"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 11 agosto 2013

La Domenica con Gesù, XIX del Tempo Ordinario/C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

Testi: "...Il tuo popolo infatti era in attesa della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici..." Sap 18, 6-9 . "...Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco...il suo unigenito..." Eb 11, 1-2. 8-19 . "...Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina...Un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov' è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore..." Lc 12, 32-40.

 Il vangelo è sempre molto concreto: rifugge dallo spiritualismo. Anzi, richiede ai credenti di incarnare la parola di Dio nella storia. Essere vigilanti in attesa dell' incontro col Signore, avendo il proprio tesoro nel cielo e, al tempo stesso, vivere l'incontro con lui nell'elemosina, cioè, nella condivisione con i poveri, è, certamente, un buon programma di vita.       
I testi liturgici, opportunamente, pongono al centro la fede, non come una nozione teorica, bensì nella concretezza della vita. La scelta, quindi, del tema della riflessione appare "obbligata": una meditazione sulla fede nelle varie situazioni.

 - " L' attesa operosa". Il vangelo situa subito la fede nel rapporto col denaro. E' un discorso che tocca ogni persona, perché sull' attaccamento ai beni, che si possiedono, si misurano i valori, che orientano la vita. La frase di Gesù è una delle più belle del vangelo: "Dov' è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore", non ha bisogno di molte spiegazioni. Seguire Gesù richiede di sintonizzare il cuore su ciò che conta: il valore eterno si gioca nel gesto storico del "vendere e dare in elemosina". Ma quali sono gli atteggiamenti delle fede "in situazione", che Gesù sollecita ? a) Attendere e vigilare in vista dell' incontro ultimo col Signore; anche i testimoni proposti dalla seconda lettura hanno vissuto come "stranieri e pellegrini sulla terra", aspirando ad una patria migliore ( quella celeste ) . b) Il secondo atteggiamento è "la rinuncia, per condividere". Gesù chiede di vendere, per dare in elemosina: è la prospettiva economica e sociale del vangelo, che promette la realizzazione del regno, laddove si dona tutto, per condividere con chi non ha. Cosa, secondo la logica umana, improponibile, nella logica della sapienza di Dio è, invece, la strada, per avere il tesoro nel cielo; Gesù conosce bene la fatica di una così radicale adesione nella fede e quindi incoraggia i discepoli con un' esortazione piena d' affetto e di tenerezza: "Non temere, piccolo gregge".

 - "I cristiani nella storia". La prima lettura ha bisogno di essere contestualizzata. Le indicazioni, derivanti da un' attenta analisi, consentono di conoscere la "fatica" della fede, che vive la comunità di israeliti, a cui è rivolto il libro della Sapienza: essi vivono nella diaspora ( in territori diversi ), quindi, in continuo confronto con altre impostazioni religiose e culturali. In quel contesto, la fede è posta in crisi dal rischio di infedeltà o del compromesso, ma è anche stimolata dall' approfondimento delle proprie radici. Non sfugga l' attualità di questa pagina biblica: il credente vive nel proprio tempo e lì è chiamato a vivere la fedeltà a Dio. Non è affatto vero che la nostra società sia più difficile di altre della storia: una pluralità di visioni del mondo, il relativismo dei valori ultimi dell' esistenza, non sono "una novità". Anche oggi, come in altri momenti storici ci è richiesto un continuo confronto con diverse culture, mantenendo intatta la purezza delle fede.

 Queste caratteristiche culturali e religiose del nostro tempo rappresentano una sfida, ma anche un' occasione, per approfondire le ragioni della fede. Bisogna, comunque, evitare una pessimistica "opposizione" col mondo contemporaneo. Invece, la logica evangelica del lievito nella farina e del sale della terra suscita l' impegno dei credenti a vivere coerentemente la fede per la crescita della società, valorizzando anche cio' che nel mondo è positivo ed è un segno della presenza di Dio nella storia.

 - "I testimoni". Anche la condizione dei destinatari della Lettera agli Ebrei non è semplice. Essi hanno ricevuto il vangelo da tempo, ma ora vivono nella persecuzione e hanno difficoltà di perseverare nella fede. La pagina biblica odierna li riporta alle fonti, perché possano credere con rinnovato vigore. Anche i cristiani, a cui si rivolge la lettera, hanno bisogno di ritornare alle motivazioni della loro fede, per cui, opportunamente, l' autore propone approfondimenti dottrinali e spiega che "la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede". A questo punto, saggiamente, la lettura liturgica riporta la testimonianza di Abramo, che ha creduto concretamente "in situazione" , proprio in quella sua difficile esperienza storica.

Mons. Antonio Scarcione  

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