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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 13 novembre 2017

Lo sai perché...Differenze tra acqua minerale e oligominerale

Buon inizio di settimana a tutti, con oggi inizia una nuova rubrica che ci aiuterà, la dove fosse necessario, a spiegarci la differenza di tante cose che spesso e volentieri diamo per scontato sapere, ma che in realtà poi conosciamo a metà.
Senza perdere ulteriore tempo diamo il via al primo articolo"Lo sai perché" !

E’ l’elemento principale dell’organismo umano. La beviamo tutti i giorni. E’ l’acqua.
Parlando di “acqua da bere“, non può passare inosservata la distinzione che esiste tra acqua minerale e acqua oligominerale. Cominciamo ad anticipare il criterio principale con cui distinguerle: esso è il residuo fisso. Vediamo di seguito cosa è il residuo fisso e quali sono le principali caratteristiche e differenze tra acque minerali e oligominerali.

Acqua minerale

Con il termine acqua minerale si indicano quelle tipologie di acque che contengono al loro interno una percentuale consistente di sostanze cristalline inorganiche. Secondo la legge italiana, le acque minerali hanno origine da una falda sotterranea, presentano caratteristiche igieniche particolari (ovvero sono microbiologicamente pure) ed hanno proprietà benefiche per la salute.

Non tutte le acque minerali però presentano le stesse caratteristiche chimiche e fisiche. E’ quindi utile saper scegliere e distinguere tra le varie tipologie di acque presenti in commercio, così da essere consapevoli al momento dell’acquisto e della scelta. Le acque minerali presenti in commercio in Italia, secondo le normative, vengono divise in varie categorie. La suddivisione tiene conto del cosiddetto residuo fisso, il parametro che permette di classificare i vari tipi di acqua.

Le acque minerali, per la legge in vigore in Italia, devono presentare un residuo fisso che sia compreso tra 500 e 1500 milligrammi per litro (indicato così: mg/l).

Inoltre, tra loro si distinguono per la quantità in percentuale di sali minerali e di elementi chimici in esse contenute. Tra questi: calcio, zolfo, ferro, magnesio, bicarbonato. Le acque minerali, possono essere usate, in alcuni casi e sempre sotto consiglio medico, per contrastare particolari problematiche dell’organismo. Va comunque ricordato che sarebbe meglio limitarne l’uso giornaliero, consigliano gli esperti “non più di una bottiglia al giorno”, alternandole quasi sempre in compagnia con la classica acqua oligominerale da tavola, le quali hanno invece un residuo fisso molto inferiore.

Acqua leggera e ricca

Un’ulteriore distinzione e differenza che esiste tra l’acqua minerale e l’acqua oligominerale è quella caratterizzata dall’acqua minimamente mineralizzata, la quale presenta un residuo fisso molto basso. Esso è inferiore a 50 milligrammi per litro. In questo caso si può parlare di acque “leggere” che vengono utilizzate essenzialmente per favorire la cura di piccoli problemi fisici. Oppure per facilitare il processo della diuresi.

Altresì troviamo anche le acque, cosiddette “ricche”. Sono quelle che contengono una percentuale importante di sali minerali e che presentano un residuo fisso superiore a 1500 mg/l.

Acqua oligominerale

Le acque oligominerali invece, a differenza di quelle minerali, sono quelle acque che usiamo bere comunemente e quotidianamente. Ne sentiamo parlare spesso e di esse gli esperti consigliano di berne almeno due litri al giorno. Tale quantità soddisfa il fabbisogno giornaliero, mantiene attivo il metabolismo ed è utile per il funzionamento di tutti quei processi fisiologici che richiedono l’uso di acqua da parte del corpo.

Questo tipo di acqua oligominerale è definita comunemente “acqua da tavola”. In questo ambito non vi è mai una percentuale consistente di sostanze chimiche inorganiche, a differenza dell’acqua minerale. Inoltre l’acqua oligominerale (acque da tavola), deve presentare sempre nelle analisi, una percentuale di residuo fisso bassa. Essa non deve assolutamente superare i 500 milligrammi per litro. Più precisamente la norma richiede che il valore di “residuo fisso” sia compreso tra 50 e 500 mg/l.

Per concludere, citiamo un divertente dialogo di Achille Campanile tratto da un suo scritto umorista intitolato “Acqua minerale”:

– Il cameriere: Acqua minerale?
– Il cliente: Naturale.
– Il cameriere: (prendendo nota) Acqua naturale.
– Il cliente: Ho detto minerale.
– Il cameriere: Veramente, mi scusi, ma lei ha detto naturale.
– Il cliente: Intendevo: “naturale, acqua minerale”. Non le sembra naturale che io beva acqua minerale?.

Tratto da: Canale cultura Biografieonline

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