Tratto da www.piazzalanotizia.it di Raffaella Motta
Conosco la famiglia Barresi da sempre, persone oneste, lavoratori, credenti, residenti nel nostro storico quartiere Monte di Piazza Armerina.
Nel 2009 presso l’ambulatorio di Oncologia di Leonforte viene disgraziatamente diagnosticato un grave tumore al colon al signor Alessandro Barresi, 63 anni. L’inizio di un doloroso cammino di sofferenze e angosce, tra operazione e cicli di chemioterapia che gettano la famiglia nello sconforto. Purtroppo, nonostante le cure e l’operazione, il signor Barresi subisce il colpo di grazia nel 2011 quando gli vengono diagnosticate metastasi in entrambi i polmoni. Il primario parla chiaro alla signora Franca: “Non sono per nulla ottimista, si prepari al peggio signora, suo marito potrebbe non superare questo Natale”, così mi racconta commossa la signora Franca nel suo Bar Tabacchi dove lavora tutto il giorno. La notizia si diffonde tra i conoscenti e arriva anche a Giuseppe Cosenza, la cui casa dove lui vive con la sorella Crocifissa, allettata per una permanente frattura al femore, è da mesi interessata da fenomeni mistici e miracolosi. Commosso dalla notizia, Giuseppe sente di dover portare uno di quei famosi fazzolettini dove dal nulla compaiono macchie di sangue vivo alla signora Franca. La signora lo riceve con fede e lo porta dal marito. Seguendo il consiglio di Giuseppe lo passa più volte sulle parti malate e doloranti del corpo del marito e prega la Madonna che li aiuti.

Ho letto con attenzione i referti medici, conosco la signora Franca, la sua moderazione, il suo stile di vita, la sua pacatezza. Credo, a ragione di questo, che non vi sia alcuna esagerazione nelle sue parole e nella sua testimonianza. Sto raccontando frammenti di una storia che giorno dopo giorno sta accadendo in via Montalto 90, dal maggio 2011, nell’umiltà di una casa dove vivono volendosi bene i due fratelli Giuseppe e Crocifissa. Lì sta succedendo qualcosa di straordinario, di grande, che considero un dono per tutti noi e per l’umanità intera.
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