"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 7 dicembre 2015

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria


Testi:”…Il Signore Dio disse al serpente…Maledetto…Tra tutto il bestiame…Io porrò inimicizia tra te e la donna…Questa ti schiaccerà il capo…” Gen 3,9-15.20 . “Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie” Sal 97/98, 1-4 . “Non temere, Maria,…Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù…Allora, Maria disse: ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola…” Lc 1,26-38.

Il dogma dell’ Immacolata Concezione, promulgato da Pio IX nel 1854, consiste in questo: Maria è nata senza colpa originale, concepita senza peccato. Se ci chiediamo, quindi, perché la Chiesa abbia scelto l’ 8 dicembre c.a., quale data d’ inizio del Giubileo Straordinario della Misericordia, la risposta ce la dà lo stesso Papa Francesco: “Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l’umanità sola e in balia del male… ha pensato e voluto Maria Santa ed Immacolata, perché diventasse la Madre del Redentore dell’ uomo. Alla gravità del peccato, Dio risponde col perdono” (MV3). Ovviamente, nell’ itinerario dell’ Avvento, la solennità dell’ Immacolata non costituisce “un’ interruzione”. Al contrario, Maria diventa un’ icona vivente del piano di Dio. Ecco perché il Giubileo della Misericordia comincia proprio oggi.

-L’ umanità ha bisogno di misericordia. Dio va alla ricerca dell’ uomo e gli dice: “Dove sei ?”. E l’ uomo ammette di aver paura di fronte a Dio. Per chè ? Perché, ora, dopo il peccato, percepisce la sua fragilità; infatti, vedere “come Dio”, cioè vedere il male(oltre al bene) che è in ciascuno di noi, dà origine alla paura, all’ insicurezza e al ripiegamento su di sé.

E’ la storia di tanti drammi, lacerazioni e ferite, di cui tante esistenze recano il segno. La storia di molti disorientamenti, di cui si avvertono le reazioni: stordimento nell’ alcool e/o nella droga, precarietà affettiva di un’ adolescenza mai terminata, tentativo infantile di”coprire” un immenso bisogno di amore e di tenerezza con qualche surrogato. Sì, c’ è bisogno di misericordia, ma l’ uomo e la donna non possono darsela da soli. La possono solo ricevere, come un dono.

-Riconoscere la nudità e l’ offerta di grazia. L’ Adamo che è in noi non può fermarsi alla sua nudità e alla constatazione di una lotta impari contro il male. Nel testo della “Genesi”, 3,9-15.20, vi è un vero e proprio “vangelo”: “Dio non ha abbandonato le sue creature, se ne prende cura e interviene nella storia”, come, giustamente, dicono i biblisti. E Papa Francesco scrive: “La misericordia nella S.Scrittura è la parola-chiave, per indicare l’ agire di Dio verso di noi…L’ amore, per sua natura è vita concreta: intenzioni, atteggiamenti, comportamenti, che si verificano nell’ agire quotidiano. La misericordia di Dio è la sua responsabilità verso di no.

La scelta dell’ uomo di fare da solo, di decidere, autonomamente, che cosa sia bene e che cosa sia male, di considerare l’ esistenza una proprietà e non un dono, ha sempre tragiche conseguenze.

-Le ragioni della speranza. Ciò che motiva, fondamentalmente, la nostra speranza è questo amore di Dio, vero alleato dell’ uomo, che non si stanca mai di “compiere meraviglie”. Un Dio, la cui bontà e misericordia sostengono l’ umanità e orientano il suo cammino verso una pienezza sconosciuta.

-Una storia della salvezza. Nelle vicende della nostra vita quotidiana, immersi in un a situazione complessa, spesso difficile da decifrare, cause e vittime dei nostri smarrimenti, avvertiamo, tuttavia, di appartenere ad una storia santa, la storia di Dio con l’ umanità. C’ è un Dio, che “fa grazia”, “colma di grazia”, perché non ha rinunciato al suo progetto con l’ umanità. Egli propone a Maria di diventare “il santuario vivente della gloria di Dio in mezzo al suo popolo e tra gli uomini”. Per questo, fin dal suo concepimento, l’ ha scelta e prediletta nell’ amore, preservandola da ogni macchia di peccato. In lei lo Spirito è all’ opera come in una nuova creazione. Maria accoglie il disegno di Dio su di lei, con l’atteggiamento di chi serve, cioè, mettendosi al servizio del progetto di Dio, ma anche con il suo essere donna, “che rende possibile il farsi uomo del Figlio di Dio attraverso la sua femminilità, rinnovata dal dono della grazia”.

-Con quali atteggiamenti ? Come possiamo, anche noi, entrare in un disegno di Dio, così grande ? Come accogliere il Giubileo, che comincia proprio oggi ?

Innanzitutto, con “la gioia”, che prende il posto della paura. Ricordiamoci che, non a caso, la prima parola dell’ angelo è “Rallegrati”. Poi, con “la gratitudine”, quella che ci suggerisce il salmo responsoriale: “Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie”. Quindi, con “la disponibilità ad accogliere il suo progetto”, che può sconvolge i nostri piani e chiederci di vivere, da protagonisti, “l’ avventura”, che trasforma la nostra esistenza. Ed, in fine, “accogliendo la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del vangelo”, che deve “raggiungere il cuore e la mente di ogni persona” (MV 12). “Nelle nostre parrocchie, nella comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque ci sono cristiani, chiunque deve poter trovare un’ oasi di misericordia” (MV 12). 

                                                                 Mons. Antonino Scarcione

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