"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 30 ottobre 2014

La Festa dei Morti...

Ormai bussa alle porte il mese di novembre che per noi siciliani è soprattutto il mese dei morti.

La tradizione della “Festa dei Morti” non è altro che la credenza popolare per cui “le anime dei nostri congiunti” più cari, una volta l’anno, la notte dall’ 1 al 2 novembre, escono dalle sepolture e vengono a rallegrare i bambini, lasciando loro secondo i gusti e i desideri ogni più bella cosa.

Il loro ricordo è sacro e vivo nella memoria e nel cuore di tutti, è come se tra di loro ed i morti non si siano spezzati e neppure allentati quegli intimi legami, che li tenevano uniti in vita e che rimangono saldi oltre la morte.

E’ commovente ed affascinante, nello stesso tempo, la visita al nostro cimitero-fiorito, sempre come un lussureggiante giardino, e per le tombe, non importa se umili od imponenti.

Le tremule luci dei lumini con i loro palpiti richiamano i battiti di mille cuori vivi; i fiori recisi, i migliori, deposti sulle tombe, significano una bellezza fragile, un tenero messaggio di gratitudine ed amore; e le visite assidue, alle tombe, presso le quali si riprende e si continua un colloquio muto, mai interrotto, indicano un punto di riferimento costante.

Un giorno importante quindi, ma non solo per i grandi, ma anche e soprattutto per i piccoli, che gioiscono nel ricevere, proprio nel giorno della Commemorazione dei Defunti, i loro giocattoli tanto desiderati ed apprezzati.

Ricordo che da bambini, io e mio fratello, per farci dormire, o comunque per farci stare buoni, mio nonno Rosario era solito raccontarci che una sera dei “Morti”, un I° novembre in cui era tornato tardi a casa per via del suo lavoro, aveva incontrato i Morti in processione, tutti avvolti in bianchi lenzuoli, con una lanterna in mano, che venivano a due a due dal cimitero di Bellia.

Egli voleva vedere se tra quei morti ci fosse sua madre, e domandava loro dove si trovasse, e quelli rispondevano: “Appresso, appresso”.  E pensare, che ci sembrava davvero di vedere quella lunga teoria di fantasmi incappucciati, che dicevano: “appresso, appresso”, e andavamo a letto buoni buoni, sapendo che i morti nel passare per la via ci avrebbero lasciato i regali.

L’indomani eravamo svegliati dagli scoppiettii delle pistole e dei fucili dei bambini del vicinato, allora, con urli e con grida di gioia ci precipitavamo in cucina, nel salotto per trovare il regalo nascosto dove, oh meraviglia delle meraviglie!!, i Morti ci avevano portato proprio quello che noi avevamo desiderato: la pistola a tamburo con tanto di fodero, il fuciletto, ispirati a modelli western, il trenino colla galleria, l’asinello rosso; per le bambine, bambole ricciolute, il classico Ciccio bello, fornelli e pentolame.

Scesi per strada, per tutta la giornata facendo bella mostra del regalo ricevuto, felici e gioiosi giocavamo mimando i soldati italiani in guerra contro i tedeschi, gli indiani con i cawboy. 

Ora del passato, resta il pellegrinaggio al Cimitero.

I bambini d’oggi, che si dice nascono con gli occhi aperti, non credono più ai Morti e il consumismo a portato noi genitori a smetterla con le favole, si preferisce accompagnare i bambini nel negozio e fargli scegliere il regalo che vuole nella bancarella di piazza Cascino.

Inoltre lo strano fascino d’oltre America ha trasportato il mito di Halloween anche in Italia e a giudicare dal successo che questa festa “straniera” riscuote da un decennio fra i giovani, continuare a parlare di Morti e regali pare cosa d’altri tempi.

E poi, a pensarci bene, lo scorso anno diversi bambini, tra loro mia figlia, suonando il campanello di casa, baldanzosi snocciolavano il motto sentito e risentito una miriade di volte, quel “dolcetto o scherzetto” che se ben ricordo la prima volta lo sentii in quel vecchio cartone di Paperino alle prese con Qui, Quo e Qua.

