La Commissione Episcopale per L' Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e quella per i Problemi Sociali, il Lavoro, la Giustizia e la Pace hanno comunicato il tema della VII Giornata Nazionale sulla Salvaguardia del creato.
Esso è così formulato: "Educare alla custodia del creato, per sanare le ferite della terra".
Esso è così formulato: "Educare alla custodia del creato, per sanare le ferite della terra".
Tra l'altro, dicono, giustamente, i redattori del documento, la ricorrenza non può ignorare le piaghe di cui attualmente soffre la terra; esse possono essere guarite soltanto da coscienze, ispirate alla giustizia e alla solidarietà.
Guarire è voce del verbo"amare". L'amore, che sgorga da Dio, si manifesta nella bellezza del creato.
E' ormai indispensabile la riconciliazione con la natura, perché essa porta segni straordinari di scempi e di male, causati, anche dalle mani dell' uomo.
Guarire è voce del verbo"amare". L'amore, che sgorga da Dio, si manifesta nella bellezza del creato.
E' ormai indispensabile la riconciliazione con la natura, perché essa porta segni straordinari di scempi e di male, causati, anche dalle mani dell' uomo.
Occorre una riflessione, capace di raccogliere le gravi sofferenze sperimentate da numerose comunità, segnate da eventi luttuosi: le ferite inflitte dal terremoto nella pianura padana; le alluvioni di Genova, delle Cinque Terre, in Lunigiana e nel Messinese.
Il lutto della terra coinvolge tristemente anche gli animali selvatici, gli uccelli del cielo e i pesci del mare.
E' confortante che lo Stato Italiano abbia, altresì, dichiarato, il 9 ottobre, "Giornata in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali, causati dall' incuria dell' uomo". L' Ilva "docet".

Tanti luoghi bellissimi sono ormai rovinati, forse, per sempre.
Paradossalmente, la costituzione, invece, risulta essersi proclamata tutrice del paesaggio. Purtroppo, non ci rendiamo conto, ancora, che abbiamo perduto una grande occasione economica, di utilizzare, cioè, il patrimonio artistico-culturale e il paesaggio, per costruire un altro modello possibile di sviluppo, basato sul turismo, le vacanze di massa, la fruizione del passato storico-artistico, i siti archeologici, i musei, i centri storici, nonché, possibili mostre, festival e itinerari tematici.
Tutto ciò, sarebbe realizzabile, grazie ad un clima propizio e ad una sbalorditiva tradizione gastronomica. E' tempo di capire, una buona volta, che la cultura, la custodia del passato e dei suoi beni e la salvaguardia dei beni paesaggistici sono un patrimonio inestimabile.

Il dipinto di Munch, che aveva già urlato per lo sfregio arrecato con la pece ai mosaici della Villa Romana, ha reiterato il grido per l'incendio sacrilego alla pineta di Bellia, che adesso si presenta come una riunione di scheletri
Mons. Antonio Scarcione
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