Giovedì 24 marzo alle ore 20:00 subito dopo la cerimonia in Cattedrale del Giovedì Santo, a cura del Nobile quartiere Monte, ha avuto luogo presso la scalinata di S. Anna, l’accensione delle luminarie (padelle romane), collocate sui 43 gradini della antica scala, inserita nel monumentale complesso monastico di Sant'Anna e Sant'Ignazio, opere realizzate nel 1600 ad opera dei padri Gesuiti.
Un evento che insieme al Calvario, sempre realizzato dal Comitato di quartiere a 50 metri di distanza, in piazza Castello, ha contribuito a prolungare l’emozione di un giorno particolare e speciale nella nostra tradizione religiosa e culturale.
Alla cerimonia hanno preso parte il Vescovo mons. Rosario Gisana, mons. Scarcione, i presidenti dei Quartieri, dei Clubs Service, del mondo associativo, culturale, sportivo, di volontariato, le autorità civili e religiose e inoltre la partecipazione della Corale Polifonica Laurella, diretta dal maestro Walter Mannella, del sig. Filippo Storia, ex decano dei lamentatori, e di tantissima gente accorsa per l'occasione.
Assente giustificato il sindaco dott. Filippo Miroddi, l'Amministrazione e i Consiglieri comunali, per via di un sessione di consiglio comunale.
L'iniziativa alla sua seconda edizione, è stata voluta dall'Amministrazione comunale, per valorizzare il patrimonio culturale, in un angolo di centro storico oggetto di una richiesta di finanziamento, dopo la proposta lanciata della consigliera Laura Saffila, volta a rendere monumentale la scala con le alzate in mosaico.
Filippo Rausa, presidente del nobile quartiere Monte, nel presentare l'iniziativa dalla duplice valenza artistica e religiosa, ha ringraziato per la sensibilità mostrata tutti i presenti, inoltre ha ricordato chiedendo un minuto di silenzio, le vittime di Bruxelles, le giovani studentesse universitarie nostre connazionali morte in un incidente stradale e le due vittime uccise in Libia.

Sua Eccellenza il Vescovo mons. Rosario Gisana ha acceso la prima padella romana, dopo di lui a seguire tutti gli altri, fino ad arrivare all'ultimo gradino, il quarantatreesimo.
La fievole luce che ha iniziato a rischiarare la scalinata ha avuto il suo epilogo con la proiezione su un telo bianco di un suggestivo e commovente Cristo in croce posto sulla sommità, in un'apposita scenografia realizzata ad arte da Pietro Rausa e costruita nel primo pomeriggio dalle maestranze del quartiere, con il supporto dei componenti dell'Associazione "Il Girasole".

La manifestazione si è conclusa con un messaggio che il Vescovo ha rivolto ai presenti, una personale riflessione sulla Croce misericordiosa e la Pasqua; infine un ultimo canto da parte della Corale Polifonica Laurella, ha posto la parola fine alla suggestiva e caratteristica iniziativa.
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