E che dire infine, il 31 ottobre, discoteche, pub e altri locali organizzano serate e nottate all'insegna di horror, vampiri, teschi, fantasmi, pipistrelli e zucche!.

Insomma, una bella carnevalata, per esorcizzare la paura della morte e dell’aldilà.

Dei “Morti” resta il simpatico ricordo solo nel parlare tra amici, dicendo a chi la fa lunga o parla a sproposito: " Ma a chistu chi nu lassanu i morti? ".

Povere tradizioni se ne vanno e noi, da inabili protagonisti le facciamo dileguare anche se con tanta pena al cuore.


                            Filippo Rausa

mercoledì 29 ottobre 2014

No ad halloween SI alla Festa dei SANTI 31 Ottobre - 1 Novembre



La sera del 31 0ttobre, come ormai da tradizione il nostro ORTATORIO GIOVANI ORIZZONTI organizzerà presso l'Istituto Suore della Sacra Famiglia - Chiesa S.Maria della Neve a Piazza Armerina, il MOMENTO MUSICALE di PREGHIERA in Onore dei Santi, seguito dalla premiazione dei disegni realizzati dai bambini, ragazzi e giovani... 

L'Evento vuole essere un'alternativa che si propone hai giovanissimi per evitare feste che sono in contrasto con i veri ideali cristiani...

Previsto anche per giorno 1 novembre, festa di tutti i santi una giornata di ritiro presso la Casa delle Suore in contrada santa Croce per riflettere sul tema: "Una Matita nelle Mani di Dio", nell'occasione sarà presente Mons. Antonino Scarcione per le Confessioni e la Santa Messa...

Ringraziamo fin da ora tutti coloro che come ogni anno si impegnano e collaborano per sostenere la nostra realtà giovanile e  per la ben riuscita dell'evento. 

In Particolare: Le Suore della Sacra Famiglia, i giovani, le famiglie e i bambini dell'oratorio...

                                                                     O.P.G. Davide Campione
                                                                (Coordinatore Giovani Orizzonti)

martedì 28 ottobre 2014

Restituiamo la piazza Garibaldi ai Piazzesi

Il consigliere comunale Laura Saffila ha depositato oggi presso l'ufficio protocollo del Municipio, una proposta indirizzata al Sindaco e all'Assessore ai LL.PP., con la quale chiede la riqualificazione urbana di piazza Garibaldi.    Di seguito il testo dell'interrogazione.
                                                                                                 Al Sig. Sindaco dott. Filippo Miroddi
             Al vice Sindaco-Assessore LL.PP.                                  Giuseppe Mattia
   e, p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale 
                   Gianfilippo La Mattina

                                        LORO SEDI

Oggetto: proposta di riqualificazione urbana di piazza Garibaldi

                    Egregio sig. Sindaco,  

 la presente proposta come da oggetto, vuole essere un contributo di idee al percorso di partecipazione alla vita politica ed amministrativa che mi lega nella funzione di Consigliere Comunale.

piazza Garibaldi, vista da palazzo di Città
La Piazza Garibaldi che dovrebbe essere il cosiddetto “salotto buono della città”, di fatto è un mero parcheggio, soffocata dalle auto in sosta, poiché nell’ultimo cinquantennio è stata privata di quella importante funzione che ha assolto per secoli, quella di accogliere i quartieranti, i concittadini, le varie e diverse iniziative.

 Sono cresciuta facendomi propinare della dizione di piazza Garibaldi, ma in effetti tutto possiamo dire di questo luogo tranne che esso assomigli ad una piazza nel senso letterario della parola, due arterie di transito, con una misera aiuola al centro quasi a formare uno spartitraffico per il parcheggio delle automobili.

 Peraltro, le palme messe a suo tempo a dimora per adornare e ingentilire ciò che restava della piazza, al momento sono sotto l’azione micidiale del “punteruolo rosso” e ogni azione debellatrice risulta inutile.

