Testi: “…Il Signore…Mi ha plasmato suo servo dal seno materno…Io ti renderò luce delle nazioni…” Is 49,3.5-6 .
“Paolo…e il fratello Sostene, alla chiesa di Dio che è in Corinto…Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo ! “I Cor 1,1-3 .
“…Ecco l’ agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo !...E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio “ Gv 1,29-34.
Quello che attraversiamo è, insieme, tempo di creduloneria e di scetticismo; infatti, mentre presumiamo di scoprire il futuro attraverso gli oroscopi e i maghi, difficilmente, invece, ci lasciamo convincere da parole e segni che si aprono verso Dio. Siamo immersi in fiumi di notizie, chiacchiere e opinioni. E siamo, quindi, assuefatti a lasciarcele scorrere addosso con indifferenza. Vediamo che, raramente, oggi, le persone si avvicinano a Dio, attratte da sottili ragionamenti.

La comunità: quando un ragazzo si sente parte di un gruppo, si appassiona alle attività che esso propone, ne assume i linguaggi e il modo di pensare e partecipa alle esperienze, che avverte come proprie. Anche gli adulti dei nostri tempi si comportano allo stesso modo: aderiscono ad esperienze che li coinvolgano in una rete di relazioni significative e poi guardano alla concezione della vita che la percorre fino a farla propria. Questa è l’ esperienza che hanno vissuto i discepoli: sono entrati in un gruppo, coinvolti dalla relazione che Gesù ha proposto e offerto, e, a poco a poco, hanno conosciuto i pensieri di Gesù, li hanno verificati, hanno visto come lui viveva e sono stati plasmati da lui.
La comunità convince, se in essa si possono incontrare veri testimoni. Il fascino di personalità come quella di Madre Teresa trova proprio qui il segreto e la seduzione: un modo di vivere, al tempo stesso, semplice e straordinario, che fa intravedere una vita intensa e realizzata. Papa Francesco ci fa toccare con mano la forza persuasiva di una vita autentica, da cui affiorano i tratti di un Vangelo vissuto.
Ma di persone che “hanno visto”, se ne incontrano tante. Non hanno nulla di straordinario, ma attorno a loro si respira il profumo del Vangelo: attenzione agli altri, solidarietà, vicinanza a tutti coloro che sono in difficoltà, serietà nel portare avanti il loro lavoro e senso di responsabilità.
I cristiani con la faccia da quaresima, come dice Papa Francesco, non sono buoni testimoni: il loro modo di vivere non convince e, dunque, come dicono tanti, è meglio tenersi alla larga dalle loro scelte. Ma coloro che affrontano le situazioni quotidiane in maniera seria e serena, è come se dicessero cha hanno trovato il segreto, che li fa vivere in maniera appagata e piena. Ciò non vuol dire senza difficoltà, ma con la forza di chi ha trovato la “Roccia”, su cui costruire la casa della propria esistenza; o con la soddisfazione di chi ha trovato il tesoro: ha venduto tutto per comprare il campo dove il tesoro era sepolto, ma ora non passa la giornata ad andare a vedere il campo, che non ha più, ma contempla il tesoro che ha posto al sicuro nello scrigno della sua coscienza.
Mons. Antonino Scarcione
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