"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 19 maggio 2013

La Domenica con Gesù, di Pentecoste/ C

 ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

I Lettura. "...Venne all' improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso...Apparvero loro lingue di fuoco, che...si posarono su ciascuno di loro...ciascuno li udiva parlare nella propria lingua..." At 2, 1-11
II Lettura." E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi..." Rm 8, 8-17
Vangelo. "...Se  mi amate, osserverete i miei comandamenti...Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome,...vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto".

 Commento ad Atti 2, 1-11. L' annuncio del Vangelo ha certamente segnato la storia umana. Gesù, dopo trent' anni vissuti nel nascondimento e nel silenzio, inizia la missione pubblica nella sinagoga di Nazaret e li'  annuncia l' avvento dei tempi messianici. Non sceglie i maestri di Israele, ma uomini semplici e lavoratori, che per di più "stentano" a credere. La sua morte è seguita dalla gioia della risurrezione. L'opera di Dio va avanti e i discepoli, pur nel dubbio, vengono nuovamente sorpresi dalla manifestazione dello Spirito Santo a Gerusalemme: da qui l' inizio della missione apostolica e il cammino della Chiesa nel mondo.

 Lo Spirito, che Gesù aveva riconosciuto su di sè nel Battesimo del Battista, è lo stesso che ora conferma i portatori del Vangelo, cacciando la paura da Pietro e chiamando alla conversione Saulo di Tarso. L'episodio, dunque, della Pentecoste, va inserito in un contesto ben più ampio.
 - Il dono dell' unità per la missione. La discesa dello Spirito Santo avviene in due circostanze, caratterizzate da due elementi: uno cronologico, il giorno di Pentecoste, in cui gli ebrei commemoravano il dono della Legge data a Mosè (Cinquanta giorni dopo al Pasqua) e, l' altro, quello spaziale: probabilmente il cenacolo, al piano superiore, dove gli apostoli solitamente si riunivano insieme. Appare significativa la continuità che Luca crea  tra la scelta del dodicesimo apostolo, Mattia, e il dono dello Spirito Santo a tutti.
 Lo Spirito si manifesta nell' unità della Chiesa, che nasce, certamente, da un dono di Dio, ma non senza la precisa volontà di essere uniti nella testimonianza a Gesù. L' espressione, " tutti insieme nello stesso luogo", indica una qualità permanente dei discepoli, che possono ricevere lo Spirito, se rimangono insieme uniti nella testimonianza a Cristo.
 - I segni di una presenza che chiama alla conversione. Il brano si può dividere in due momenti: la discesa dello Spirito Santo e i suoi effetti, percepiti dagli abitanti di Gerusalemme. La descrizione della manifestazione dello Spirito richiama alcune immagini delle teofanie dell' Antico Testamento: il fragore, il vento impetuoso, le lingue di fuoco. Immagini, che denotano la presenza misteriosa di Dio, di cui si vedono gli effetti: ad es., gli apostoli parlano in altre lingue, non hanno più timore e chiusura, non patiscono la solitudine e l' abbandono. Anzi trovano la capacità di esprimersi e di farsi capire da tutti.
 Il dono dello Spirito segna il passaggio da ciò che è nascosto a ciò che diviene manifesto e comprensibile. Tale passaggio è la sfida di ogni evangelizzazione: rendere comunicabile la forza del Vangelo, la potenza dello Spirito, la vita che Gesù ci ha portato con la sua risurrezione. Se tale vita non è espressa, rimane come sepolta nei silenzi di chi non ha coraggio.
 Coloro che abitano a Gerusalemme, pur provenendo da diverse parti del mondo, si stupiscono di comprendere il messaggio di gente straniera. L' elenco è quello dei paesi di tutti i popoli, che abitano nelle zone del Mediterraneo. Tutto il mondo, ormai, è coinvolto nella "comunicazione" del Vangelo. La Pentecoste "sigilla", così, l' universalità dell' opera di Dio, che "cancella" la confusione e l' incomunicabilità, rappresentata dalla torre di Babele, per ricostruire le condizioni di comunione e di comunicazione, che sono alla base di ogni autentica relazione umana.

                                                                         Mons. Antonio Scarcione   

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