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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 21 febbraio 2017

“Uomini dell’anno 2016” Premio al Gip Lirio Conti e a don Lino Di Dio

Servizio di Massimo Sarcuno, Rete CHIARA ...


«Oggi, con amarezza registriamo tante forme di decadenza in vari settori, ma nello stesso tempo, abbiamo delle "gocce di acqua pulita", così come le avrebbe definite Madre Teresa di Calcutta e noi prendiamo esempio e forza da queste persone perché sono di stimolo alla realtà, alla società contemporanea che è in una difficoltà inenarrabile». 
Con queste parole mons. Antonino Scarcione, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha aperto la cerimonia per la premiazione "Uomo dell’Anno 2016" svoltasi venerdì presso la chiesa Sant’Agostino venerdì 17 scorso. Il premio, giunto alla 3ª edizione, si propone di mettere in luce le personalità che si sono distinte per correttezza etica e professionale nei diversi settori della vita sociale.

Sono stati insigniti del riconoscimento il magistrato Lirio Conti (nativo di Niscemi) e don Lino Di Dio (sacerdote gelese). Conti, Gip a Gela e Caltanissetta, vive sotto scorta da oltre un decennio. Spesso partecipa ad incontri e convegni organizzati dalle scuole anche fuori dalla Sicilia su tematiche di etica, religione e giustizia e libertà costituzionale. Don Lino, fondatore e assistente spirituale della Piccola Casa della Misericordia di Gela, è delegato vescovile per il Giubileo.

«La telefonata del Papa – ha detto Don Lino nel corso del suo intervento – è stato un momento di benedizione, che ora ha un volto, un cuore: la Piccola Casa della Misericordia. Papa Francesco ha voluto rivolgere alla nostra città, alla nostra diocesi, un segno di attenzione verso gli ultimi. Sappiamo quanto il Santo Padre tenga a questa chiesa povera, per i poveri. Ringrazio di cuore il vescovo per la fiducia che ha riposto in me in questi anni. Vorrei ricordare – ha aggiunto – tutti i collaboratori che nell'anno giubilare hanno tanto faticato e i volontari della Casa. A loro va il merito di questo riconoscimento».

Il dott. Lirio Conti, visibilmente emozionato, dopo aver ringraziato gli organizzatori del premio, ha detto: «Sinceramente, non penso di meritare questo riconoscimento per gli obiettivi raggiunti, se non per il mio impegno nel raggiungere gli obiettivi. Impegno che condivido con tanti colleghi, in una terra difficile, nell’interesse dell’intera comunità. Il premio – ha aggiunto il magistrato – è per la correttezza professionale ed etica dimostrata. Penso che questi aspetti siano un obbligo, un dovere per  chi, come me, riveste funzioni pubbliche ed esercita dei poteri rispetto, in particolare modo, alla libertà degli altri. Molte persone – ha continuato – avrebbero meritato più di me questo riconoscimento. Accolgo il premio come un’esortazione a raggiungere quell'obiettivo che il premio rappresenta e con un carico di responsabilità che mi spingerà ad impegnarmi ancora di più».

Presenti alla cerimonia alcuni dei componenti della commissione, la prof.ssa Marianna La Malfa, il dott. Francesco Galati e il presidente del Nobile Quartiere Monte, Filippo Rausa.

A chiudere la cerimonia, mons. Scarcione, il quale ha voluto lanciare un messaggio improntato sul dialogo e la convivenza pacifica. «Semplicemente tre parole. La prima, riferimento alla Bibbia; la seconda, riferimento alla costituzione italiana; la terza parola, Carta Ecumenica di Strasburgo, relativamente alla convivenza, se possibile armonica, tra le varie confessioni religiose. È importante – ha concluso – che la Chiesa, la società, la scuola, la cultura e le Istituzioni, dialoghino e lavorino in sintonia e in sinergia».                                                                                            Lucrezia Ferro




 





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