"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 11 maggio 2013

La Festa della Mamma

La Festa della Mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo.
Nel  maggio 1870, negli Stati Uniti, Julia Ward Howe, attivista pacifista, proposte l’istituzione del Mother’s Day (giorno della mamma), come momento di riflessione contro la guerra.
Nello stesso anno, Anna M. Jarvis, dopo la scomparsa della madre, un’insegnante alla Andrews Methodist Church of Grafton, si impegnò inviando lettere a ministri e membri del congresso affinchè venisse istituita una festa nazionale dedicata e tutte le mamme.
Anna riteneva fondamentale che ogni figlio dimostrasse in modo ufficiale l’affetto per la propria madre mentre questa era ancora in vita.
Grazie alla sua determinazione, fu celebrata a Grafton, la prima festa della mamma e l’anno successivo a Filadelfia, era il 10 maggio 1908.
La Festa della Mamma fu ufficializzata nel 1914 dal presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson con una delibera del Congresso che la fissava la seconda domenica di maggio, come simbolo di amore e gratitudine nei confronti delle madri.
In Italia fu celebrata, per la prima volta, da Don Otello Migliosi, nel 1957, nel piccolo borgo di Tordibetto nei pressi di Assisi.
La festa si è diffusa in molto Paesi del mondo, cambiano le date in cui è festeggiata: in Italia la seconda domenica di Maggio, in Norvegia la seconda domenica di Febbraio, in Argentina la seconda di Ottobre, in Francia viene festeggiata l’ultima domenica di Maggio ed è celebrata come compleanno della famiglia.
I simboli di questa festa sono il cuore e la rosa che più di ogni altro fiore rappresenta l’amore e la bellezza.
                                                                                              Giulia Blanco
Grazie Mamma
Grazie Mamma
Perché mi hai dato
La tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buonanotte,
il tuo sorriso premuroso,
la tua dolce mano che mi da sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammini,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
Di chiedere un grazie.
Grazie Mamma!

                                                                Judith Bond

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