"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 19 febbraio 2017

La Domenica con Gesù, VII del Tempo Ordinario

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello…Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo…” Lv 19,1-2.17-18. 
“…Se qualcuno tra voi si crede un sapiente…Si faccia stolto per diventare sapiente…, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio…” I Cor 3,16-23 . 
“…Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’ altra…Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano…Affinchè siate figli del Padre vostro…Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni…” Mt 5,38-48.

Il messaggio della 7^ Domenica è il seguente: amore senza misura. Totalmente, disinteressato. Il libro del “Levitico”, così, ci ammonisce:“Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Bisogna amare, quindi, non solo coloro che ci fanno del bene, ma anche i nemici e, addirittura, coloro che ci perseguitano ! L’ uomo, infatti, è chiamato ad essere perfetto come il Padre celeste, “che fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni”. Alla violenza, al male e all’odio, il cristiano risponde con la carità, la bontà e la riconciliazione.

-Vediamo che i testi liturgici definiscono la “nostra identità”, con parole precise: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo”. La via che porta alla santità è molto concreta: non c’ è bisogno di compiere azioni straordinarie, è sufficiente vivere con amore, riconoscendo che il fratello è un dono di Dio ed evitando di alimentare l’ odio, il rancore e la divisione.

-“Il Vangelo ci invita, appunto, ad essere perfetti come il Padre”. Dobbiamo amare non solo chi ci vuole bene, ma anche i nemici e, addirittura, pregare per chi ci perseguita. Siamo, quindi, chiamati ad un amore incondizionato e a rispondere al male con gesti di bontà. Certamente, non è facile amare chi provoca le guerre, chi compie atti di terrorismo, chi usa la violenza contro i più deboli; sarebbe, infatti, naturale “ricambiare con la stessa moneta”. Gesù ci chiede, invece, di imitare l’ amore, che il Padre nutre per noi e di pregare per coloro che ci odiano. Possiamo affermare che, se si agisce in questo modo, si è cristiani autentici.

-“Importante e molto attuale è il tema della correzione fraterna”. “Rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui”. Dovremmo sentirci responsabili gli uni degli altri, avendo a cuore il bene dell’ altro. Per questo, anche se ci costa, siamo chiamati a dirci, reciprocamente, quando non agiamo, secondo il Vangelo. “La correzione fraterna è un aspetto dell’ amore e della comunione, che devono regnare nella comunità cristiana…Correggere il fratello è un servizio ed è possibile ed efficace, solo se ciascuno si riconosce peccatore e bisognoso del perdono del Signore. La stessa coscienza che mi fa riconoscere lo sbaglio dell’ altro, prima ancora mi ricorda che io stesso ho sbagliato e sbaglio tante volte” (Cfr. Papa Francesco, “Angelus” di Domenica 7 settembre 2014).

                                                                           Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: