"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 24 settembre 2016

La Domenica con Gesù, XXVI del T.O. / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


Testi: “Guai agli spensierati di Sion…Distesi su letti d’ avorio e sdraiati sui loro divani…Bevono vino in larghe coppe…Perciò…Andranno in esilio…E cesserà l’ orgia dei dissoluti” Am 6,1a.4-7 . “Tu, uomo di Dio,…Tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza…” I Tim 6,11-16 . 
“…C’ era un uomo ricco, che…Ogni giorno si dava a lauti banchetti…Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta…Bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco…Il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto…Allora gridando disse: Padre Abramo abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’ acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua…” Lc 16,19-31.

-Un uomo ricco e un mendicante”. Del primo, tra i due personaggi, non viene riferito alcun nome proprio: è un ricco egoista, gaudente, dai vestiti preziosi e dai pranzi opulenti. Associa i piaceri della tavola a godimenti erotici. Il secondo soggetto è un mendicante, che giace “alla porta coperto di piaghe.” Di questo povero, a differenza del primo personaggio, ci viene detto il nome, Lazzaro, che in ebraico significa “Dio viene in aiuto”.

-“Il seno di Abramo e l’ inferno”. Anche nello scenario futuro, la contrapposizione tra i due soggetti continua. Lazzaro viene trasportato dagli angeli “accanto ad Abramo”, ossia nel banchetto celeste, accanto al patriarca. Quanto al ricco, si parla della sua sepoltura e del suo soggiorno “negli inferi”, che gli procura, come egli stesso afferma, pena, ansia e affanno: “soffro terribilmente in questa fiamma…”

La descrizione del paradiso e dell’ inferno, non vuole essere una specie di “Divina Commedia”, che ci conduce in un “viaggio immaginario”, e neppure una rivelazione offerta da Gesù sull’ aldilà. Gesù, infatti, si appropria del linguaggio, già presente nella letteratura giudaica del tempo, per comunicare i misteri del Regno. Il Maestro insegna che, se vi sarà un capovolgimento della situazione, questo è per un motivo teologico, secondo la logica, con la quale Dio giudica i valori e stabilisce i destini dell’ umanità e della storia.

A questo punto, Luca ritorna su temi, che gli sono cari: il comportamento irresponsabile e insensato nella gestione dei propri beni o, parallelamente, una loro destinazione sapiente, hanno un’ incidenza profonda, negativa o positiva, sulla stessa persona.

“Hanno Mosè e i Profeti. Ascoltino loro !” Sulla ricchezza e la povertà e sul significato della vita terrena riecheggia la Parola di Dio. Tutto quello, che dobbiamo sapere su noi stessi e sull’ aldilà, ci è ripetuto “da Mosè e dai Profeti”. La conversione non ha bisogno di segni particolari, deve solo ascoltare la parola e metterla in pratica. Il ricco epulone e i suoi fratelli, avendo legato il proprio cuore alle ricchezze, sono incorsi in comportamenti negativi. “La ricchezza e i piaceri della vita” hanno soffocato la parola di Dio, “seminata” nel loro cuore.

“Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”. Il ricco stolto risulta incapace di intendere i segni del Dio vivente, al punto di non percepire più nemmeno il capovolgimento delle vicende del mondo, realizzatosi nella risurrezione di Gesù. Come potrebbe un ricco essere “toccato” dalla risurrezione di Gesù?

Luca risponde che il suo comportamento, nei confronti del fratello povero, condiziona tutto il suo futuro. Su questa strada, invece, i poveri ottengono la salvezza, perché la sofferenza e il rifiuto, di cui sono vittime, li assimila a Gesù, la cui figura si profila dietro a Lazzaro, come il risorto dai morti.

Secondo la teologia Lucana, la “Legge e i profeti” rendono testimonianza a Gesù, il loro appello alla conversione è un invito rivolto a tutti, a intraprendere con lui quel cammino, che lo conduce verso Gerusalemme, il luogo della passione e della risurrezione.

                                                                               Mons. Antonino Scarcione

L'Aforisma della Settimana


Castello vendesi...se non fosse il caso che lo acquistasse il Comune....


mercoledì 21 settembre 2016

Istituiti i mercatini ortofrutticoli nei 4 quartieri storici


Con Delibera di Giunta Municipale, la 148 del 07/9/2016, sembra essere stata posta la parola fine alla lunga querelle sull'istituzione dei mercatini ortofrutticoli, partita nel lontano 3 marzo 2011 con l'allora amministrazione Nigrelli, "istituzione del mercato ortofrutticolo in piazza Castello" (https://quartieremonte.blogspot.com/2011/03/istituzione-di-un-mercatino.html), e giunta ai nostri giorni con l'amministrazione Miroddi.

