……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.
I Lettura. "...Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore..."Dt 4, 1-2. 6-8
II Lettura. "...Accogliete con docilità la Parola...Religione pura e senza macchia...è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze..." Gc 2, 1-5
Vangelo. "...Perchè i tuoi dscepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi...sono le cose che escono dall' uomo a renderlo impuro...: impurità, furti, omicidi, adulteri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza..." Mc 7, 1-8.14-15.21-23
- "Hai sentito quello che è accaduto? Dove andremo a finire? " Queste parole tradiscono il disgusto, giustificato, per una società, che "corre" verso il declino.
Ci chiediamo: da dove viene il male? Di fronte ad efferati delitti contro persone deboli o indifese, tutti siamo assaliti da una grande tristezza. Riflettiamo. Gesù, nel vangelo, ci invita a cogliere i tratti essenziali degli eventi, per farci scoprire, dove sia la scaturigine del male. Essa è proprio nel cuore umano, nel nostro cuore.

Sono realtà pericolose, di cui aver paura. C'è di peggio. A che vale preoccuparsi dei grandi scandali finanziari, se anche noi "trucchiamo" le dichiarazioni dei redditi e non chiediamo lo scontrino fiscale? Perchè meravigliarsi dei comportamenti sessuali immorali, se anche noi finiamo per considerare scontato l' adulterio e "violentiamo la nostrta coscienza" in nome della carriera ?
- C'è un rimedio? Gesù suggerisce di riservare piu' tempo ed energie a vigilare sul proprio cuore, sui sentimenti, gli atteggiamenti, le decisioni, le scelte, che esso determina nella vita. Solo cosi', ci possiamo accorgere del male, che, man mano, si insinua nella nostra esistenza. La vigilanza sul nostro cuore equivale ad un' "autentica cura dell' anima", che richiede la contemplazione e il silenzio.

- No all'ottusità. Ammettiamolo: l'ottusità, di fronte alla realtà, oltre che triste, è terribile per gli effetti drammatici, che provoca.
Ecco perchè la responsabilità dei genitori, degli educatori, dei ministri della Chesa è enorme. In campo educativo, conseguentemente, seguire l'andazzo generale, evitare i conflitti, fare i propri interessi a scapito di quelli degli altri, sono scelte devastanti per le coscienze dei giovani, proprio perchè rovinano il loro cuore.
Mons. Antonio Scarcione
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