"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 28 agosto 2012

VII GIORNATA NAZIONALE DEL CREATO

La Commissione Episcopale per L' Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e quella per i Problemi Sociali, il Lavoro, la Giustizia e la Pace hanno comunicato il tema della  VII Giornata Nazionale sulla Salvaguardia del creato.
Esso è così formulato: "Educare alla custodia del creato, per sanare le ferite della terra".
 Tra l'altro, dicono, giustamente, i redattori del documento, la ricorrenza non può ignorare le piaghe di cui attualmente soffre la terra; esse possono essere guarite soltanto da coscienze, ispirate alla giustizia e alla solidarietà.
Guarire è voce del verbo"amare". L'amore, che sgorga da Dio, si manifesta nella bellezza del creato.
E' ormai indispensabile la riconciliazione con la natura, perché essa porta segni straordinari di scempi e di male, causati, anche dalle mani dell' uomo.
 Occorre una riflessione, capace di raccogliere le gravi sofferenze sperimentate da numerose comunità, segnate da eventi luttuosi: le ferite inflitte dal terremoto nella pianura padana; le alluvioni di Genova, delle Cinque Terre, in Lunigiana e nel Messinese.
Il lutto della terra coinvolge tristemente anche gli animali selvatici, gli uccelli del cielo e i pesci del mare.
E' confortante che lo Stato Italiano abbia, altresì, dichiarato, il 9 ottobre, "Giornata in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali, causati dall' incuria dell' uomo". L' Ilva "docet".
 Attraversare la Sicilia e/o le altre regioni, significa, oggi, trovarsi di fronte ad uno spettacolo "apocalittico": centinaia di km di costa distrutta dall'abusivismo ; una visione di bruttura ributtante, centri urbani, già impreziositi da gioielli storico-artistici, stravolti, neri di polvere e rifiuti abbandonati.
Tanti luoghi bellissimi sono ormai rovinati, forse, per sempre.
Paradossalmente, la costituzione, invece, risulta essersi proclamata tutrice del paesaggio. Purtroppo, non ci rendiamo conto, ancora, che abbiamo perduto una grande occasione economica, di utilizzare, cioè, il patrimonio artistico-culturale e il paesaggio, per costruire un altro modello possibile di sviluppo, basato sul turismo, le vacanze di massa, la fruizione del passato storico-artistico, i siti archeologici, i musei, i centri storici, nonché, possibili mostre, festival e itinerari tematici.
 Tutto ciò, sarebbe realizzabile, grazie ad un clima propizio e ad una sbalorditiva tradizione gastronomica. E' tempo di capire, una buona volta, che la cultura, la custodia del passato e dei suoi beni e la salvaguardia dei beni paesaggistici sono un patrimonio inestimabile.

 Come nel passato, anche quest' anno, l'Ufficio per l'Ecumenismo e il Dialogo interreligioso prevede di organizzare, nella terza decade di settembre, col la ripresa dell'attività didattica nelle scuole, iniziative e manifestazioni di carattere formativo, coinvolgendo gli sportivi, tutti gli innamorati del bosco, i vari gruppi ed associazioni, e quanti firmarono il patto educativo, nell' apposita pergamena, recante l'art. 9 della Costituzione Italiana e l'art. 9 della Carta Ecumenica di Strasburgo. 
Il dipinto di Munch, che aveva già urlato per lo sfregio arrecato con la pece ai mosaici della Villa Romana, ha reiterato il grido per l'incendio sacrilego alla pineta di Bellia, che adesso si presenta come una riunione di scheletri

                                                                               Mons.  Antonio Scarcione 

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