 Uno dei luoghi simbolo della città da restituire alla gente, da valorizzare e far rivivere è stato ridotto ad un luogo insignificante, le stesse attività commerciali e imprenditoriali che si affacciano sulla piazza, alcune delle quali fatte da giovani che si sono scommessi pur consapevoli delle difficoltà di uno status quo, che può e deve essere scardinato, sono penalizzate, vivendo nella frustrazione di doversi accontentare di spazi risicati.

 Con la presente proposta, chiedo a Lei signor Sindaco di fare in modo che Piazza Garibaldi torni a vivere, togliendo via il parcheggio delle automobili per trasferirle nel sottostante piano Arcurio e vie limitrofe, restituendo la piazza ai Piazzesi, alla gente, alle iniziative che domani possono essere concepite funzionali alla centralità del luogo, valorizzando le attività terziarie presenti o future  sulla piazza potenziate da una maggiore visibilità.  

 Egregio sig. Sindaco, la mia proposta concreta e coerente nasce da una visione strategica volta a riqualificare i luoghi della memoria, per ricreare quellisola pedonale che dia slancio alle attività commerciali della zona utilizzando al meglio l’area libera della piazza, restituendole le sue caratteristiche di luogo pubblico per eccellenza, realizzando panchine, una fontana, organizzando manifestazioni, fiere e mercatini periodici che attraggano anche visitatori da fuori Città. 

piazza Garibaldi (ex piazza Pescara)
 Nel periodo che da maggio va all’estate piazzese e oltre, la piazza Garibaldi potrebbe diventare un luogo cardine dell’identità locale, palcoscenico dei giovani talenti cittadini, opportunità di mostrare e far apprezzare la loro arte, sia essa pittura, scultura, teatro, fotografia, musica o poesia.

 Inoltre, la vicinanza del Centro espositivo Monte Prestami, degli ambienti di Palazzo di Città, attigui alla Sala Consiliare, del Circolo di Cultura potrebbero tornare utile alle tante e diverse iniziative che in loco si potrebbero realizzare.


Allo scopo porto a conoscenza della S.V. che l’Ufficio Tecnico Comunale ha un progetto di recupero della piazza, progettato dall’allora assessore ai LL.PP. ing. Paola Di Vita, con tanto di regolare delibera di approvazione del progetto da parte della Giunta Municipale del tempo, e trasmesso all’Assessorato regionale, per essere incluso in una graduatoria di finanziamento che prevedeva un impegno di spesa di circa 900mila €uro.

 Da allora sono trascorsi 8 anni e di detto importante finanziamento se ne sono perse le tracce; detto ciò, il mio auspicio è che Lei sig. Sindaco nel condividere detta proposta, rispolveri tra agli atti dell’ufficio tecnico comunale questo progetto, e attui tutte le azioni amministrative per il finanziamento, che oltre a dare una boccata di ossigeno all’economia piazzese, consentirebbe il recupero della piazza, restituendola al decoro che merita e a svolgere quella centralità di funzioni sociali e culturali, rivitalizzando il centro storico in maniera diversa.

 Tutto ciò contribuirebbe a valorizzare la qualità architettonica degli edifici storici che si affacciano sulla piazza,  offrendo ai tanti turisti, visitatori che giornalmente sono in città quella location che va ammirata e vissuta, consentendo altresì agli operatori commerciali di proporsi in maniera diversa, all’ente Comune di proporre iniziative e manifestazioni che riportino giovani e anziani a riconquistare porzioni di territorio.

 Infine, sempre a proposito dell’azione micidiale del “punteruolo rosso”, nell’immediato, invito la S.V. a porre un’attenzione particolare alla piazzetta Umberto I (Commenda) ove le due palme sembrano irrimediabilmente compromesse.

 La perdita di tali palme renderà di fatto una visione desolante del luogo, pertanto auspico interventi sostitutivi di vario genere e/o rivedendo strutturalmente e progettualmente questo luogo, incastonato in un angolo di Città carico di storia. 
                                

 Certa di un Vostro solerte riscontro, e in attesa di conoscere il suo pensiero in ordine alla proposta sopra decritta, cordialmente porgo distinti saluti.

                                                                                              Laura Saffila
                                                                                 Consigliere Comunale