Le migliaia di partecipanti alla marcia Perugia-Assisi, tra i quali i 32 scouts di Piazza Armerina e i 22 rifugiati, sono latori di un nuovo messaggio di pace e fratellanza ai popoli, che, oggi, appare particolarmente attuale.
raduno alla villa Garibaldi, 21 settembre |
Esso si può, così, riassumere:
1) Garantire a tutti il diritto al cibo e all' acqua (purtroppo 1 miliardo di persone ne sono privi);
1) Garantire a tutti il diritto al cibo e all' acqua (purtroppo 1 miliardo di persone ne sono privi);
2) Promuovere un lavoro dignitoso per tutti (1 miliardo e 200 milioni lavorano in stato di sfruttamento, mentre 250 milioni sono privi di qualsiasi lavoro);
3) Investire sui giovani, sull'educazione e la cultura (la lotta alla disoccupazione giovanile è, purtroppo, divenuta una priorità nazionale);
Chiesa San Pietro, 21 settembre |
4) Investire su scuola, università, ricerca e cultura, da cui dipende la crescita sociale, politica ed economica dell' Italia;
5) "Disarmare" la finanza e costruire un'economia di giustizia (La finanza, priva di controllo internazionale, sta mettendo in crisi l'Europa politica e provocando un drammatico aumento della povertà . Occorre lottare contro la corruzione e l'evasione fiscale);
6) Tagliare le spese militari (Prevenire i conflitti, promuovere il disarmo, contrastare i traffici e il commercio di armi);
7) Difendere i beni comuni e il pianeta (l'aria, l'acqua, l'energia e la terra);
8) Promuovere il diritto a un' informazione libera e pluralista;
9) Fare dell' ONU la casa comune dell' umanità;
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alcuni dei partecipanti alla marcia, in primo piano Ignazia |
10) Investire sulla società civile e sullo sviluppo della democrazia partecipativa;
I 24 km sono stati percorsi, a piedi, da associazioni laiche e religiose, sindacati, parrocchie, movimenti politici, istituzioni con gonfaloni, singoli marciatori, agricoltori, amici della bici, unione ciechi, animalisti, anpi e pochi leaders politici.
Alla prima marcia, Cinquant'anni fa, insieme al fondatore Aldo Capitini, amico di don Milani e don Mazzolari, parteciparono, tra gli altri, Norberto Bobbio, Renato Guttuso e Italo Calvino.
L'esperienza della marcia, che coincide, quest'anno, col 150° dell'Unità d'Italia, riveste, certamente, per i nostri giovani, un alto momento educativo.
Per questo va attribuito un plauso al Parroco don Enzo Cipriano e ai capi scout.
mons. Antonio Scarcione