Non staremo qui a raccontare la corsa ad ostacoli per giungere all'obbiettivo, ben 5 lunghi anni,  anche se ancora l'ultima parola spetta al Consiglio comunale per l'Ok definitivo. 

In Consiglio questa volta non ci dovrebbero essere problemi, visto il parere favorevole della VI Commissione consiliare, presieduta dal consigliere Concetto Arancio, che non solo condivideva la proposta del quartiere Monte, ma auspicava, ascoltando in audizione il presidente Filippo Rausa, la volontà di estendere i mercatini anche negli altri tre quartieri.


La proposta, nell’ottica di creare possibilità lavorative per gli operatori del settore, è stata recepita dall’Amministrazione Miroddi che attraverso l’Assessore Valentina Nicotra e sentiti i rappresentanti della Confcommercio, della CNA, dell’ANVA, della Coldiretti e del Comandante della Polizia Municipale, con delibera di Giunta immediatamente esecutiva, ha esteso l’istituzione dei mercatini ortofrutticoli rionali anche ai quartieri Castellina, Canali e Casalotto, precisamente:

Quartiere Monte n° 3 posteggi metri 7x4 il Sabato, (piazza Castello);
Quartiere Casalotto n°3 posteggi metri 7x4 il Lunedì, (via Toselli, traversa via Libero Grassi);
Quartiere Castellina n° 3 posteggi metri 7x 4 il Martedì, (rotonda via Villarosa); 
Quartiere Canali n°3 posteggi metri 7x4 il Mercoledì, (piazza Regione Siciliana).

Tali posteggi verranno assegnati agli operatori commerciali tramite procedura concorsuale con relative autorizzazioni amm.ve momentaneamente provvisorie in attesa dell’espletamento della procedura concorsuale e poi definitiva (alla ratifica del Consiglio Comunale).

domenica 18 settembre 2016

La Domenica con Gesù, XXV del T.O. / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese…Quando…Si potraà vendere il grano?...Usando bilance false…” Am 8,4-7 . 
“Figlio mio…Racomando…Che si facciano preghiere…Per tutti gli uomini…Dio, nostro Salvatore…Vuole che tutti gli uomini siano salvati…I Tim 2,1-8 . 
“…Un uomo ricco aveva un amministratore…Accusato…Di sperperare i suoi averi…Rendi conto della tua amministrazione…” Lc 16,1-13.

Il vangelo di Luca ci invita a riflettere sui beni terreni. Vediamo che la parabola dell’ amministratore disonesto costituisce il “pezzo forte” della liturgia odierna. “L’ economo infedele”. Egli è oggetto di una segnalazione, che lo rende inviso agli occhi del datore di lavoro, il quale decide di licenziarlo. Non sappiamo, se si sia trattato di calunnie, o se le accuse fossero fondate. Vi è, comunque, una certezza: l’ amministratore sta perdendo il posto di lavoro. A questo punto, Luca introduce un suo modo caratteristico di narrare, il monologo. Concretamente, l’ economo vede davanti a sé due possibilità: un lavoro manuale pesante, zappare, oppure mendicare, una situazione, che lo esporrebbe a pubblica vergogna.

-“Prendi la tua ricevuta e scrivi…” A proposito del comportamento dell’ amministratore, le ipotesi interpretative si sprecano. Ciò dipende dalla criticabilità di quel soggetto, che ha falsificato i documenti e dal fatto che costui riceva, addirittura, i complimenti per il modo in cui si è comportato. A ben vedere, il motivo, per cui il ricco signore della parabola(=Gesù) si complimenta con l’ economo, è da ricercarsi nell’ avverbio “prudenter”(=prudentemente), contenuto nel testo originale. L’ oggetto dell’ elogio è costituito dalla scaltrezza, con la quale egli esce da quella situazione, per lui, così scabrosa. Il vero motivo dell’ elogio dipende, quindi, dalla “velocità” del suo intuito e dalla rapidità. Infatti, la sua reazione può essere “esemplare”, per chi deve prendere una decisione necessaria ed urgente, proprio come coloro che devono decidere di fronte a Gesù. Ma quale decisione sono chiamati a prendere i discepoli del Signore? Alla luce di quanto segue nel brano evangelico, essi devono prendere una decisione sollecita, a proposito di Gesù e della presenza del Regno, che in lui si manifesta. Come l’ amministratore è stato rapido e avveduto, altrettanto lo devono essere i discepoli.

