Una bellissima assemblea di Quartierie, con la partecipazione di più di 50 soci e quartieranti, alla presenza del Sindaco, della Giunta comunale quasi al completo e di diversi consiglieri comunali.
Abbiamo presentato (vista la giovane età dei componenti dell'Amministrazione), una relazione sommaria delle tante attività fatte nel corso degli anni dal Comitato di Quartierie e ciò che vorremmo fosse realizzato dall'Amministrazione Comunale nei prossimi anni.
Il sindaco Nino Cammarata ha presentato i progetti gia cantierati che riguardano il Quartiere è il Centro Storico.
I presenti hanno avuto modo di chiedere e dibattere con il sindaco su tante problematiche, spazzatura, gatti randagi, acqua, viabilità, verde pubblico, palio e tanto altro ancora. L'incontro è stato molto piacevole a detta di tutti i partecipanti, alla fine la serata si è conclusa con un piccolo rinfresco.
Di seguito la relazione del Presidente Filippo Rausa, in occassione dell'Assemblea di Quartiere che ha visti ospiti il Sindaco Nino Cammarata e l'Amministrazione Comunale.
A nome mio
personale e del Consiglio direttivo del Comitato "Nobile Quartiere Monte Mira" siamo onorati oggi di averti qui
ufficialmente in visita presso la sede del quartiere, insieme ad alcuni componenti della Giunta Municipale e diversi Consiglieri comunali (Salvatore Cancarè, Ettore Messina, Alessio Cugini, i consiglieri Dino Vullo, Aura Filetti, Deborha Zanerolli, il consulente Lucio Paternicò), una visita dalla duplice
valenza, quella di poterVi dire chi siamo e cosa abbiamo fatto nel corso della
nostra quarantennale storia, discutendo sulle problematiche che riguardano il
nostro nobile quartiere Monte Mira e per ascoltare dalla tua viva voce alcuni dei
progetti in cantiere che stai portando avanti, appunto, per il Quartiere e la
Città.
Come
sai, il Comitato di Quartiere viene fondato nel lontano 1983, con una registrazione
dello statuto presso l’Ufficio del Registro, nel 2018 abbiamo festeggiato i 35
anni, ricordiamo con piacere la tua presenza e quella di altri componenti dell’Amministrazione;
seppure il Comitato di Quartiere è stato legalmente costituito con atto notarile
il 10 giugno del 1997, (nel 2017 abbiamo festeggiato i 20 anni).
Il
nostro impegno da sempre è stato quello di far sentire la voce dei più
“deboli”, cercando di ridestare le coscienze dei tanti e diversi amministratori
che si sono succeduti nel tempo, imbattendoci in Amministrazioni miopi, con interessi
in altre cose, e mi riferisco ai PRG che di fatto hanno spostato più di 5mila
abitanti dai quartieri storici alla periferia, lasciando, nello specifico il
nostro antico e nobile quartiere allo status quo, e oggi, gli errori di quegli
anni sono sotto gli occhi di tutti, centinaia di case chiuse.

