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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 28 dicembre 2012

Donati al Comune i quaderni del poeta Carmelo Scibona


Giovedì 27 dicembre abbiamo partecipato presso la sala delle Luci del Municipio, alla cerimonia di consegna dei quaderni originali manoscritti delle poesie contenute in "I mì f'ssarì" opera del poeta dialettale piazzese Carmelo.
I manoscritti originali dei quaderni, sono stati consegnati nelle mani del sindaco dalla prof. Salvina Ciffo Arena, che gelosamente li conservava nella sua abitazione perche di proprietà del suocero avv. Antonino Arena.


L'avv. Antonino Arena che ricoprì la carica di regio podestà di Piazza Armerina durante gli anni del fascismo, fu un mecenate di tanti artisti piazzesi del suo tempo fra i quali l'artigiano Carmelo Scibona che viveva e aveva la sua bottega di falegname nel nobile quartiere Monte. Le poesie contenute nel libro furono scritte tra gli anni ‘20 e gli anni ‘30.
L'avv. Arena fu l'editore del libro e si recò personalmente a Milano per curarne stampa e pubblicazione, il titolo originale dell'opera era "I mì f'ssarì" ma Arena, dato il carattere satirico dei versi del poeta che denunciavano spesso i comportamenti dei politici e degli altri potenti del tempo, decise di cambiarlo in "U cardubu" (Il calabrone) chiara allusione alle punture dell'insetto.
 
La prima edizione è del 1935. La seconda edizione del 1997 curata dal prof. Salvatore Trovato ha ridato al libro il suo titolo originale. La donazione consiste in due grossi quaderni manoscritti e alcuni fogli manoscritti, alcuni fogli dattiloscritti alcuni testi a stampa: la scrittura non è del poeta Scibona ma con ogni probabilità di un giovane apprendista della sua bottega. Il carteggio donato contiene anche la corrispondenza tra Antonino Arena e Antonio Balbo un noto fotografo cittadino dello stesso periodo storico. Ieri era presente anche il direttore della biblioteca comunale, Angelo Mela.
«Ho ritenuto doveroso - ha risposto la prof. Ciffo Arena - mettere a disposizione della comunità piazzese questo importante carteggio che ho ereditato da mio suocero. Le future generazioni potranno così conoscere in originale una delle pietre miliari delle opere in vernacolo piazzese».
«Questo momento - ha aggiunto il sindaco - è preludio alle manifestazioni che stiamo organizzando per l'imminente nuovo anno che vedrà la città di Piazza Armerina festeggiare gli 850 anni della sua fondazione».
                                                                                                  Marta Furnari

 

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