-“I figli di questo mondo e i figli della luce”. Questo detto: i figli di questo mondo sono più accorti, è una lama a doppio taglio, può avere un lettura negativa e una positiva. Dal punto di vista negativo, esso svolge la funzione di correttivo, per non interpretare i complimenti all’ economo, come un’ approvazione della sua disonestà. Dal punto di vista positivo, invece, il detto suggerisce “ai figli della luce”, di essere tempestivi e intuitivi, come lo sono i figli di questo mondo.

-“Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta”. Il v. 9 è un detto a sé stante. Si tratta di un consiglio, su come investire la “ricchezza disonesta”. Come l’ economo si è fatto degli amici con la ricchezza disonesta, così deve fare il discepolo, per avere chi lo accolga, quando finiranno la vita e la ricchezza. Gli amici, che Gesù consiglia, hanno un ruolo importante nella dimensione al di là del tempo, cioè, hanno la possibilità di accogliere nelle dimore eterne.

-“Fedele nel poco, fedele nel molto”. Ecco un criterio di giudizio caro a Gesù. La fedeltà nelle piccole cose è il “test”, che abilita a ricevere “in gestione” i beni più importanti: i tesori del Regno. Il discepolo viene abilitato a ricevere tutto questo nella quotidiana attenzione ai poveri.

-“Non servire due padroni”. Questa sentenza esprime l’ incompatibilità assoluta tra Dio e “mammona”(la ricchezza). Quest’ ultima, può, però, esercitare un fascino sul cuore dell’ uomo, fino ad esercitare su di lui una vera e propria signoria. Vediamo bene che tutto ciò, alla luce del vangelo, è nettamente incompatibile con Dio, che dev’ essere, invece, “amato con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente” Lc 10,27. 

                                                                                 Mons. Antonino Scarcione

venerdì 16 settembre 2016

NO AL DEPOTENZIAMENTO DELL'OSPEDALE E ALLA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO

Comunicato Stampa
Piazza Armerina, 15-09-2016
L' UFFICIO PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO, le Associazioni UCIIM, FIDAPA, CIF, QUARTIERI STORICI, LEGAMBIENTE di PIAZZA ARMERINA, ITALIA NOSTRA, ARCHEO CLUB, AIAS, UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO I.NIGRELLI”, ROTARY CLUB, MIRA 1163, riuniti in Assemblea Straordinaria, presso i locali della nuova Curia, allarmati dalle notizie di stampa, facendo tesoro dell'apprensione e preoccupazione dei Vescovi della Sicilia,


DENUNCIANO

il tentativo maldestro, tutt'ora in corso, di depotenziare le strutture sanitarie in Sicilia, ivi compreso quello del Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile "Chiello" di Piazza Armerina, negando, così, il diritto alla salute dei cittadini, garantito dalla Costituzione Italiana,


FANNO APPELLO

altresì, alle competenti Autorità Cittadine, Provinciali, Regionali e Nazionali, affinché sia scongiurato questo infelice tentativo, "giustificato" da esigenze di mera razionalizzazione della spesa sanitaria nazionale.

Ciò, in quanto non si tiene conto, ad esempio, delle precarie condizioni della viabilità nella Sicilia interna, nè, tanto meno, della presenza nel territorio dei numerosi turisti, provenienti da ogni parte del mondo, oltre 600 Mila, che ogni anno visitano il centro storico e i rinomati mosaici della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, dichiarati patrimonio UNESCO, fin dal 1997. Nonché della presenza del carcere mandamentale, i cui ospiti resterebbero del tutto privi di struttrure sanitarie, a cui hanno pieno titolo, in eventuali situazioni di emergenza. Platealmente, si ignora e disattende, inoltrre, la doverosa tutela della salute dei cittadini dei centri viciniori, quali Aidone, Barrafranca, Mirabella Imbaccari, Pietraperzia, Raddusa, S.Cono e Valguarnera.

