……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
Testi: ” …Voi…Avete ucciso l’ autore della vita…Convertitevi e cambiate vita…” At 3,13-15.17-19 .
“Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto”. Sal 4/5,2.4.7.9 . “…Gesù Cristo il giusto…Chi dice : lo conosco e non osserva i suoi comandamenti, è un bugiardo…” I Gv 2,1-5a .
“ …Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù…Stette in mezzo a loro e disse: Pace a voi…Guardate le mie mani e i miei piedi: Sono proprio io !...”
Grazie a Gesù, siamo stati avviati al passaggio (=pasqua) dalla paura alla conoscenza, dall’accoglienza e alla meraviglia.

- Già facciamo fatica a lasciarci mettere in discussione: perché farci provocare da una tradizione quasi preistorica ? Ma se Cristo è davvero risorto, allora siamo davanti all’ eternità di Dio cha scavalca ogni tempo ed ogni epoca, che da millenni parla al cuore degli uomini, parla a popoli interi ed ha permesso che la sua parola si incarnasse nella storia e condividesse le nostre gioie e le nostre fatiche. Non siamo, quindi,nutriti di cose vecchie, ma da un Pane vivo e sempre nuovo, Gesù.

- Dal rifiuto all’ accoglienza. La paura genera rifiuto: temiamo tutto ciò che possa toglierci qualcosa di nostro: beni, persone, tempo ed energie. Ci piace scegliere, giustamente, per chi, per che cosa spendere e spenderci, e quando qualcun’ altro ci chiede di dare al di fuori dei nostri progetti, il primo istinto è di dire “no”. Ma siamo sicuri di valutare quel “no” anche alla luce della nostra fede in Dio, che si fa carne nella nostra storia personale ? Pietro rimprovera al popolo di aver rinnegato il Santo e il Giusto ed ha chiesto che fosse graziato un assassino. Accadono momenti, in cui anche noi rinneghiamo la santità e la giustizia, i due modi, con cui ci dovremmo relazionare con Dio e con gli altri; ciò significa che ci sono momenti in cui rifiutiamo Dio e gli altri. Questi atteggiamenti hanno un nome ben preciso: peccato. Ma oggi desideriamo “gustare” meglio la bellezza della salvezza. Dio ha risuscitato Gesù. Egli, il Giusto e il Santo, vive ancora.

- La grandezza della nostra fede sta nel fatto che Gesù si è fatto garante del nostro rapporto col Padre: anche se abbiamo peccato e ci siamo allontnati da lui. Senza tutto questo, riprendere la nostra relazione con Dio dopo ogni peccato, sarebbe molto difficile: ci smarriremmo nei sensi di colpa o nello scoraggiamento. In Gesù, invece, le nostre scelte possono essere ri-orientate verso il Padre.
Mons. Nino Scarcione
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