"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 7 giugno 2015

Riflessioni sul pellegrinaggio nei Luoghi della Fede


Dal 29 maggio al 01 giugno 2015, organizzata dal Comitato di Quartiere, ha avuto luogo il pellegrinaggio nei luoghi di S. Pio a San Giovanni Rotondo e Pietrelcina e con escursioni a Monte Sant’Angelo, al santuario dell’Incoronata di Foggia, e ad Alberobello, città suggestiva per i suoi trulli.
I quartieranti e i concittadini, che hanno partecipato al pellegrinaggio, hanno avuto la possibilità di condividere emozioni e sensazioni in luoghi particolarmente carichi di spiritualità.

La prima tappa del viaggio (Sabato mattina), ci ha portati nel comune di Pietrelcina, tappa fondamentale, per chi vuol rivivere i luoghi di Padre Pio ove egli nacque, visse e maturò la vocazione.
Lungo le vie ed i vicoli di Pietrelcina, come in un presepe, il gruppo è andato a visitare i luoghi della devozione di padre Pio, la casa natale, la chiesa ove “Francesco Forgione” fu battezzato, la torretta.
Il viaggio con la sua seconda tappa (Sabato pomeriggio), è poi proseguito per San Giovanni Rotondo. 
La Via Crucis, lungo i viali del grande giardino che sovrasta il santuario, animata da Laura Saffila e a turno da tutte le famiglie presenti; ha introdotto la visita al santuario che successivamente è proseguita lungo tutti gli ambienti dell'antico convento, la celletta del santo, la cripta che ha ospitato subito dopo la morte del Santo le sue spoglie mortali, ancora luogo di meta di preghiere, infine a conclusione della tappa del pellegrinaggio, la visita alla nuova ed imponente chiesa.

La visita nei luoghi dell’ultimo grande santo d’Italia è stata particolarmente commovente, giunti nella tomba di S. Pio, nella nuova cripta, lo sguardo era catturato dai grandi e spaziosi ambienti, dallo sfarzo degli ori, dai policromi mosaici sulle pareti, ma tutto ciò non ha distratto il nostro pensiero che era totalmente catturato dal desiderio di volgere lo sguardo, una preghiera, e toccare con mano il vetro che ci divideva da dove riposa padre Pio.

Incolonnati in attesa del proprio turno, si respirava un’atmosfera di pace e di serenità, un’atmosfera di profonda fede il cui culmine per tutti era l’essere innanzi le spoglie mortali di san Pio da Pietrelcina, allungare la mano verso il vetro quasi a volere creare un contatto con il santo.
Dopo la cena, la partecipazione alla fiaccolata nella grande piazza innanzi la nuova chiesa.

La terza tappa (Domenica mattina), ci ha condotto a Monte Sant’Angelo, al Santuario di San Michele, ove nell'anno 490, fa la sua prima apparizione l' arcangelo Michele.

Noi, insieme a tanti altri milioni di pellegrini, nel corso dei secoli, abbiamo varcato la soglia di questo luogo di culto molto antico, così come numerosi papi, ultimo fra questi, Giovanni Paolo II.

Anche San Francesco d'Assisi si recò in visita a san Michele Arcangelo, ma non sentendosi degno di entrare nella grotta, si fermò in preghiera e raccoglimento all'ingresso, baciando la terra e incidendo su una pietra il segno di croce in forma di "T" (Tau).
Luogo bellissimo ed affascinante, che deve essere visitato per coglierne la spiritualità.

La quarta tappa (Domenica pomeriggio), al santuario dell’Incoronata di Foggia, dove l'origine dell'apparizione della madonna Incoronata si perde quasi nella notte dei tempi e sempre si è tramandata con amore e costanza da generazione a generazione.
Infine la quinta ed ultima tappa (Lunedì), con un escursione ad Alberobello, città suggestiva per i suoi trulli.

Dopo il pranzo, ci attendeva la via del ritorno a “Piazza”, negli occhi e nel cuore di ognuno il ricordo del volto di quell’uomo fatto santo, a cui noi fedeli ci affidiamo certi dell’intercessione presso nostro Signore Gesù.
Adottando la frase di Padre Pio “Cammina sempre con cotesto Passo, anche se a te sembra che sia un passo lento” il mio augurio è che ognuno di noi possa realizzare il cammino di fede alla ricerca della luce interiore che cova nel proprio cuore.

                            Filippo Rausa







                                     

                                            


 

 





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