Fanno proprio il documento della Conferenza Episcopale Siciliana, in cui si afferma, perentoriamente, che «il depotenziamento delle strutture sanitarie in Sicilia che garantiscono ai cittadini il diritto alla salute e la paventata chiusura di alcuni presidi ospedalieri, destano apprensione e preoccupazione», auspicando «che i criteri di riorganizzazione della sanità siano ispirati alla dignità della persona umana, salvaguardando le zone disagiate e periferiche della nostra regione» e non da parametri, esclusivamente, economici di risparmio.

                                                                                             Per il Comitato
                                                                                   Don. Antonino Scarcione


mercoledì 14 settembre 2016

Consegnati i lavori per la Scuola Elementare TRINITA’

Incessante e continuo il lavoro dell’Amministrazione Miroddi e del suo Assessore ai lavori Pubblici Giuseppe Mattia e dell’Ufficio Tecnico per quanto riguarda la messa in sicurezza di tutte le scuole di Piazza Armerina di proprietà del Comune.
Dopo essere partiti nei mesi scorsi gli otto cantieri più piccoli, partono ora gli interventi più grandi, ieri infatti è avvenuta la consegna dei lavori della Scuola Trinità alla Ditta Vullo che inizierà immediatamente i lavori di messa in sicurezza.
Come si ricorderà già l’Amministrazione Miroddi con un proprio progetto nel Dicembre 2015 aveva ultimati i lavori alla Scuola Leonardo Sciascia.
Si allega al presente articolo la relazione tecnico illustrativa dei lavori alla Scuola Trinità per una più dettagliata esplicazione della ristrutturazione, messa in sicurezza ed adeguamento degli impianti che verranno effettuati.
                                                                               Totò Conti

domenica 11 settembre 2016

Perché nel 2016 non è partita la campagna di scavo presso il sito archeologico della Villa Romana del Casale?


Di seguito riportiamo il testo dell'interrogazione che la Consigliera comunale Laura Saffila ha inviato al Direttore del Polo Museale Parco Archeologico Villa Romana del Casale e inoltre al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Presidente della V Commissione Consiliare relativamente la problematica sulla mancata campagna di scavo presso il sito archeologico della Villa Romana del Casale.





Piazza Armerina, 8 settembre 2016

Al Sindaco
Al Direttore del Polo Museale Parco
     Archeologico Villa Romana del Casale
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Presidente della V Commissione Consiliare
                                                                                                                      LORO SEDI

Oggetto: problematica interventi di scavo presso il sito archeologico della Villa Romana del Casale, in atto sospesi.

Da notizie di stampa apparse sul Giornale di Sicilia in data 7 settembre, sulla cronaca regionale fatti e Notizie, viene riportata una informazione alquanto delicata e con risvolti di immagine che riguardano la nostra Città, la Sicilia e l’Italia in un contesto generale sul recupero dei Beni Culturali.
Infatti è notizia che dopo 10 anni l’Università la Sapienza di Roma non ha inteso coordinare i lavori di scavo nella parte sud della Villa Romana del Casale con il lavoro minuzioso e specifico di altri studenti provenienti dalla Spagna e dall’Università Kore di Enna.
L’assurdità è che per poche migliaia di euro si è abbandonato un progetto il cui beneficio è enorme dal punto di vista archeologico, turistico e di immagine della Sicilia e dell’Italia nel mondo.
I giovani archeologi hanno effettuato sempre le campagne di scavo in modo totalmente gratuito se non con un intervento risibile da parte del Comune il quale ha sempre messo a disposizione dei locali dormitori e per i pasti veniva fornito loro, alla stregua degli impiegati comunali, un buono pasto giornaliero che veniva consumato in un ristorante della città.

Alla luce di quanto sopra la sottoscritta chiede al Direttore del Polo Museale Parco archeologico Villa Romana del Casale:
1).     Cosa ha determinato e perché si è interrotto un progetto virtuoso quale quello di riportare alla luce le vestigie e i reperti che danno una rilettura delle vicissitudini e della cultura della Sicilia interna e della nostra città.
2    2).      Come mai il Parco Archeologico non si è mosso in tempi utili per non interrompere e informare preventivamente l’Amministrazione comunale del disimpegno dell’Università la Sapienza di Roma.
      3).    Come si intende procedere a riannodare i legami con l’Università la Sapienza di Roma e la Città di Piazza Armerina, affinché si ricominci il percorso virtuoso, che ci auguriamo sospeso temporaneamente per le future campagne di scavo.
     4).  Quali sono le intenzioni di fruizione o meno delle parti di scavo e dei reperti archeologici rinvenuti nelle varie campagne di scavo?.

