"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 27 marzo 2016

La Domenica con Gesù, Pasqua / c

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Noi siamo testimoni…Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno…At 10,34°.37-43 . “Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo” Sal 117/118 . “Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù dove è Cristo…” Col 3,1-4 . “Maria di Magdala si recò al sepolcro…E vide che la pietra era stata tolta…Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo…Giunse anche Simon Pietro…Ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posti là, e il sudario…avvolto in un luogo a parte…” Gv 20,1-9.

Il brano rappresenta il primo atto del racconto pasquale del vangelo di Giovanni, che prosegue con l’incontro del Risorto con la Maddalena, con i discepoli e con Tommaso. 

Esso mette il lettore nella condizione di arrivare per primo sul luogo dell’ accaduto, sapendo che è importante non rovinare le tracce e avere buna capacità d’ intuito su come possano essersi svolti i fatti. Si rende, quindi, necessaria, per l’ autore, una ricostruzione attenta e un’ ipotesi di lavoro, che possa autorizzare un racconto credibile, non fantasioso.

In questo passaggio, l’ autore si gioca tutto il valore dell’ opera e la fondatezza del messaggio principale. All’ esatta ricostruzione dell’ evento si aggiunge il coinvolgimento e un’ esperienza personale sconvolgente, che porterà il discepolo e tutta la chiesa a proclamare la resurrezione del Signore.

-“Tra luci ed ombre”. Maria Maddalena si reca al sepolcro quando è ancora buio al mattino; ma la luce sta per nascere. In questa condizione di passaggio si muove, tra la paura e il lutto, il passo di una donna verso il regno della morte. Non si sa ancora chi e che cosa avranno la meglio: se la vita sulla morte, la luce sulle tenebre o viceversa. La pietra è stata alzata, sollevata, tolta. Il fatto può essere interpretato in due modi: il cadavere è stato sottratto( con una doppia sofferenza, quella del danno e della beffa). Oppure, si può pensare che il corpo del Signore sia “sgusciato” via dall’ angusta prigione della morte, con la conseguente forte emozione di gioia. Maria di Magdala pensa probabilmente al trafugamento del cadavere. Corre, quindi, per chiedere aiuto e attivare le ricerche; “contagia”, così, anche i discepoli e persino i lettori.

-“Tra conoscenza e sostegno”. I discepoli, chiamati in causa, sono Simon Pietro e l’ altro discepolo, quello al quale Gesù voleva bene (Giovanni). Il primo, per la sua missione di guida del gruppo, il secondo, per essere il rappresentante di ogni lettore modello. Entrambi si dirigono verso il sepolcro, fino all’ ingresso della sepoltura. L’ altro discepolo non è, dunque, un concorrente di Pietro, ma è l’ altro volto dell’ autorità e della responsabilità, che sa considerare, quale sia il bene più grande per la comunità.

-“Tra avvolgimento e nudità”. Oltre alla pietra, che è stata tolta dal sepolcro, sono le bende del cadavere, nella collocazione, in cui vengono rinvenute, le altre tracce da seguire, per capire quello che può essere accaduto. Si tratta di due tipi di telo (o lenzuolo), quello che avvolge il corpo e il sudario, che circonda il capo. Uno è sistemato da una parte, l’ altro è messo a distanza in un unico luogo.

La traccia delle bende del cadavere si apre alla considerazione di chi cerca di decifrare il messaggio contenuto tra le piegature e le grinze dei tessuti. L’ ambivalenza può indicare sia la morte che ha rubato anche il cadavere, sia la vita che è sfuggita e non si è lasciata “costringere” da nessun indumento.

La stessa nudità, come le bende, è ambivalente: può indicare la condizione di fragilità, come pure la situazione di vita nuova e di rinascita. Tocca ora all’ intelligenza del discepolo capire quello che può essere accaduto al sepolcro ed entrare in un’ altra ottica.

-“Tra credere e non capire”. L’ ultima ambivalenza, che il testo trasmette, riguarda la fede pasquale, che inizia a farsi strada, quando alla figura del discepolo, arrivato per primo al sepolcro, viene collegata anche la testimonianza circa la nascita del credente. Il vedere del discepolo amato, infatti, scava più in profondità negli avvenimenti e arriva a scoprire la verità su quanto accaduto e sulla traiettoria, che il corpo ha potuto prendere nella direzione della vita e della luce. Le tracce del Risorto dovranno essere, poi, rinvenute anche nella Scrittura, letta alla luce degli eventi di Pasqua.

                                                               Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: