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Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 16 giugno 2015

GUARITO DA UN TUMORE GRAVE: la testimonianza della moglie

Tratto da www.piazzalanotizia.it  di Raffaella Motta

Conosco la famiglia Barresi da sempre, persone oneste, lavoratori, credenti, residenti nel nostro storico quartiere Monte di Piazza Armerina. 
Nel 2009 presso l’ambulatorio di Oncologia di Leonforte viene disgraziatamente diagnosticato un grave tumore al colon al signor Alessandro Barresi, 63 anni. L’inizio di un doloroso cammino di sofferenze e angosce, tra operazione e cicli di chemioterapia che gettano la famiglia nello sconforto. Purtroppo, nonostante le cure e l’operazione, il signor Barresi subisce il colpo di grazia nel 2011 quando gli vengono diagnosticate metastasi in entrambi i polmoni. Il primario parla chiaro alla signora Franca: “Non sono per nulla ottimista, si prepari al peggio signora, suo marito potrebbe non superare questo Natale”, così mi racconta commossa la signora Franca nel suo Bar Tabacchi dove lavora tutto il giorno. La notizia si diffonde tra i conoscenti e arriva anche a Giuseppe Cosenza, la cui casa dove lui vive con la sorella Crocifissa, allettata per una permanente frattura al femore, è da mesi interessata da fenomeni mistici e miracolosi. Commosso dalla notizia, Giuseppe sente di dover portare uno di quei famosi fazzolettini dove dal nulla compaiono macchie di sangue vivo alla signora Franca. La signora lo riceve con fede e lo porta dal marito. Seguendo il consiglio di Giuseppe lo passa più volte sulle parti malate e doloranti del corpo del marito e prega la Madonna che li aiuti. 

All’esame diagnostico successivo del marito, la malattia sembra essersi arrestata, si apre un barlume di speranza tra i coniugi e prosegue il ciclo di pesanti terapie che continuano a debilitare il povero signor Alessandro. Da quel momento “i segni mariani” diventano una realtà familiare e frequente per i coniugi Barresi, il fazzolettino donatole da Giuseppe presenta ad un tratto un’estensione accentuata della macchia di sangue che appare di color vivo, macchie improvvise si manifestano anche sulle federe del cuscino. La moglie si unisce spesso alla preghiera nel cenacolo di Via Montalto 90, dove spessissimo la statuina della Madonna di Lourdes, vicina a Crocifissa, trasuda sangue alla presenza dei fedeli. E in una di queste circostanze, mentre Giuseppe termina la litania del Rosario, la signora Franca vede sul vetro del piccolo balcone manifestarsi l’ombra del volto di Cristo e, a fianco, vede chiaramente il volto del marito. Spaventata e commossa lo segnala subito ai presenti. La volta successiva decide di portare lì il marito e accade il miracolo: l’ombra della Madonna si manifesta sulla parete alle spalle del marito seduto e sosta lì per alcuni minuti, alla presenza dei testimoni. Era luglio 2014, alcuni giorni dopo all’esame diagnostico il marito viene dichiarato dal primario completamente guarito. Incredulo il dottore si sfoga: “Non era mai successa una cosa del genere, io lo considero un miracolo, la cosa straordinaria-dice alla signora Franca- è che sono sparite anche le tracce delle metastasi. Non so scientificamente come spiegarlo”. 
Ho letto con attenzione i referti medici, conosco la signora Franca, la sua moderazione, il suo stile di vita, la sua pacatezza. Credo, a ragione di questo, che non vi sia alcuna esagerazione nelle sue parole e nella sua testimonianza. Sto raccontando frammenti di una storia che giorno dopo giorno sta accadendo in via Montalto 90, dal maggio 2011, nell’umiltà di una casa dove vivono volendosi bene i due fratelli Giuseppe e Crocifissa. Lì sta succedendo qualcosa di straordinario, di grande, che considero un dono per tutti noi e per l’umanità intera.

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