Nell'investire della problematica il presidente della V Commissione consiliare al fine di discutere sulla problematica e far convocare nel più breve tempo possibile un apposito Consiglio comunale; si rimane in attesa di un Vostro cortese riscontro, auspicando per il prossimo futuro una maggiore sinergia tra gli enti in indirizzo per favorire quel rilancio economico, d’immagine che grazie all’immenso patrimonio archeologico ivi presente, potrebbe traghettare definitivamente Piazza Armerina e il suo comprensorio in un attrattore turistico, culturale dai molteplici benefici.

       Laura Saffila                              
Consigliere Comunale

La Domenica con Gesù, XXIV del T.O. / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi,…e hanno detto. Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’ Egitto…” Es 32,7-11.13-17 . “Figlio mio,…questa parola è degna di fede…Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori…” I Tim 1,12-17 . “…Chi di voi se ha cento pecore…non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta…Oppure quale donna se ha dieci monete e ne perde una…Un uomo aveva due figli…Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. Lc 15,1-32.

I testi odierni sembrano suggerire un “amore illogico” da parte di Dio. Illogico, perché sembra al di sopra del buon senso e della “saggezza umana”. Nella I Lettura, notiamo un popolo, Israele, che si ribella a Dio, ritorna agli idoli, al vitello d’ oro, chiede perdono e viene perdonato. Proprio questo, ci appare come un comportamento “illogico” da parte di un Dio giusto e onnisciente. Così, pure, le parabole della “misericordia”: la pecora smarrita, la moneta ritrovata e il padre con un figlio disgraziato, che soffre per le sue “stupidaggini” e , poi, lo perdona e festeggia, senza nemmeno un rimprovero ! E’ troppo.

I realtà, questi sono sentimenti che molti genitori provano. Infatti, quando un padre e una madre si accorgono del figlio/a tossico/a, la prima cosa che pensano è, come salvarlo ? Magari si arrabbiano e si rinfacciano reciprocamente la responsabilità, per sapere chi sia stato più tollerante o assente. 
Ed, infine, si auto-assolvono, “spiegando” che la “colpa sia stata degli amici”, dato che il loro figlio è “un bravo ragazzo”. Non “ricordano” più i dispiaceri, che hanno avuto e la vergogna, che hanno provato, a causa della sua condotta disonorevole. Sperano che questo/a figlio/a possa salvarsi e ritornare ad essere quel bravo ragazzo/a, che essi avevano sognato.

Lo stesso sentimento si prova per un figlio (o figlia) malato o disonesto; un coniuge imbroglione, violento, spendaccione o assente da casa.

Un giorno, una ragazza tossica, alla domanda, quali “errori” avesse commesso, diede una risposta agghiacciante: “Ho fatto tutto il male possibile. Imbrogli, furti, spaccio, prostituzione. Il male peggiore, però, è stato quello di aver tradito coloro che mi volevano bene”.

Una mamma ad un figlio, gravemente disabile, permetteva che egli, durante la crisi, le mettesse le mani addosso nel tentativo sacrilego di strozzarla. Lei, terrorizzata, si sottoponeva al “rito”, cosi che il ragazzo potesse addormentarsi in pace.

A questo punto, la domanda che sorge spontanea è, se Dio abbia gli stessi nostri sentimenti umani o siamo noi ad attribuirgli: pazienza, perdono e misericordia. Nel mondo della natura, il più forte mangia il più debole, in una catena, dove la legge ultima rimane la sopravvivenza.

Dio, invece, ha pensato all’ umanità in maniera più raffinata. La cosa più difficile, per ogni cristiano, è la capacità di voler bene, al di là delle emozioni: amare i propri cari è, in qualche modo, naturale, anche se sono possibili abbandoni, disinteresse, violenze anche verso le persone più vicine. Il vero problema è quello di voler bene a “tutti”. Lo sappiamo bene che la radice del rispetto è Dio. Lo ha ricordato, opportunamente, Papa Francesco nel famoso testo, “Evangelii Gaudium” (=La Gioia del Vangelo): “Solo grazie all’amore di Dio siamo riscattati dall’ auto-referenzialità”.

