Mercoledì pomeriggio (8 aprile), l'Ars ha soppresso l'art. 1 del disegno di legge per il recepimento della legge Delrio riguardante la costituzione degli enti intermedi.
Una vittoria per i comitati di Gela, Piazza Armerina e Niscemi che si sono battuti strenuamente per il rispetto delle loro scelte referendarie circa l'adesione al Libero consorzio di Catania che non era previstoproprio da quell'art. 1 del ddl di riforma che è stato soppresso e che prevedeva l'istituzione di 6 Liberi consorzi di comuni e di 3 città metropolitane (quelle di Palermo, Catania e Messina).
Soddisfazione dunque dai Comitati Csag di Gela, Pro-Referendum di Piazza Armerina e dal Comitato per i Liberi consorzi di Niscemi.
Filippo Franzone (Csag) e Salvatore Murella (Pro - Referendum) spiegano: "E' caduta l'intera impostazione del testo legislativocomposto da 47 articoli.
Si torna all'impostazione della legge 8/2014 con 9 liberi consorzi più 3 città metropolitane, salvando la nostra adesione al Libero consorzio di Catania.
Il dibattito all'Ars è rimandato a dopo l'approvazione della finanziaria, il presidente Ardizzone ha indicato la
data del 15 giugno ma speriamo che già a maggio l'argomento possa tornare in aula.
data del 15 giugno ma speriamo che già a maggio l'argomento possa tornare in aula.
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On. Antonio Venturino |
Ieri scadevano i mandati dei commissari delle ex Province, adessosi procederà alla loro proroga per altri 3 mesi".
Una vittoria condivisa anche da numerosi deputati dell'Ars che si sono battuti per il rispetto della volontà popolare, tra questi il vicepresidente vicario dell'Ars Venturino che dice: «Una brutta pagina dell'Ars, dopo 2 anni di attesa per una riforma che doveva essere epocale, ora serve un atto di consapevolezza e se c'è stato un comportamento forse arrogante da una parte del Pd che pensava di fare la riforma da sola è necessaria una riflessione nella speranza che torni il buon senso».
Marta Furnari
Una vittoria condivisa anche da numerosi deputati dell'Ars che si sono battuti per il rispetto della volontà popolare, tra questi il vicepresidente vicario dell'Ars Venturino che dice: «Una brutta pagina dell'Ars, dopo 2 anni di attesa per una riforma che doveva essere epocale, ora serve un atto di consapevolezza e se c'è stato un comportamento forse arrogante da una parte del Pd che pensava di fare la riforma da sola è necessaria una riflessione nella speranza che torni il buon senso».
Marta Furnari
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