Possiamo
vantare di avere contribuito in questi ultimi 37 anni a rendere più vivibile il
quartiere, siamo cresciuti raggiungendo un buon consenso tra i quartieranti
diventando un vero e certo punto di riferimento.
Sindaco,
tu sei solito definire i quartieri “le associazioni di quartiere”, ebbene caro
Nino, noi siamo più che un’Associazione, con tutto il rispetto per le altre.
Sul
territorio e per la specificità delle attività, consentici di dire, non abbiamo
eguali, per anzianità, per le varie e diverse attività che svolgiamo e perché
poi rappresentiamo un popolo, quello del Quartiere, e nel corso di tutti questi
anni, pur tra tante difficoltà, siamo diventati il motore del Quartiere, per il
resto ci siamo sempre messi nelle mani della Beata Vergine-Maria Santissima
delle Vittorie, cui il Quartiere ha voluto legare il proprio motto: “Mater
Domini Dirige Nos” (Madre di Nostro Signore Guidaci), e di San Martino, santo
patrono del Quartiere, cercandone di imitare lo spirito di carità e altruismo
(ciò che fai per te morirà con te, ciò che fai per gli altri resterà per
sempre).
Non ti nascondo che ultimamente con gli
altri presidenti di quartiere avevamo pensato di dare un maggiore
riconoscimento ai Comitati di Quartiere, che poteva essere quello di avere una
Personalità Giuridica, ma i nostri sogni al momento si sono infranti, perché
per avere questo riconoscimento da parte dello Stato dovremmo avere un autonomia
patrimoniale perfetta.
Comunque ciò non toglie che
l’Amministrazione comunale potrebbe con propria delibera riconoscere uno
“status di privilegio” ai Comitati di Quartiere, che ne hanno le qualità, anche
in considerazione del fatto che noi, come dicevo in precedenza rappresentiamo
il popolo del Quartiere, ad iniziare dal Palio dei Normanni, Palio che divide
ed unisce la Città, sotto il manto protettivo della Madonna.
Forti di una nostra sede nel cuore del
centro storico, prima nella casa canonica del Crocifisso, poi in via Vittorio
Emanuele ed oggi qui in via Floresta, abbiamo lavorato sempre con
determinazione, esprimendo pareri e proposte alle Amministrazioni, ai diversi
enti, per promuovere e tutelare gli interessi civili, morali, economici e sociali
di questo nostro amato quartiere Monte Mira, troppe volte dimenticato, o
rispolverato all’occasione, solo per riempirsi la bocca in campagna elettorale.
Sensibili ai problemi degli abitanti e
per recuperare la dignità perduta dal Quartiere, (perché non scordiamoci, nel
corso degli anni 1980, il Quartiere era abbandonato sotto ogni punto di vista
dalle istituzioni, e nulla era stato fatto per il recupero e la sua
conservazione), ci siamo intestati non poche lotte.
Una cosa che ci sta a cuore, e ne parliamo aimè da vent’anni è la proposta che a
suo tempo fu presentata per il Piano Regolatore Generale, nel 1999, all’or quando il Comune era
retto dal Commissario regionale dott. Zaccone, quello della creazione di una strada di circonvallazione che da
via San Marino, o Misericordia attraversando le pendici di costa San Francesco,
ricongiunga il quartiere con la Castellina, nel piano San Giorgio e la c/da
Indirizzo, questa strada caro Sindaco è da considerarsi indispensabile per la
risoluzione della caotica viabilità interna del quartiere e della città
tutta.
A suo tempo,
feci predisporre, all’orquando ricoprivo la carica di assessore, 1998, un
progetto che prevedeva il consolidamento delle pendici con il conseguente all’allargamento
della carreggiata stradale.
Sono
trascorsi 22 anni, le Amministrazioni che si sono succedute hanno sempre preso
tempo, pensando che la strada fosse solo di appannaggio dei residenti del
quartiere, non tenendo conto che quella via funge da circonvallazione.
Abbiamo più volte negli anni presentato richieste per la messa a
dimora degli alberi là dove erano mancanti. Con l’amministrazione Velardita, ci siamo fatti
carico inventandoci un parco giochi per bambini e ragazzi nel giardino Carmelo
Scibona di via Floresta, restituendo alla città a costo zero un piccolo polmone
verde nel cuore del centro storico, luogo fino a quel momento frequentato da
spacciatori e delinquenti comuni.

