"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 29 aprile 2025

Esposte le bandiere del nobile quartiere Monte Mira in onore della Madonna delle Vittorie



Come ogni anno alcuni soci del comitato di quartiere, capeggiati da Filippo Rausa, con Concetto Favella, Francesco Lentini, Filippo Aloi e Filippo Purrazza hanno collocato lungo la via Monte e sul prospetto della chiesa degli Angeli Custodi, le bandiere riproducenti i colori e l'araldica del nobile quartiere Monte Mira, collocate per l'occasione in segno di festa, per accogliere la Madonna, Maria Ss. delle Vittorie in piazza Vecchia, nel 677 anniversario del ritrovamento (1348), che dal santuario di contrada Piazza vecchia in processione sarà portata a spalla dai giovani portatori.

Una consuetudine che ormai si ripete da oltre trent'anni, a testimonianza del forte sentimento di appartenenza al quartiere, testimoniato con l'esposizione delle bandiere, nelle ricorrenze più importanti. Inoltre un banner di saluto all'immagine sacra.





sabato 12 aprile 2025

LA DOMENICA CON GESU', DELLE PALME - PASSIONE DEL SIGNORE / C

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io possa indirizzare una parola allo sfiduciato…”Is 50,4-7 . 
“Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio…svuotò sé stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini…” Fil 2,6-11 . 
“…Pilato, disse…”mi avete portato quell’ uomo come agitatore del popolo…io l’ ho esaminato…ma non ho trovato in quest’ uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate…”Lc 22,14-23.56.

“LA NARRAZIONE DELLA PASSIONE RAPPRESENTA IL FONDAMENTO DI TUTTO IL VANGELO. “L’ ATTENZIONE SI CONCENTRA SU GESU’ E SULLA SUA PASSIONE DOLOROSA”. EGLI E’ “IL PROTOTIPO DEL GIUSTO”, TANTO E’ VERO CHE AI PIEDI DELLA CROCE IL CENTURIONE RICONOSCERA’: VERAMENTE QUST’ UOMO ERA GIUSTO”.

In molte parrocchie-dato che oggi c’è la lunga lettura della Passione del Signore- non c’ è omelia. Oppure, se ne tiene una breve. Questa è la nostra scelta.

-“L’ ingresso di Gesù in Gerusalemme”. Al centro della celebrazione c’ è sicuramente la croce. In realtà, non solo la croce, ma la croce gloriosa, come afferma esattamente Roberto Laurita (Servizio della Parola n. 565 pag. 151 e ss.).

“Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme”.
Come il primo della cordata nel cammino verso la città. “Andate nel villaggio di fronte”. Vediamo che è Gesù stesso ad organizzare l’ ingresso nella Città Santa. Egli non cerca la gloria degli uomini. Gesù compie un gesto simbolico, vuole far comprendere che è il Messia annunciato dal profeta Zaccaria.

“Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore !”. Gesù attraverso la sofferenza e la morte ci conduce alla resurrezione.

-“Il percorso verso la croce”. Entrando a Gerusalemme, Gesù dà inizio al momento culminante di tutta la sua vita. Lasciamoci condurre, quindi, dal lungo racconto che viene proclamato. Sappiamo bene che la domanda fondamentale, che ci dobbiamo porre, è: “Chi è Gesù”..

E’un uomo che appare in tutta la sua fragilità, “nel momento della prova”. E’ in uno stato di prostrazione così profonda che il suo sudore cade a terra come gocce di sangue. Dopo il suo testamento, rappresentato dalla Cena, la chiave del messaggio si trova nel modo in cui Luca racconta l’ episodio del giardino.

E’ un uomo pieno di bontà e compassione. Luca ha evidenziato la tenerezza e la misericordia di Gesù, che è venuto a cercare e a salvare quello che era perduto. Anticipa a Pietro il suo rinnegamento, ma gli assicura anche la sua preghiera, quando l’ apostolo l’ avrà rinnegato. Lo sguardo intenso di Gesù sarà tale da far piangere Pietro, che si allontana con le lacrime agli occhi. Ed ancora, Gesù guarisce l’ uomo al quale era stato tagliato l’ orecchio. Consolerà le donne di Gerusalemme, che incontra sulla via del Calvario. Pregherà per i suoi carnefici. Assicurerà ad uno dei malfattori, crocifissi con lui, che entrerà con lui nella gioia di Dio.

E’ un uomo giusto. E’ un innocente condannato a morte.

Per ben tre volte, mentre è inchiodato sulla croce, gli dicono di salvare sé stesso, scendendo dalla croce. Ma sappiamo bene che egli non è venuto per salvarsi, bensì, per salvare tutti gli uomini.

