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(particolare dell'insegna della Pinacoteca Vaticana realizzato in mosaico) |

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Ingresso Pinacoteca |
Finalmente come dice il sindaco Carmelo Nigrelli, “dopo 125 anni dalla iniziale istituzione della Pinacoteca, era il 1885” , questa trova finalmente casa, e le tante opere fino a ieri esposte qua e là, e/o chiuse in polverosi magazzini, per non parlare ti tante altre trafugate, trovano la loro degna dimora in una struttura museale vera e propria a disposizione di cittadini e turisti, per raccontare una parte del ricco patrimonio di Piazza Armerina.
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Madonna in trono XV sec. |
Il restauro dell’ex Monastero di Trinità contenuto nel progetto di riqualificazione urbana denominato “I luoghi della cultura”, nel 2002 venne presentato alla regione dallo stesso Carmelo Nigrelli, allora assessore all’urbanistica della Giunta Velardita; giusto finanziamento, i lavori, vennero avviati nel 2007 e sono stati conclusi nel corso del 2011.
La Pinacoteca, che corre lungo via Monte, compresa tra via S. Elia e via mons. Brunaccini, si sviluppa in tre ampie sale, per una estensione totale di circa 800 metri quadrati, il cui ordinamento museale è stato curato dal prof. Gioacchino Barbera, a lungo direttore del Museo regionale di Messina e tra i massimi storici dell’arte siciliani.
E' il massimo museo piazzese che conserverà, soprattutto dipinti, pertinenti al patrimonio storico artistico della città, sculture in marmo e in bronzo.
Tra le opere d’arte esposte, primeggerà l’affresco della Madonna in Trono del XV sec. proveniente dalla chiesa di S. Maria di Gesù, intuitivamente scoperto dal noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, dietro una pala d’altare nel 2004 e definita dallo stesso “uno dei più alti esempi di arte pittorica del 1400 in Sicilia”.
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Giuseppe Paladino |
Oltre alle opere di proprietà del Comune, molte delle quali dipinte nei primi del Novecento dal concittadino Giuseppe Paladino, definito dal Maganuco uno dei maggiori ritrattisti del ’900, ve ne sono alcune donate da cittadini benefattori proprio in occasione dell’allestimento, così come alcune di proprietà di altri enti sono state offerte in comodato d’uso al Comune per garantire una loro completa fruizione sociale.
Il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli, ha affermato “la Pinacoteca concorrerà in maniera significativa a dare centralità turistica al centro storico e alla città”.
A tale scopo, orgogliosi di possedere nel nostro quartiere un altro “scrigno prezioso”, il nostro augurio è che la Pinacoteca possa per il prossimo futuro acquisire e valorizzare tante altre opere sparse qua e là, nascoste ai più, auspicando che l’Amministrazione possa trovare dei partner/sponsor per avviare iniziative culturali volte a caratterizzare il ‘museo’ non solo come luogo di conservazione, ma anche come promotore di ricerche sul grande patrimonio di opere d’arte piazzese disperso, per mezzo di mostre e pubblicazioni.
L'auspicio è che attorno ad esso, al nascente “SIMPA Sistema Museale Piazza Armerina”, oltre che al Museo Diocesano, al Museo Archeologico e della Città di palazzo Trigona, alla Basilica Cattedrale, solo per citare le punte di diamante cittadine, possa ancor più svilupparsi quella economia turistica che forte delle 600mila presenze annue alla Imperiale Villa Romana del Casale (dato prima dell'inizio dei lavori di restauro), accenda definitivamente quel motore di sviluppo economico sempre agognato.
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via Monte con prospetta della Pinacoteca |
La Pinacoteca osserverà un orario europeo, apertura tutti i giorni escluso il lunedì e comprese domeniche e festivi, dalle 10,00 alle 18,00 e avrà un bookshop all’interno.
Fino a marzo l’ingresso sarà gratuito, poi, nell’ambito del Sistema museale comunale, verrà fissato un biglietto d’ingresso”.
Filippo Rausa
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