"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 17 febbraio 2012

Completato l'iter per la tumulazione dei vescovi Sajeva e Cirrincione

Monsignor Antonio Scarcione Prevosto della Basilica Cattedrale, ci porta a conoscenza che ha seguito del nostro intervento (mese di gennaio 2011), volto a scoprire ove era tumulata la salma di  mons. Cesare Agostino Sajeva, IV vescovo della Diocesi di Piazza Armerina vissuto a cavallo dei moti risorgimentali e l’Unità d’Italia (http://www.quartieremonte.com/2011/02/mons-cesare-agostino-sajeva-il-vescovo.html); ci comunica quanto segue:

 Grazie agli interventi della Diocesi, è stato completato il laborioso "iter", per le autorizzazioni ed il finanziamento della tumulazione e/o sistemazione dei monumenti dei due illustri presuli, Sajeva e Cirrincione, che, in periodi assai diversi, hanno servito la Città e la Diocesi Piazzese.


mons. Cesare Agostino Sajeva

 Cesare A. Sajeva, IV vescovo di Piazza Armerina (1846-1867), fu uomo di grande preparazione culturale, di cui non  fece mai sfoggio. Visse in un momento storico assai difficile. Fu un testimone della Spedizione dei Mille, che ebbe luogo proprio durante il suo episcopato. Subì incomprensioni, insidie e persecuzioni. Sperimentò, altresì,  l'umiliazione della perquisizione domiciliare, rimanendo, comunque, saldo  nell'adempimento dei suoi doveri.

 Nel 1859, fondò il Seminario Vescovile, nell' ex-Convento Domenicano, dove, attualmente, ha sede.
 Alla sua morte, per prevenire paventate profanazioni, i canonici,  di notte, lo seppellirono  Cattedrale, in un sito segreto, individuato, solo recentemente, grazie al supporto di antichi documenti d'archivio della Basilica, venuti alla luce con l'impegno paziente del parroco, don Filippo Bognanni.

mons. Vincenzo Cirrincione

 Vincenzo Cirrincione, X vescovo di Piazza Armerina (1986-2002), continua con saggezza l'attività pastorale post-conciliare, già promossa dal predecessore, Mons. Sebastiano Rosso, dando ulteriore impulso alla catechesi nelle parrocchie dei vari centri e alla predicazione agli adulti, anche attraverso il metodo delle missioni popolari, specie a favore dei giovani.

 Dare loro una degna sepoltura, è certamente un dovere di riconoscenza e di gratitudine da parte della Città, per il prezioso servizio, reso, dai due vescovi, alla comunità diocesana in momenti drammatici e/o quando bisognava calare nella nostra realtà le grandi idee del Vaticano II.
 Per superare la lentezza burocratica e il reperimento dei fondi, ha fatto molto il Vescovo Mons. Michele Pennisi e il Direttore del Museo Diocesano, Padre Giuseppe Paci.

 A tale scopo, il 27 febbraio c.a., alle ore 10,00, avrà luogo in Curia, la riunione del Capitolo Cattedrale, che insieme ad altri punti all' O.d.G. , tratterà dell'annosa questione, finalmente risolta, della sepoltura dei due benemeriti prelati.
                                                         
                                                                                                        Il Prevosto
                                                                                            Mons.  Antonio Scarcione        

1 commento:

Anonimo ha detto...

10 anni di burocrazia???