Gesù ha sperimentato la prova terribile della sofferenza fisica e di quella morale. Ha conosciuto l’ abbandono da parte della folla e da parte dei discepoli. E’ un uomo che si fida totalmente del Padre.

                                             Mons. Antonio Scarcione

sabato 5 aprile 2025

Pasqua 2025

 


LA DOMENICA CON GESU', V DI QUARESIMA / C

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il Signore… aprì una strada nel mare…in mezzo ad acque possenti…fece uscire carri e cavalli…Non pensate più alle cose antiche !...Io faccio una cosa nuova…Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa…per dissetare il mio popolo…” Is 43,16-21 . 
“…Ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo…Io sono stato conquistato da Cristo Gesù…Corro verso la meta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù…” Fil 3,8-14 . 
“…Scribi e farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio…e gli dissero:” Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio…Mosè…ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici ? “…Gesù si chinò e scriveva col dito per terra…si alzò e disse: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. E…di nuovo scriveva…Quelli…se ne andarono…cominciando dai più anziani…Gesù si alzò e le disse: “Donna, dove sono ? Nessuno ti ha condannata ?...Rispose: “Nessuno…E Gesù…: Neanch’ io…D’ ora in poi non peccare più”. Gv 8,1-11.

“CI SONO SITUAZIONI CHE SEMBRANO SENZA VIA D’ USCITA. E INVECE SI APRE UNO SPIRAGLIO E SI FA STRADA UNA NOVITA’ FINO AD ALLORA INAUDITA. E’ DI QUESTA NOVITA’ CHE CI PARLANO LE LETTURE. ESSA VIENE DA DIO CHE SI RIVELA L’ UNICO CAPACE DI FARE COSE NUOVE. LA GIOIA PRENDE IL POSTO DELLE LACRIME. GESU’ SALVA DALLA LAPIDAZIONE LA DONNA E LE SPIANA UNA VITA NUOVA, LIBERATA DAL PECCATO”.

Come afferma Roberto Laurita, “appare opportuno cominciare dalla scena evangelica” (Servizio della Parola n.565 pag.133). Una scena che sembra, all’ inizio, avere un’ unica via d’ uscita: la condanna a morte della donna, per lapidazione. E, invece, il cerchio della morte viene spezzato, grazie al Signore Gesù.

-“Un contrasto molto forte”. Da una parte, le urla degli scribi e dei farisei, che esigono un castigo esemplare; dall’ altra, alcuni segni enigmatici sulla sabbia e la reazione muta di Gesù. Tanto impressionante da convincere gli accusatori a lasciar cadere le pietre e a tornarsene a casa. Il tutto davanti alla donna, che non dice nulla. Né per discolparsi, né per chiedere misericordia.

-“Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo per accusarlo”. Ci chiediamo, che cosa animi gli scribi e i farisei ?. L’ evangelista lo dice con chiarezza. La condanna della donna è solo un pretesto, per mettere in difficoltà Gesù. E noi ? Siamo proprio così diversi da quegli scribi e farisei ? .

-“Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra”. Che cosa scriveva ?. Le ipotesi sono le più diverse. Egli non si limita a scrivere. Il testo sottolinea: ”Si chinò” e “si alzò”. Se lo accostiamo alla menzione del monte degli Ulivi, esso acquista un significato particolare. Attraverso questi due verbi, il gesto acquista un significato cristologico: mima l’ abbassamento e l’ innalzamento attraverso i quali Gesù riconcilia con Dio l’ umanità prigioniera del peccato.

-“Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. La risposta di Gesù è abile, rappresenta un’ apertura verso la vita e non una chiusura nella morte. All’ inizio resta seduto e risponde solo con dei graffiti. Ma adesso, davanti alla loro insistenza, egli rinvia ognuno alla sua condizione di peccatore. A questo punto, gli accusatori se ne vanno. Il suo dito levato da terra rimette in questione quei giudici, che dimenticano il loro peccato.

-“Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”. Contrariamente a quello che facciamo noi, Gesù non mette su nessuno delle etichette, non ci riduce al nostro peccato. Ogni creatura è un essere incompiuto, che cresce, se c’è qualcuno che crede in lui. La fiducia è la forza dinamica dell’ amore.

-“Un Dio che fa cose nuove”. Dio non imprigiona in un passato e neppure nel presente del proprio errore. I farisei preferiscono aggrapparsi al passato, che imprigiona e impedisce di crescere.

La donna è messa davanti al suo peccato, ma è anche invitata ad andare oltre.

                                                   Mons. Antonio Scarcione