Quel giardino su nostra proposta fu intitolato
a Carmelo Scibona poeta dialettale e nostro quartierante, in effetti andrebbe
collocata una targa per ricordarlo.
Inoltre il giardino è fornito di un
zampillo dell’acqua, ma è privo d’acqua, altresì, sarebbe bello potere
realizzare un capo bocce e un servizio igienico per i tanti anziani che sono
soliti trascorrervi diverse ore della giornata.
Negli anni, le Amministrazioni che si
sono succedute, ci hanno chiesto di tenere pulite le aree verdi, anche quelle
di piazza castello, con il taglio dell’erba, e noi a titolo di puro
volontariato, mettendo a disposizione i mezzi necessari, ci siamo sempre
adoperati.
Abbiamo sempre chiesto la formale adozione
di queste, con un protocollo d’intesa, ma per diversi motivi non si è
mai addivenuti a concretizzare questo obbiettivo.
E a proposito del SIMPA, un nostro sogno, che grazie
a te, caro Nino, alla tua Amministrazione diventa realtà. La nostra sede, che come vedi stiamo
allestendo, vorrà essere un museo diffuso del Palio, e della vita del
Quartiere, dove sono esposti diversi cimeli (Pali vinti, gonfaloni, bandiere,
abiti storici, armature in genere, trofei, etc,) sulla falsa riga delle sedi
delle contrade di Siena, dei borghi ad Assisi, dei rioni di Ascoli o Asti.
Nel corso di questi anni, con la passate
amministrazioni, abbiamo più volte richiesto la creazione di un Mercatino
rionale, che abbia luogo per due o tre giorni alla settimana, in piazza
Castello, piano Carcere al fine di evitare ai residenti del quartiere, giovani
e anziani in particolare, di spostarsi obbligatoriamente in piazza Falcone e
Borsellino, adoperando l’automobile.
Finalmente dopo ben 8 anni dalla nostra richiesta,
era il 3 marzo 2011, e dopo diversi consigli comunali, commissioni consiliari,
il lungo iter burocratico è giunto al capolinea, consentendo al responsabile del settore
Commercio, il 2 gennaio 2020, di pubblicare i bandi per l'assegnazione dei
posti di ambulante per lo svolgimento dei mercatini nella piazza del nostro
quartiere, ma anche degli altri tre quartieri storici.
Puntualmente nel corso degli anni abbiamo sollecitato Poste Italiane al fine di rendere fruibile il Postamat posto all'interno della Agenzia 1 di via Crescimanno, poiche con la chiusura pomeridiana il Bancomat e inacessibile. Oggi, una speranza potrebbe esserci, se l'Amministrazione comunale in sinergia con Poste Italiane eseguono dei lavori per lo spostamento di un quadro elettrico.
Puntualmente nel corso degli anni abbiamo sollecitato Poste Italiane al fine di rendere fruibile il Postamat posto all'interno della Agenzia 1 di via Crescimanno, poiche con la chiusura pomeridiana il Bancomat e inacessibile. Oggi, una speranza potrebbe esserci, se l'Amministrazione comunale in sinergia con Poste Italiane eseguono dei lavori per lo spostamento di un quadro elettrico.
Abbiamo più volte proposto la collocazione
dei cestelli getta carte; delle panchine, recentemente nella piazzetta della
Biblioteca comunale, così come di intitolarla ai padri Gesuiti, il rifacimento
della segnaletica turistica e auto veicolare che andrebbe migliorata e
potenziata, piccole cose che certamente richiedono un investimento, che è
indispensabile per una città turistica come la nostra.

Riteniamo che ci siano cose che
l’Amministrazione possa fare nell’immediato, interventi che la gente possa
toccare con mano, che diano risposte ed occupazione, come ad esempio:
a) la ripavimentazione del tratto di piazza Crocifisso che è
un martorio, dove transitano le auto;
b) della piazzetta Generale Giunta attualmente pavimentata con
mattonelle d’asfalto e bitumata in più parti;
c) il rifacimento della pavimentazione di piazza Castello;
d) il rifacimento di buona parte del manto stradale ad
iniziare dalle principali vie, che sono la morte dei nostri autoveicoli;
e) la sistemazione delle caditoie e del manto stradale in via
Campagna San Martino, le cunette della strada che da c/da Indirizzo porta in
via Costa Vallone di Riso “BAFFA”;
f) il rifacimento di piazza Garibaldi, nostro cavallo di
battaglia, così com’era negli anni 1950, con la grande piazza centrale,
g) la riparazione dell'orologio posto sul prospetto di Palazzo di Città,
g) la riparazione dell'orologio posto sul prospetto di Palazzo di Città,

Come vedi caro Sindaco, la nostra attenzione viene
posta su ogni cosa che possa portare un beneficio al nostro quartiere e alla
città, sotto tutti i punti di vista.
Con altri enti, la Chiesa diocesana, fummo i
promotori del rifacimento della scalinata laterale, quella rivolta verso
palazzo Trigona.
Recentemente abbiamo sollecitato il restauro dell’aquila
marmorea posta sul cantonale, a cui è caduto un piede e la coda;
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, chiedemmo al vescovo Pennisi, di individuare in Cattedrale la sepoltura del vescovo Sajeva, il cosiddetto vescovo senza tomba, e grazie al nostro intervento non solo si diede dignità a questo nostro vescovo vissuto a cavallo dell’Unità d’Italia, ma si diede finalmente degna sepoltura al vescovo Cirrincione, che, se si ricorda, era sepolto in un angolo della chiesa.

