tecnico Comunale non interviene per ricollocare il guard rail in detto importante tratto di strada?.
Domande che giriamo all'Assessore ai Lavori Pubblici ing. Tanino Guccio, augurandoci che possano trovare una rapida soluzione al problema, possibilmente prima della riapertura totale della Villa Romana del Casale.
                                                                                                  Filippo Rausa

lunedì 22 agosto 2011

“Eroi tra noi”, di scena i Taverna Umberto I

È una storia fantastica “Eroi tra noi”, lo spettacolo che i Taverna Umberto I propongono mercoledì 24 agosto sul palcoscenico dell’atrio della Biblioteca Comunale.
Dopo la prima dello spettacolo presentata nell’aprile scorso presso il Circolo di Cultura è cresciuta la curiosità del pubblico sulla storia di Angelo La Cara, eroe garibaldino piazzese protagonista della vera e propria cantastoriata dedicata ad uomo  che contribuì a fare l’Italia unita.
La vicenda raccontata liberamente da Lucia Todaro e dai Taverna Umberto I è un mix sorprendente di poesia, musica ed arte pittorica che esprime il profondo senso dell’appartenenza ad una comunità.
Il tutto coniugato dalla modernità tecnologica offerta dalla sapiente grafica e impostazione multimediale di Roberto Mirabella, già artefice delle tre edizioni del calendario di Ciazza.
Il cantastorie è Aldo Libertino, che in qualità di voce narrante leggerà i testi in vernacolo trascinando il pubblico in più applausi a scena aperta,  di cui uno provocato da una battuta sull’ars oratoria del La Cara appassionato di Cicerone e delle Verrine, che risulta attualissima in riferimento alle ruberie che da secoli si consumano a danno della Sicilia e della città di Piazza Armerina, che arrivano sino all’ultimo tentato “scippo d’u Spital”.
Il profilo di La Cara che emerge è quello di un uomo di origini modeste che si costruisce da solo e come tutti gli intellettuali grazie agli studi universitari a Catania, sposa gli ideali risorgimentali e come volevasi dimostrare si innamora di Marianna figlia del capo della Polizia Borbonica.
E tra partenze e ritorni al fianco di Garibaldi La Cara vive un’epopea cavalleresca degna della più grande letteratura risorgimentale.
La musicalità è della Sicilia tutta: straordinari i canti e le musiche dei Taverna Umberto che arricchiscono i versi e sanciscono i momenti cruciali dello spettacolo che diventa un atto corale di una comunità trepidante per il proprio eroe.
Simpatiche anche le gags fuori programma di cui lo spettacolo è intriso rigorosamente in vernacolo tra Giuseppe Santangelo e Aldo Libertino. 
È una storia che viaggia nel tempo giungendo sino ai nostri giorni che è stata accolta con grande entusiasmo dal pubblico che lo ha visto  nel salone del Circolo.
Le voci fuori campo appartengono al decano dei poeti in Gallo Italico Pino Testa insieme a Tanino Platania,  Antonietta d’Assaro, Aldo Libertino e Lucia Todaro. I testi narrati sono di Lucia Todaro che aveva già dedicato ad Angelo La Cara un’intera pagina del calendario in gallo italico del 2011, ricostruendone con documenti storici l’epopea garibaldina e umana. I brani musicali sono stati scritti a quattro mani dalla Todaro e da Giuseppe Santangelo mentre gli arrangiamenti musicali sono de I Taverna Umberto I  al secolo Giuseppe e Gianfilippo Santangelo.
                                                                                         Esmeralda Rizzo




sabato 20 agosto 2011

Caffè concerto a cura della Caffetteria del Monte


Questa sera in piazza Generale Giunta, la Caffetteria del Monte con inizio dalle ore 20,15 circa, propone un caffè concerto che si protrarrà fino alla mezzanotte.

Siete tutti invitati a partecipare....... il divertimento è asicurato.

Cronaca di una sconfitta "annunciata"

Domenica 14 agosto, alla gioia dei quartieranti della Castellina con in testa il suo presidente Massimo Di Seri, l’amarezza e lo sconforto per il settimo anno consecutivo dei quartieranti assiepati in tribuna e di tutte le comparse in costume storico del quartiere Monte presenti al Sant’Ippolito.
Una sconfitta bruciante per come è andata la Quintana, ci dice Filippo Purrazza Capitano del quartiere Monte, iniziata bene e compromessa da due grossolani errori; Carmelo Bilardo nella prima prova pur centrando i 20 punti nel bersaglio, perdeva la lancia dopo l’impatto, Filippo La Porta, non riusciva a centrare l’anello nella terza prova, inoltre il valzer delle penalizzazioni inferte dal presidente della giuria Nino Crisafulli ai nostri cavalieri, causa a suo dire, il rallentamento della naturale corsa del cavallo, anno compromesso la giostra.
Così nella prima prova (della lancia), Filippo La Porta e Salvatore Cifalù venivano penalizzati entrambi di cinque punti; nella seconda prova (della mazza), sempre Salvatore Cifalù penalizzato di cinque punti perché reo sempre secondo il presidente di avere rallentato il cavallo, ed infine la ciliegina sulla torta nella terza prova (del giavellotto), all’or quando Filippo la Porta con maestria lanciava il giavellotto nell’anello posto a cinque metri di altezza conquistando i fatidici 25 punti che puntualmente gli venivano sottratti  annullando la prova eseguita, perché il presidente aveva visto rallentare il cavallo in prossimità della forca; come se in un calcio di rigore tirare in porta di potenza o fare il classico cucchiaio di Totti, compromettesse l’esito del rigore.
Una Quintana sfortunata che non ha rispettato il pronostico uscito fuori delle prove di selezione e da quelle ufficiali, che comunque anche se non favoriti, vedeva i nostri cavalieri primeggiare per la vittoria finale, e se la sorte che ogni anno aleggia al Sant’Ippolito avesse deciso di aiutarci, oggi non saremmo qui a descrivere come una non chiara visione da parte della giuria, possa determinare una sconfitta, al di la dei meriti e/o demeriti di ogni singolo cavaliere, a cui comunque va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso.
Alla fine la classifica finale determinata da penalizzazioni varie ha visto primeggiare:
1.       Castellina con punti 235;
2.       Canali con punti 215;
3.       Monte con 167,5
4.       Casalotto con punti 165.
                                                                              Giuseppe La Russa

Corsi di Tango Argentino al Monte

Verrà inaugurato Giovedì 01 settembre alle ore 19,00 in piazza Cattedrale al civico 3, la scuola di Tango Argentino

giovedì 18 agosto 2011