
sabato 4 luglio 2020
La Domenica con Gesù, XIV del Tempo Ordinario / A
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
I piccoli, i peccatori, gli ultimi, “le periferie del mondo”, come ripete giustamente Papa Francesco, hanno capito che Gesù ha portato la “rivoluzione della tenerezza”. “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro”. Vediamo che Dio si pone accanto a chi non ce la fa e porta quel “pane d’ amore di cui ha bisogno ogni persona”.
“…Esulta grandemente…figlia di Gerusalemme !...A te viene il tuo re…Farà sparire il carro da guerra…annuncerà la pace alle nazioni…” Zc 9,9-10 .
“Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello spirito, dal momento che lo spirito abita in voi…” Rm 8,9.11-13 .
“…Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli…Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro…” Mt 11,25-30.
Il vangelo ha appena riferito di un periodo di insuccessi e tira una brutta aria: Giovanni è stato arrestato, Gesù è stato contestato duramente dai rappresentanti del tempio, i villaggi attorno al lago, dopo l’ iniziale entusiasmo, si sono allontanati. A questo punto, in realtà, pur in quell’ aria di sconfitta, si apre, davanti a Gesù, un capovolgimento improvviso, che lo riempie di gioia, evidenziata dalle parole: “Padre, ti benedico, ti rendo lode, ti ringrazio, perché ti sei rivelato ai piccoli. Cioè, i pescatori, i poveri, i malati, le vedove, i bambini e i pubblicani, i preferii da Dio.
Gesù non se l’ aspettava e si stupisce: la meraviglia lo invade. Scopre ed evidenzia il modo di agire di Dio nel profondo del cuore dell’ uomo. E, poi, le famose parole: “Hai rivelato queste cose ai piccoli. Ma, esattamente, di quali cose si tratta ? Un piccolo, ad esempio un bambino, capisce subito l’ essenziale: Cioè, se gli vuoi bene o no. Questo è il segreto della vita. Non ce ne sono altri, più profondi.

Ogni cuore può essere stanco. Ed ecco le bellissime parole: “Venite, vi darò ristoro”. Non dice: vi presenterò un nuovo catechismo, oppure altre regole. Ma il conforto del vivere. “Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero”: parole che risuonano come musica. Sono “la buona notizia”.
In questo modo, Gesù “cancella” la vecchia immagine di Dio. Egli, cioè, non è un dito accusatore, puntato contro di noi. Bensì, due braccia aperte all’ accoglienza. Egli, come ottimamente afferma E. Ronchi, “è venuto a rendere leggera e fresca la religione” e a darci le ali di una fede che libera: il Signore è un liberatore e quindi è amato dai piccoli e dagli oppressi della terra. E dice ancora: imparate de me, dal mio modo di amare, delicato e indomito.
Dal lui apprendiamo l’ alfabeto della vita.
Mons. Antonino Scarcione
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