Notiamo che le difficoltà maggiori per comportamenti caritatevoli verso gli altri derivano dai “sensi”: la zavorra, che non permette all’ anima di essere libera, aperta anche ai nemici. Questa, certamente, è una grande difficoltà. Iinfatti, l’ altro può essere odioso, irriverente, irriconoscente, imbroglione, falso, vigliacco e aggressivo. Solo la salvezza (il Disegno di Dio) può permetterci di guardare e sognare in noi un altro essere. Proprio questa è la sfida posta al cristianesimo, religione dell’ armonia, della libertà e della lealtà.

Tutte le associazioni, le Caritas e i gruppi di volontariato sono rispettati: ma anche nelle risposte violente, rimane la convinzione di aver agito secondo il “Disegno di Dio”. Un Disegno che chiede a tutte le creature di essere semplici, portatrici di consolazione, miti, giuste, misericordiose, leali, pacifiche e coerenti, così come suggeriscono le beatitudini. 

                                                                        Mons. Antonino Scarcione

lunedì 5 settembre 2016

2^ GIORNATA MONDIALE PER LA CURA DEL CREATO.



DIOCESI DI PIAZZA ARMERINA
UFFICIO DIOCESANO PER L’ECUMENISMO
E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
Piano Fedele Calarco, 1


 
Piazza Armerina, 29 agosto 2016

Ai Sigg. Dirigenti Scolastici  
Ai Sigg. Professori Scuole Materne ed Elementari
Scuole Medie di I e II Grado
Alle Autorità Civili, Militari e Religiose
Ai Presidenti Associazioni, Clubs Services, Quartieri, Legambiente, Fidapa, Uciim
Agli Operatori Comunicazioni Sociali
Al Mondo del Lavoro
 Agli Sportivi e Innamorati del Patrimonio Boschivo
                               LORO SEDI

Oggetto: 2^ GIORNATA MONDIALE PER LA CURA DEL CREATO. “LA MISERICORDIA DEL SIGNORE, PER OGNI ESSERE VIVENTE”. INVITO

 Come è noto, la Celebrazione della Giornata Mondiale della Cura del Creato, anche se le varie iniziative si protrarranno autonomamente per un ampio arco di tempo, avrà luogo il 1° Settembre p.v.
Questo Ufficio Diocesano per L’Ecumenismo e il Dialogo Interculturale, che ho l’ onore e la responsabilità di presiedere, in sinergia con i vari soggetti, significati in indirizzo, intende, come nel passato, promuovere delle attività, che sono di notevole spessore educativo ed hanno avuto ampi consensi e convinta partecipazione, specie da parte dei ragazzi e dei giovani, che frequentano le scuole e gli Istituti di ogni ordine e grado di P.Armerina.
 A tal proposito, si espongono alcune linee di
                                                                                               
PROGRAMMA - INVITO

-CONCORSO:        Produzione di: Un Componimento (corredato da immagini), Un Grafico, Un’ Immagine e/o Foto, Un Plastico, Un Video, sullo scempio della natura o il degrado ambientale. Oppure sulle conseguenze della mancata Custodia dei Beni Comuni Ambientali: Terra, Acqua, Aria, Beni Paesaggistici e/o Boschivi (cfr. Art. 9 della Costituzione Italiana e Art. 9 della Carta Ecumenica di Strasburgo).
 Possono partecipare: Le Scuole Materne ed Elementari; le Scuole e Istituti di I e II grado.
A giudizio insindacabile dell’ apposita Commissione, operante nelle singola Scuole o Istituto, presieduta dal Dirigente Scolastico (o suo Delegato), verranno individuati:  un elaborato per le Materne ed Elementari, uno per la Media di I Grado e uno per la Media di II Grado. Gli stessi dovranno essere consegnati, entro il 30 Settembre p.v., alle ore 12.00, presso la Scuola Media “Capuana-Cordova” (Ref. Stefania Cincotta).
-MOSTRA:             Gli elaborati, così selezionati, verranno esposti nella chiesa di S.Ignazio, nei gg.03 e  04 Ottobre p.v.
-PREMIAZIONE:    Lo 04-10-206, alle ore 10:00, verranno premiati i migliori elaborati: uno per le Materne ed Elementari, uno per le Medie di I Grado, uno per le Medie di II Grado.
                                                                                                                                                                                                 
                            Distinti Saluti,                                                         
                                                                                         Mons. Antonino Scarcione, Delegato U.D.E.