……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
Testi: “La Sapienza abita nel popolo eletto” Sir 24,1-4.12-16(NV).
Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi” Sal 147.
“Figli adottivi di Dio” Ef 1,3-6.15-18.
“Venne ad abitare in mezzo a noi” Gv 1,1-18.
La liturgia ripropone il Prologo di Giovanni, già proclamato a Natale, quasi per un approfondimento. E’ un inno in tutta la sua bellezza poetica e teologica. Cerchiamo, allora, qualche chiave di rilettura. Notiamo che il lavoro è facilitato dalle altre letture, sia per le caratteristiche compositive, contraddistinte dal medesimo genere letterario dell’ inno, sia per il contenuto.

-“Dal seno dl Padre”. Abbiamo focalizzato l’ attenzione sul punto saliente dell’ inno, il v.14: “E il Verbo si fece carne e abitò in mezzo a noi”, per sottolineare la storicità dell’ evento e il fatto che ciò è accaduto nel tempo. Il “Verbo/ Logos” ha ora un nome ed un volto, Gesù Cristo (Cfr. vv.14-18: Cristo Unigenito,, Cristo pieno di grazia e di verità, Cristo testimoniato dal Battista, Cristo pienezza, da cui tutti abbiamo ricevuto, è mediatore di grazia e di verità, rivelatore del Padre).
Il sentimento di tenerezza, che circonda ogni nascita, ha pervaso la liturgia ed, oggi, questi versetti risuonano come la ripresa, in un’ opera musicale, del tema principale, del “leit-motiv”; il testo ci mette davanti agli occhi che proprio quel Bambino, che è nato da Maria, “era in principio” (v.1) ed “è nel seno del Padre” (v.18).

Tutto porta l’ impronta di Dio Creatore, quello che vediamo, quello che non vediamo, quello che già conosciamo e quello di cui neppure sospettiamo l’ esistenza. Non solo: anche la sussistenza di “tutto”, il permanere nella vita e nell’ essere, dipende dal Creatore.
Mons. Antonino Scarcione
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