"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 25 dicembre 2013

25 dicembre, Natale del Signore

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: "Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce...Perchè un bimbo è nato per noi...il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della Pace..." Is 9, 1-6 .
" Figlio mio, è apparsa  la grazia di Dio, che porta la salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l' empietà e i desideri mondani..." Tt 2, 11-14 .
"...Un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra...Tutti andavano a farsi censire...Anche Giuseppe...salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme...Maria sua spopsa...diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvoplse in fasce e lo pose in una mangiatoia...Lc 2, 1-14.

 Tutto inizia con una situazione di grande buio e di angoscia. Il profeta, Isaia, certamente, sta pensando all' oppressione, in cui sono piombate le regioni del nord d' Israele, dopo l' annessione all' impero assiro. Ecco l' annuncio: il Signore interverrà a rovesciare questa insostenibile situazione. Si passerà dalle tenebre alla luce, dall' umiliazione alla gloria, dall' angoscia alla gioia ( I Lettura ). Anche Paolo ci propone un quadro, nel quale con poche pennellate raffigura la manifestazione storica dell' amore di Dio, per cui la storia diviene il "luogo", in cui Egli si incarna, come Salvatore, in Gesù di Nazaret, nella sua persona, nelle sue parole ed azioni. La salvezza ha una portata universale ( II Lettura ).

 - Il censimento. Luca, con uno stile particolarmente incisivo, rappresenta l' evento della nascita del Signore: " In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordino' che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto, quando Quirinio era governatore della Siria" (Lc 2, 1-2). L'evangelista mostra una predilezione per le date, non solo per precisione storiografica, ma per un intendo teologico: affermare  la realtà dell'intervento di Dio nella storia umana e la conseguente salvezza degli uomini in qualunque luogo del mondo essi si trovino.
 Si puo' notare come attraverso il tema del censimento, l' orizzonte si allarghi alla terra abitata (per Luca è l' Impero Romano) e, così, quanto avverrà nella povera e smplice Betlemme, avrà una portata universale e riguarderà la storia umana. Inoltre, Luca stabilisce, implicitamente, un confronto tra un potere arrogante, che presume di dominare la storia, l' umanità e l' obbedienza, che, invece, è l' unico modo, per accedere all' autentica regalità.
 Vediamo, intanto, da una parte i potenti, secondo i canoni umani, come, ad es., Augusto e Quirinio e, dall' altra, l' obbedienza a Dio da parte di Maria e Giuseppe, che perseguono solo l' adesione piena al progetto del Signore.
 - La nascita. Giuseppe e Maria sono giunti a destinazione: "Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono i giorni del parto" (v.6). "Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perchè per loro non c' era posto nell' alloggio". Quel bambino è il primogenito di una nuova umanità, il capofila dell' umanità redenta e destinata alla resurrezione ( Rm 8,29; Col 1, 15-18 ).
 Vi è, poi, il particolare della "mangiatoia", espressa con un termine greco, che indica anche la sporta del pane: quel bambino, che è il re della storia, si fa, in qualche modo, pane lui stesso, dono per saziare la fame dell' umanità. Inoltre, sul fatto che non ci fosse posto nell' alloggio, Luca suggerisce al lettore uno spunto: quel bambino troverà posto in questo mondo, oppure, per lui non ci sarà accoglienza ?
 - L' annuncio ai pastori. A questo punto il racconto presenta i pastori, che vegliano accanto al loro gregge. In verità, la figura dei pastori resta di difficile interpretazione: Essi sono persone poco affidabili o, piuttosto, bisogna "inquadrarli" nell' ottica positiva, con cui i testi biblici li presentano ? Essi, infatti, anche se sono visti di malocchio, manifestano l' atteggiamento adeguato, per incontrare il Dio, che viene nella storia. Innanzitutto, vengono presentati nel ruolo della vigilanza e dell'attesa. In secondo luogo, essi si lasciano raggiungere da una luce, che li trasforma. In questo senso sono un' immagine della persona, che, accogliendo l' annuncio della buona notizia, si lasciano cambiare in profondità.
 L' angelo si rivolge ai pastori, indicando il bimbo, che giace in una mangiatoia. Spetterà ai pastori stessi decidere, se accogliere questo comando o rimanere nella "routine" quotidiana. Escono, cosi', dalla notte, visitati dalla luce di Dio, per incontrare quel bambino, per vedere quel Re, che si dona, facendosi pane per loro.
 "Gloria a Dio nel piu' alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama" (v.14).
 La notte di Betlemme inaugura la comunione definitiva tra Dio e gli uomini e, quindi, il dialogo degli uomini tra di loro. A tal proposito, mi sembra coerente con l' evento la riflessione di M.Teresa di Calcutta proprio sul Natale: "E' Natale, Ogni volta che sorridi al fratello e gli tendi la mano.
 "Ogni volta che rimani in silenzio, per ascoltare l' altro.
   Ogni volta che non accetti quei principi, che relegano gli oppressi ai margini della società.
   Ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
   Ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
                                                                                             Mons. Antonino Scarcione 
         
 

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