"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 31 gennaio 2019

Recupero aquila marmorea della Cattedrale



Piazza Armerina, 29 gennaio 2019

A Sua Ecc. il Vescovo Mons. Rosario Gisana
Al Sindaco avv. Nino Cammarata
                                   Città
Al Soprintendente BB.CC. di Enna – Arch. Salvatore Gueli  
                                Enna
                                            
Oggetto: richiesta restauro aquila marmorea del casato Trigona, collocata sul cantonale destro della Cattedrale.

Spett. Autorità istituzionali, 
le scriventi Associazioni, Mira 1163 e nobile quartiere Monte Mira, rappresentano alle SS.LL. che l’aquila marmorea del casato Trigona apposta sul muro dell’entrata secondaria della Basilica Cattedrale, risulta danneggiata e mancante di una zampa e della coda, cosi come può evincersi dall’allegata sequenza fotografica (il prima e il dopo).

In mancanza di un intervento riparatorio, si potrebbero staccare ulteriori pezzi marmorei o addirittura l’intera aquila, in quanto le parti attualmente mancanti di fatto creano un vuoto.

Aquila prima del cedimento della coda
La preoccupazione, è che il vuoto creatosi possa incidere negativamente sulla staticità del manufatto e tutto ciò potrebbe provocare ulteriori distacchi di altri pezzi marmorei di cui è composta l’aquila.

Certamente, tale situazione provocherebbe un danno al patrimonio artistico e culturale, in quanto collegato direttamente al mecenatismo della nobile famiglia Trigona.

Infatti, oltre ad essere di pregio artistico ha un valore simbolico rilevante.

Pertanto, si chiede per quanto di Vostra competenza, un intervento di restauro e recupero del pregevole manufatto marmoreo.

Sarebbe gradita, anche a mezzo e-mail, una Vs. risposta, Cordialità.

Il Presidente del Quartiere, Filippo Rausa
Il Presidente Mira 1163, Francesco Galati     
                                          
 

mercoledì 30 gennaio 2019

Giro di vite nei confronti di chi sporca e deturpa la nostra città.

Notizia tratta dalla pagina Facebook, Assessorato Turismo Spettacolo Piazza Armerina
Giro di vite nei confronti di chi sporca e deturpa la nostra città. 
Stiamo potenziando il sistema di telecamere oltre a ripristinare quelle già esistenti ma non funzionanti. Lo avevamo anticipato e non torneremo indietro. Seguiranno ulteriori iniziative, alcune senza precedenti a Piazza Armerina. 
I trasgressori abituali sono avvisati. Verranno pubblicate periodicamente le immagini registrate nelle varie zone della città affinché sia chiaro che il tempo degli inviti e degli appelli è finito. La misura è colma.
Nella fotografia la via Campagna San Martino, nel quartiere Monte Mira



domenica 27 gennaio 2019

Prossimamente il Blog sarà trasferito in un Sito web.


Visti i continui problemi che abbiamo con il Blog, in quanto molto vulnerabile, prossimamente trasferiremo tutti i contenuti del blog in un Sito web. 

sabato 26 gennaio 2019

La Domenica con Gesù, III del Tempo Ordinario / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Una comunità che ascolta. Lessero e compresero.” Ne 8,2-4a ; 
“Siete corpo di Cristo e sue membra” I Cor 12,12-30 ; “Oggi questa scrittura si adempiuta” Lc 1,1-4;4,14-21.


Affidabilità dei Vangeli per consolidare la fede. Come ottimamente afferma Ermes Ronchi, il testo del vangelo odierno è bellissimo. 
Racconta non “come” sia nato Gesù, ma “perché” sia nato. Esso ridà forza, per lottare e apre le vie della speranza. Poveri, ciechi, oppressi, prigionieri: questi sono i nomi degli uomini. 
Adamo è diventato così, per questo Dio diventa Adamo. E lo scopo che persegue non è quello di essere finalmente adorato e obbedito da questi figli, distratti, meschini e splendidi, che noi siamo. 
Dio non pone come fine della storia “sé stesso o i propri diritti”, bensì uomini e donne dal cuore libero e forte, affinché la storia non produca più poveri e prigionieri.

