“Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore”. Sal 95 .
“L’ azione dello Spirito come sintesi dell’ agire trinitario”.I Cor 12,4-1 .
A Cana il primo “segno”, con la mediazione di Maria. Gv 2,1-11.

Infine, il ruolo di Maria, che contribuisce al manifestarsi del suo Figlio, icona della Chiesa e del suo compito. In questa linea, la prima e la seconda lettura completano questi insegnamenti, rispettivamente, in chiave di anticipazione profetica e di documentazione ecclesiale.
Nella presentazione del tema, si può ricorrere alla cifra interpretativa della “misericordia”, come elemento di sintesi: le immagini antropologiche, proposte dai testi, ad es., matrimonio, amore, la città e le sue accezioni, il vino e la festa, la pluralità dei carismi, che indica una grande vitalità, invitano a porre l’ accento sull’ iniziativa e sulla ricchezza dell’ agire di Dio.
Il vangelo rivela la missione di Gesù, che compie e realizza il rapporto nuziale tra Dio e il popolo. Il patto comincia ad essere rinnovato nel segno del vino nuovo, ma la sua piena stipulazione avverrà nell’ ora della croce. L’ uomo deve collaborare attivamente all’ iniziativa di Dio. Da questo punto di vista, l’ intervento di Maria può essere “letto” come vocazione di ciascun credente a cogliere, nei segni, lo svelarsi del progetto di Dio.
Questo progetto opera una trasformazione radicale sia della dimensione personale che di quella sociale: il nome della città santa viene cambiato, la grazia di Dio rinnova la sua dignità regale, espressa nella corona e nel diadema. Si instaurano, così, condizioni nuove, che sviluppano le possibilità di vita personale e familiare.
In questo senso, l’ amore di Dio produce le condizioni, per cui la diversità diventa motivo, per esprimere la ricchezza dell’ esistenza. La storia dell’ uomo, finalizzata al bene comune, perde il suo potenziale di chiusura e di divisione (il peccato).
Mons. Antonino Scarcione
Nessun commento:
Posta un commento