……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
Testi: "...Mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi..." At 1,1-11.
"Ascende il Signore tra canti di gioia" Sal 46/47".
"...Asceso in alto...ha distribuito doni agli uomini...Ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri...evangelisti...ad altri pastori e maestri..." Ef 4, 113 .
"...Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo ad ogni creatura..." Mt 28, 19a.20a.

E' bello vedere un ragazzo/ragazza, che accoglie con gioia l' Eucaristia, un/una giovane, che riceve il dono dello Spirito Santo e s' impegna in un cammino di ricerca personale. Così come è eccezionale, "raccogliere" la promessa d' amore, che un uomo e una donna si scambiano davanti a Dio e alla comunità. E' una primavera anche per la comunità cristiana, spinta verso orizzonti nuovi.
- Il vero significato dell' Ascensione. Per vivere adeguatamente la solennitrà dell' Ascensione, dobbiamo liberarci dei nostri schemi mentali e cogliere, puntualmente, l' evento. Gli apostoli sono stati insieme a Gesù per tre anni. Hanno ascoltato la sua parola, visto i segni prodigiosi e condiviso il cibo e la fatica. La sua passione e morte li ha sconvolti e, comunque, sono stati colti alla sprovvista. E', chiaramente, emersa la loro umana fragilità, la loro paura ed anche la loro vigliaccheria. Vederlo inchiodato alla croce, è stata un' esperienza terribile. Sembrava che tutto fosse crollato loro addosso. Cosa ne sarebbe stato della buona notizia, del grandioso progetto divino, che li aveva affascinati ? E della promessa di un mondo nuovo, a favore dei poveri, dei miti e di tutti coloro, che sarebbero stati disposti a patire, anche persecuzioni, a causa della giustizia ?

Salire al cielo, quindi, non vuol dire "abbandonare la terra". Al contrario. Gesù, proprio adesso, "abita la terra", ma in un altro modo. "Continua a visitarla", facendole dono della sua luce, della sua forza e dello Spirito, già promesso agli apostoli, che si diffonde, di generazione in generazione, su quelli che sono disponibili ad accoglierlo. Conseguentemente, l' Ascensione è un compimento del mistero e un "salto di qualità". Da questo momento, inizia la missione della Chiesa: "Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo ad ogni cretura".
- Testimoni. Adesso, i discepoli diventano testimoni. Potranno/dovranno dire a tutti quello che hanno visto ed ascoltato. Anche se Il compito appare al di sopra delle loro forze. Riusciranno a raggiungere l' obiettivo, dato che hanno già sperimentato la propria debolezza ?
Ma la parola che viene loro affidata, non è una parola qualsiasi. E' una parola capace di cambiare la vita, guarire ferite profonde, piaghe aperte, con la misericordia, la tenerezza e il perdono di Dio. Strumenti inadeguati, perchè essi non si montino la testa e non attribuiscano a sè stessi ciò che è solo opera di Dio. Strumenti, guidati dalla forza dello Spirito, che farà di loro predicatori infaticabili, discepoli fedeli, pronti ad affrontare anche le ostilità, i processi, il carcere, le battiture e anche la morte per il vangelo.

Il Risorto, il Signore, non trattiene per sè i suoi poteri: quelli che credono possono, quindi, agire con efficacia nella storia, guarire le malattie, lenire le sofferenze, parlare le lingue nuove della fraternità, della misericordia, della compassione e della solidarietà. Il Signore invia i suoi seguaci "nel mare aperto" della storia, perchè siano un lievito di amore e di speranza. La parola "testimone della fede" è un termine impegnativo. Implica una trasformazione, che "percorre la nostra esistenza".
Testimoniare significa riuscire a far percepire tutto questo. Attraverso le parole e le opere, nelle scelte di ogni giorno.
Mons. Antonino Scarcione
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