Testi: “Il profeta è l’ annunciatore della parola di Dio” Ez 33,1.7-9 .
“L’ amore del prossimo è la legge nuova di Cristo” Rm 13, 8-10 .
“La correzione fraterna di un membro colpevole nella comunità” Mt 18, 15-20.
Il perdono, come ben afferma il teologo, E.Ronchi, consiste in una decisione. Nasce come un percorso. La sua portata “scandalosa”, in particolare, consiste nel fatto che è la “vittima” ad essere chiamata a convertirsi, non colui che ha arrecato l’ offesa. A tal proposito, Gesù traccia un itinerario in varie tappe.
La prima è: tu puoi intervenire nella vita di un altro e toccarlo nell’ intimo, solo se dentro di te c’ è la parola fratello. Infatti, solo la fraternità reale legittima il dialogo, quello evangelico; (non certo, ad esempio, quello politico, in cui si misurano soltanto le forze degli interlocutori).

Comunque, non lo considererai, come un escluso o un servo. No ! Con lui ti comporterai come ha fatto Gesù (che sedeva a mensa con i pubblicani e i peccatori, per annunciare la buona notizia, cioè la misericordia e la tenerezza di Dio verso gli uomini).
Il potere di perdonare il male è quello di diventare una presenza trasfigurante, anche nelle esperienze più squallide: perdonare i nemici, trasfigurare il dolore, immedesimarsi nel prossimo.
Mons. Antonino Scarcione
Nessun commento:
Posta un commento