Ci dividono ormai 42 giorni all'evento paliesco, la 64^ edizione del Palio dei Normanni, il governo del nobile quartiere Monte
Mira tra le attività propedeutiche, anche
quest'anno riproporrà il “Battesimo di Quartiere”, giunto all'ottava edizione,
istituito con apposito regolamento nel 2012.
Un battesimo laico, che ha lo scopo di "sacralizzare" l'appartenenza
perpetua al proprio Quartiere, il “Battesimo di Quartiere” avrà luogo
anche quest'anno in piazza Castello, nel grande androne di palazzo
Roccazzella.
In effetti, in questi anni ci siamo sempre posti il problema, ma Quartierante si nasce, oppure si diventa?.
Quando si pensa al Quartiere immediatamente si parla della sua storia,
dei suoi luoghi, della sua gente, delle vicende di ognuno che si
confondono in quelle di tutti, ai Palii persi e all'ultimo vinto, dando
per scontato di appartenere ad uno dei quattro quartieri storici
cittadini.

E’ Quartierante chi nasce nel territorio del quartiere, un po’ come la
nazionalità: per cui non è una scelta, ma un dovere ed un diritto, che
dura per tutta la vita, anche nel caso in cui cambia casa e si
trasferisce nel territorio di un altro quartiere.

Siena che con le sue Contrade ha fatto scuola, negli anni ’40/50 a
seguito di un acuta osservazione sullo spostamento delle famiglie
dall'interno dei rioni all'esterno delle mura di città dove si
iniziavano a costruire case migliori (un po’ come è successo negli
ultimi trent’anni a Piazza), pensò di istituire il battesimo di Contrada
per evitare di far smarrire il forte legame del contradaiolo con la
contrada, perdendo quel senso di appartenenza al territorio che invece è
base dell'istituzione Contrada e del Palio senese.
Detto ciò è facile dedurre lo spirito con il quale il Consiglio
direttivo del nobile quartiere Monte Mira, nell'anno 2012 ha istituito
con un proprio regolamento il “Battesimo di Quartiere”, legare con un
cerimoniale, misto tra sacro e profano, l’appartenenza al Quartiere.

Ed è anche a loro, quelli che non nascono e non crescono più nel
quartiere che si guarda; tutti, a qualsiasi età, potranno essere
protagonisti del “Battesimo di quartiere”: potrà essere impartito ai
bambini/e (quale dono fatto al figlio dal genitore), ai ragazzi/e egli
adulti quale loro libera scelta.
Per quest'anno, la data stabilita per la cerimonia è Domenica 28 luglio,
il tutto alla presenza di alfiere e tamburi, tra il rullo dei tamburi e
lo sventolio festoso delle bandiere, il Presidente in qualità di
massima autorità e rappresentante del popolo, battezzerà "quartierante a
vita", usando l'acqua.

Filippo Rausa
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