
Questa la direttiva che pone ordine alla partecipazione di quartieri e associazioni, in costume storico del Palio dei Normanni, a manifestazioni e sagre varie.
Da oggi e per gli anni a venire, chiunque vorrà sfoggiare gli "emblemi" del Palio dei Normanni (costumi, musiche e quant'altro), dovrà essere preventivamente autorizzato dal Comune di Piazza Armerina, che organizza la storica kermesse e ne tutela l'immagine.
Sull'iniziativa promossa dal Comune, interviene Filippo Rausa, presidente del nobile quartiere Monte Mira, un addetto ai lavori della manifestazione di lungo corso, dichiarando, "sarebbe auspicabile creare un Consorzio per la tutela del Palio, costituito dai 4 quartieri della Città e dal Comune di Piazza Armerina con il compito di proteggerne l’immagine, le insegne, gli stemmi, gli emblemi, le bandiere e tutto quanto fa parte del patrimonio storico della manifestazione".

Fatta questa premessa è ben chiaro che elemento che accomuna le ricchezze culturali materiali e quelle immateriali, è la necessità di tutelarle attivamente affinché il tempo, sotto forma di ruggine o di disinteresse, non le intacchi nella loro sostanza.
Allo scopo e per proseguire l'iniziativa avviata dall'Assessore Messina e dal Coordinatore del Palio Dino Vullo, sarebbe opportuno istituire un Consorzio per la tutela il Palio sotto ogni profilo, valorizzandone ogni aspetto, fino ad ora lasciato al caso, come ad esempio il ‘marchio’ che ancora la manifestazione non ha.
Che il consorzio possa essere una scelta strategica vincente è dimostrato dal fatto che questa formula è già utilizzata con successo a Siena, con la partecipazione del Comune e di tutte le Contrade.
L'augurio è che anche Piazza Armerina segua questa direttiva, anche perché i presidenti dei Quartieri già da anni auspicano questo progetto così ambizioso.
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