"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 30 settembre 2017

La Domenica con Gesù, XXVI del Tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

Testi: “Se il malvagio si converte, egli vivrà e non morirà” Ez 18,25-28 . 
“Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi” Fil 2,1-11 . 
“Voi avete visto queste cose e non vi siete nemmeno pentiti” Mt 21,28-32.

“Un uomo aveva due figli !” E’ come dire: “un uomo aveva due cuori”. Un cuore che dice sì e uno che dice no. Un cuore che dice e poi si contraddice. L’ obiettivo ottimale dell’ uomo è quello di avere un cuore unificato e non scisso. Notiamo che il primo figlio, all’ invito del padre di andare a lavorare nella vigna, rispose: “Non ne ho voglia, ma poi si pentì e vi andò”. Gesù conosce bene come siamo fatti. In noi, purtroppo, non c’è la perfetta coerenza tra il dire e il fare. Infatti, il primo figlio, prima di aderire a suo padre, prova il bisogno di fronteggiarlo, di misurarsi con lui e di contraddirlo; il secondo, che dice “sì” e non fa, è un adolescente immaturo, a cui basta apparire.

I due fratelli hanno, tuttavia, la stessa idea del padre: egli è, per loro, un padre-padrone, al quale bisogna sottomettersi o ribellarsi o, comunque, da eludere.

Qualcosa, però, interviene a “modificare” il primo figlio: egli “si pentì”. Cambiò, cioè, il modo di vedere il padre e la vigna: essa non è, soltanto, fatica e sudore, è, bensì, il luogo, dove è racchiusa la gioia (il vino) per tutta la famiglia. “E il padre, come afferma il teologo, E.Ronchi, è il custode della gioia condivisa”.

“Chi dei due figli ha fatto la volontà del Padre ?” Ecco le parole chiave della parabola. Ci chiediamo: la volontà di Dio è forse quella di mettere alla prova i due figli e “misurare” il livello della loro obbedienza ? No, la sua volontà è, invece, quella della fioritura della vigna (il Regno di Dio). Una casa, cioè, abitata da figli liberi e non da schiavi. Vediamo, inoltre, che Gesù prosegue con la famose parole: “I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno dei cieli. Perché, inizialmente, hanno detto “no”all’ invito del Signore, vivendo un’esistenza senza frutti, ma, poi, hanno cambiato vita. Certamente, queste parole ci appaiono dure, perché sono rivolte proprio a noi, che diciamo a parole “sì”, e sperimentiamo un’esistenza priva di senso.

Ma Dio ha fiducia in ogni uomo; ha fiducia nelle prostitute e ha fiducia anche in me, in tutti noi, malgrado i nostri errori.

A questo punto, cadono a proposito le parole di S.Bernardo: “E io accosterò le mie labbra alla sorgente del cuore unificato”. Perché da esso sgorga la vita, il senso e la conversione. Infatti, Dio è stupore e libertà, vino di festa per il futuro del mondo. 

                                                                         Mons. Antonino Scarcione

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