Testi: “Dio difende i diritti degli oppressi” Es 3,1-8°.13-15 .
“Il Signore ha pietà del suo popolo” Sal 102. “Cristo guarisce le tue infermità” I Cor 10,1-6.10-12.
“Dio è lento all’ ira” Lc 13,1-9.
Il commento del vangelo odierno valorizza la pista, tracciata dallo studioso Hermes Ronchi. Tra l’altro, egli afferma: Che colpa avevano quei diciotto, uccisi dal crollo della torre di Siloe ? E i tremila americani, rimasti uccisi nell’ attentato alle Torri gemelle ? E le vittime delle varie forme di violenza ? E i malati sono forse più peccatori degli altri ? A queste domande risponde Gesù stesso, dicendo chiaramente che non c’è nessun rapporto di causa ed effetto tra colpa e disgrazia, tra peccato e malattia. E, nello stesso tempo, aggiunge: ma se non vi convertirete, perirete tutti. Conseguentemente, non serve affatto fare la conta dei buoni e dei cattivi; bisogna, invece, riconoscere che, se la convivenza umana non sarà costruita sulle basi della pari dignità e giustizia tra i popoli e le nazioni, crollerà tutto.

Vediamo, quindi, che Dio ama per primo, ama senza condizioni. Amore che conforta e incalza: “Ti ama davvero colui che ti obbliga a diventare il meglio di ciò che puoi diventare” ( R.M. Rilche).
Mons. Antonino Scarcione
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