“Vi esorto, fratelli,…ad essere tutti unanimi…Non vi siano divisioni tra voi…” 1 Cor 1,10-13.17.
“…Convertitevi, poiché il Regno dei cieli è vicino…Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando…annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo” Mt 4,12-23.
“C’è polvere sulle nostre Bibbie”. Oggi, 26 gennaio 2020, celebriamo la Domenica della Parola, istituita da Papa Francesco con Motu Proprio “Apri loro la mente per comprendere le Scritture” (Lc 24,45).
Come giustamente afferma l’ Arcivescovo Fisichella, quella del Papa è un’ importante iniziativa pastorale. Egli dà grande importanza all’ omelia e sollecita i sacerdoti a non improvvisare, ma ad aiutare i fedeli a riflettere.
Sull’ importanza di questa celebrazione, il Presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione sottolinea che il Papa utilizza tre icone bibliche.
La prima è l’ episodio dei discepoli di Emmaus, nel quale è evidente che è Cristo a farci comprendere le Scritture. Il secondo esempio proviene dal libro di Neemia. Al ritorno dall’ esilio, il popolo ritrova i rotoli della legge e al sentirne la proclamazione piange di commozione.
La terza immagine è ricavata dal profeta Ezechiele e dal libro dell’Apocalisse, dove si dice che il rotolo del libro dato al profeta, perché ne mangiasse, era dolce al palato. Ma nello stomaco divenne amaro. Ci si chiede: con quali modalità verrà celebrata questa Domenica ? Non sarà modificata la celebrazione, ma si cercherà di rendere più evidente la proclamazione della Parola di Dio.

In questo contesto, il Papa sottolinea l’ importanza dell’ omelia, sollecitando i sacerdoti, perché non improvvisino la predica e sostengano i fedeli a riflettere sui sacri testi. E’ uno stimolo, che tocca tutti i ministri e aiuta a comprendere come la Parola richieda uno sforzo previo di preghiera e di meditazione.
La celebrazione odierna si presta anche ad iniziative di tipo culturale. Ad esempio, la lettura integrale della Bibbia o di un libro della Bibbia. Purtroppo, il nostro popolo ascolta la Parola solo quando si reca a Messa alla Domenica.
Con tristezza, dobbiamo dire che la Bibbia è il libro più diffuso, ma anche quello “più carico di polvere nelle nostre case” ( Mons. Fisichella). E’, Infine, importante che il documento papale sia stato firmato, il 30 settembre, in occasione della memoria liturgica di San Girolamo, grande studioso della Bibbia, perché quest’ anno iniziano le celebrazioni per i 1.600 anni della sua morte (420).
Mons. Antonino Scarcione
Nessun commento:
Posta un commento