
L'equinozio
non è una ricorrenza nata dall'esperienza umana bensì un particolare momento
del nostro sistema solare che consente la stessa durata di giorno e notte sulla
Terra.
Questo
eccezionale evento naturale, che si verifica da sempre, avviene 2 volte
all'anno ed ha sempre affascinato ed incuriosito tutta l'Umanità…
La parola “equinozio” deriva dal latino e
significa “notte uguale” [al giorno].
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.
La data in cui cade quello d'autunno varia dal 22
al 23 settembre.
Quest'anno dunque il 22 settembre alle 20,44 finisce
l’estate ed inizia l’autunno. 
L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della
notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica:
osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole. Il vertice
dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli
equinozi, diventa una retta. Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei
solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.
UNA CONSIDERAZIONE SU QUESTA RICORRENZA
Al di là di
tutto… al di là d'ipotesi… sogni… riti… credenze… tradizioni… etc… l'equinozio,
preciso asse della ruota dell'anno, è solo realtà della Natura.
Una realtà
che ci parla del nostro pianeta immerso nell'Universo… baciato da una stella, il Sole,
che gli consente la vita e che alle ore 20,44 del giorno 23 di questo settembre
2013 questa stella, il Sole, si presenta in un punto ben preciso all'intersezione
tra l'eclittica e l'equatore celeste.
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