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, chiedemmo al vescovo Pennisi, di individuare in Cattedrale la sepoltura del vescovo Sajeva, il cosiddetto vescovo senza tomba, e grazie al nostro intervento non solo si diede dignità a questo nostro vescovo vissuto a cavallo dell’Unità d’Italia, ma si diede finalmente degna sepoltura al vescovo Cirrincione, che, se si ricorda, era sepolto in un angolo della chiesa.
Potrei citare tante altre cose, gli interventi per
l’Ospedale, per il vecchio Chiello, per palazzo Trigona, per il restauro delle
chiese di San Martino e di San Nicola, ma non mi dilungo per darti la parola.

D’altra parte, questo spirito di competizione è già
presente nelle attività esterne svolte dai singoli Comitati di quartiere,
attività che hanno trovato larghi consensi tra gli abitanti del quartiere.
Su nostra iniziativa hanno preso corpo le seguenti
attività culturali e ricreative:
1. la Tavola di San Giuseppe, siamo stati i primi a
riproporla nel lontano 2000;
2. l’omaggio all’immacolata Concezione con la posa delle
corone di fiori sulla lapide del 1692 in via Monte;
3. la collocazione della lapide che ricorda Giorgio Boris
Giuliano in via Monte, dove naque;
4. l’intitolazione del giardino di via Floresta al poeta dialettale Carmelo Scibona;
5. l’intitolazione di una piazzetta a don Michele Nicosiano;
5. l’intitolazione di una piazzetta a don Michele Nicosiano;
6. le attività pasquali, la costruzione del calvario sul
costone del castello Aragonese, la scala della Redenzione sulla scalinata di
sant’Anna;
7. le diverse attività paliesche, i primi a realizzare "la
cena medievale al Castello", ad imbandierare le vie del quartiere, così come le
targhe ai confini, i cortei medievali e feste pre-palio, la presenza dei musici
alle principali iniziative, tante attività che non esistevano prima del nostro
arrivo, la giornata del 12 agosto al Palio, fu da noi proposta e poi con grande
piacere realizzata; il Magistrato dei Quartieri è una nostra creazione nel
2001;
7. quelle del
Santo Natale e dell’Epifania, e tante altre ancora.
Seppure con i nostri limiti, siamo al servizio della
comunità, certi che il nostro lavoro ha già contribuito a far rinascere e
restituire, dignità, al nostro Nobile Quartiere Monte Mira.
Siamo riusciti ad inserire nel gergo di tutti i
piazzesi, l’epiteto Nobile, era un ricordo degli anziani, oggi tutti citano il
quartiere con la dizione “nobile quartiere Monte”, così come da qualche anno
abbiamo introdotto l’uso del nome topografico del quartiere “MIRA”, Nobile
Quartiere Monte Mira, che ci auguriamo tra non molto sarà di uso comune a
tutti.
Il termine QUARTIERANTE, che ci crediate o no, lo abbiamo coniato noi, agli inizi dell'anno 2001, poichè non sapevamo come definire gli abitanti dei Quartieri, ricordo che scrissi pure all'Accademia della Crusca, sottoponendo il quesito.
Il termine QUARTIERANTE, che ci crediate o no, lo abbiamo coniato noi, agli inizi dell'anno 2001, poichè non sapevamo come definire gli abitanti dei Quartieri, ricordo che scrissi pure all'Accademia della Crusca, sottoponendo il quesito.

Concludo per davvero, per il
prossimo futuro, ti chiediamo degli incontri periodici per potere discutere sui
diversi problemi che attanagliano il nostro Quartiere, sulle cose fatte e su
ciò che c’è da fare.
Per il resto e parlo a nome di
tutto il Consiglio Direttivo, la
Tua persona, la tua Amministrazione, ieri, oggi e domani avrà
la più totale stima, fiducia, solidarietà e massima collaborazione.
Il Presidente
Filippo Rausa