Gesù non si interroga, se quel determinato prigioniero sia buono o cattivo, se il cieco sia onesto o peccatore, se il lebbroso meriti o no la guarigione. 
Impensabili nel suo Regno frasi come queste: “E’ colpevole, deve marcire in galera”.

Il programma di Nazareth, infatti, ci mette di fronte ad uno dei paradossi del Vangelo. Fin dal suo primo annuncio, Gesù afferma: non è l’uomo che esiste per Dio, ma è Dio che esiste per l’uomo. 
C’è una commozione da brividi nel poter pensare: Dio esiste per me, io sono lo scopo della sua esistenza. 
Il nostro è un Dio che ama per primo. La buona notizia è questa: il nostro Dio è un Dio sempre a favore dell’ uomo e mai contro l’ uomo, che lo pone al centro, che dimentica sé stesso per me.

                                                                                     Mons. Antonino Scarcione

venerdì 25 gennaio 2019

Sabato 26 gennaio alle ore 16:00, la Madonna della Catena ritorna nella sua chiesa, San Nicola-Madonna della Catena.


Il parroco della Collegiata del SS. Crocifisso, don Franco Greco, informa ed invita tutta la cittadinanza a partecipare Sabato 26 gennaio alle ore 16:00, alla piccola processione per solennizzare il rientro di Maria SS. della Catena presso la sua chiesa, San Nicola-Madonna della Catena.

Dopo la processione, che dalla chiesa del Crocifisso percorrerà le seguenti vie: San Martino, piazza don Michele Nicosiano, via San Nicolò, la statua farà solenne ingrasso in chiesa. 

Seguirà la celebrazione della S. Messa. 

"Al di là di quel cancello", la bellissima Poesia del poeta, prof. Tanino Platania, per ricordare le vittime della Shoah




Riceviamo e pubblichiamo una intensa e bellissima poesia del pluripremiato poeta, nostro concittadino, prof. Tanino Platania.   


Il componimento in versi, quale omaggio di un Poeta contemporaneo alle vittime dalla Shoah, che verranno ricordate il 27 gennaio p.v. durante il cosiddetto "Giorno della Memoria.


La bravura e l'estro del poeta, prof. Platania, nell'avere adoperato le iniziali della famosa scritta posta sul cancello d’entrata del campo di sterminio di Auschwitz, "Arbeit Macht Frei" (il lavoro rende liberi), per comporre un piccolo capolavoro a memoria di tutti coloro che furono orrendamente trucidati dalla furia nazista.

I capoversi in rosso corrispondono alla “cinica” scritta posta sul cancello d’entrata del campo di sterminio di Auschwitz.
                                                                                  Filippo Rausa

Al  di là di quel cancello  
                        ARBEIT  MACHT  FREI                                                                     
                             Il lavoro rende liberi

   
Astanti, dentro pigiami rigati,
Riposti dietro fili spinati,
Baluginavano,  con scarne teste rasate
E  occhi sgranati, all’ombra di uggiose mattinate.
I fumi acri e lenti di un falso camino                                                        
Tradivano il profumo di chi, prima, occupava un posto vicino.

Muti,                                                                                                 
Aspettando di trangugiare  il  nero latte della sera,
Come orfani, consunti, perfino dalla  preghiera,                       
Hanno trovato, nelle bugiarde docce, fendenti di luce 
Tizzoni di brace e, finalmente, un singulto di pace.
                           
Fui ebreo, dissidente, disabile, omosessuale
Rom, partigiano, figlio, madre, padre e italiano
E, da uomo e lavoratore, spero, che l’oggi non diventi mai
Ieri.

                                           
                                                       Tanino Platania