"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 28 agosto 2016

La Domenica con Gesù, XXII del T.O. /C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi:”Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore…Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio, perché in lui è radicata la pianta del male…” Sir 3,17-20.28-29 . 
“…Voi invece vi siete accostati al monte Sion…alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste…” Eb 12,17-20.28-29 . 
“…Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi e sarai beato…Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”. Lc 14,1.7-14.

“Essere umili” (una necessità, un dovere, un’ esortazione ?) in questa nostra società, che sembra “puntare” tutto sulla “visibilità”. Umiltà e visibilità sono due elementi, che si contrappongono. Come si può, agevolmente, sperimentare in campo religioso, di Chiesa, dove l’ umiltà è una virtù. Infatti, il Maestro si è autodefinito “mite ed umile di cuore”, mentre, è pur sempre necessario “uscire dalle catacombe”, per fare correre il messaggio di salvezza di Gesù, “fino agli estremi confini della terra” (At 1,8). E’ significativo che questo dovere di “visibilità” stia all’inizio e alla fine degli “Atti degli Apostoli”. Ma questa “visibilità” ha un contenuto e una finalità, che si distinguono nettamente, rispetto all’altra “visibilità”, che, invece, caratterizza la nostra società a tutti i livelli: politici, economici e culturali.

Questa riflessione, quindi, riguarda soltanto il modo, con cui la Chiesa debba, oggi, “attualizzare” l’umiltà e la visibilità, quali elementi costitutivi della sua storia. Ad es., unificando tutti e due questi aspetti, che sembrerebbero in contrapposizione.

Concretamente, possiamo partire dalla Parola di Dio, che proclamiamo in questa liturgia. In essa, l’ umiltà e la visibilità emergono, come risposta ai nostri interrogativi. Nella I Lettura, la profezia del “Siracide”, la Parola ci accoglie, immergendoci nell’aspetto dell’ umiltà, dove solo l’umile dà gloria al Signore. Con la parabola, poi, dell’ invitato al banchetto, proposta dal vangelo di Luca, vediamo che al tema dell’ umiltà si affianca quello della visibilità. Se l’ invitato sceglie il primo posto, per farsi notare, viene consigliato di mettersi all’ultimo posto, per sentirsi dire: “Amico, vieni più avanti”. In ultima analisi, la Parola ci porta sempre a Gesù, Parola di Dio fatta carne, che unifica in sé stessa anche quanto, “secondo il pensiero degli uomini”, potrebbe sembrare in contrapposizione, come i’ umiltà e la visibilità. La Parola fatta carne (Gesù) ha raggiunto la massima visibilità davanti al Padre, quando è stata innalzata sulla croce, in obbedienza totale, fino alla morte.

Evidentemente, questa visibilità non ha nulla a che fare rispetto a quella, di cui va in cerca la nostra società. La Chiesa dovrebbe, quindi, cercare la propria visibilità nella “visibilità” della croce, scandalo e follia: un Dio, che ha tanto amato il mondo, da consegnare agli uomini il proprio Figlio. Evidentemente, è molto facile ricorrere (per vedere l’efficacia dell’annuncio) ai mezzi di cui la società si serve, per la sua visibilità. Si potrebbe, in sintesi, vedere come e perché San Paolo parli di scandalo e follia, dopo il suo discorso all’Areopago: l’interesse iniziale dei presenti, che si trasforma in indifferenza, appena egli accenna a Gesù morto e risorto.

Ma noi crediamo che soltanto in Gesù, innalzato sulla croce, ci sia l’assoluta visibilità nell'assoluta umiltà (con l’ubbidienza al Padre fino alla morte di croce). E’ la Pasqua della salvezza. Gesù, “sapendo che era venuta la sua ora”, l’ora dell’Innalzamento sulla croce, si china a lavare i piedi sporchi di terra dei discepoli, cosicché i due elementi, visibilità e umiltà, si unificano nel corpo di Cristo.

Recuperando la parola evangelica del brano di Luca, notiamo che il vero ed unico beato è proprio Gesù, perché nessuno di noi gli potrà dare il contraccambio: noi poveri, storpi, ciechi e zoppi, invitati per pura Gratuità al banchetto del Regno.

                   Mons. Antonino Scarcione

martedì 23 agosto 2016

L'Aforisma della Settimana


La nuova storia di Piazza è iniziata.

Riceviamo e Pubblichiamo

Anche se ancora non operativa l’entrata nella città metropolitana di Catania sono iniziati i lavori per la progettazione di nuove iniziative derivanti dalla l'aggregazione territoriale dei Comuni di Gela, Butera, Niscemi, Mazzarino, Piazza Armerina, Aidone, Acate e Vittoria ai fine della partecipazione all'avviso pubblico per la selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale PIANO DI AZIONE COESIONE 2007-2013 "INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE AREE DI ATTRAZIONE CULTURALE" Linea di Azione 2 "Progettazione per la cultura.

Quanto sopra è la conseguenza della deliberazione della giunta municipale n° 140 del 12 Agosto 2016 (vedi allegato 2 ) con la quale Piazza si è aggregato ai comuni suddetti per valorizzare le proprie aree di attrazione culturale .

Per quanto suddetto il sindaco di Gela ha indetto una riunione per mercoledi 24 Agosto (vedi allegato 1) per iniziare il lavoro di progettazione tramite opportuna organizzazione e tavolo tecnico operativo.

Sono contento e spero che questo sia l’inizio della nuova storia di Piazza . 

WW PIAZZA - CATANIA STIAMO ARRIVANDO 
POICHE' NESSUNO PUO' FERMARE I POPOLI!

                                                                                                       Salvatore Murella


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Servizio Europa e Bandi



Al Sindaco del Comune di Mazzarino
Assessore delegato
Referente gruppo tecnico di lavoro
Al Sindaco del Comune di Niscemi
Assessore delegato
Referente gruppo tecnico di lavoro
Al Sindaco del Comune di Butera
Assessore delegato
Referente gruppo tecnico di lavoro
Al Sindaco del Comune di Acate
Assessore delegato
Referente gruppo tecnico di lavoro
Al Sindaco del Comune di Piazza Armerina
Assessore delegato
Referente gruppo tecnico di lavoro
Al Sindaco del Comune di Aidone
Assessore delegato
Referente gruppo tecnico di lavoro
Al Sindaco del Comune di Vittoria
Assessore delegato
Referente gruppo tecnico di lavoro

OGGETTO : Avviso pubblico per la selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale. Convocazione incontro

Al fine di assumere decisioni necessarie alla costruzione della proposta progettuale  le SS.VV. sono invitate a partecipare all'incontro che si terrà presso il comune di Gela  giorno 24 agosto     alle ore 17,00 ufficio del sindaco piazza S. Francesco.
L'incontro oltre ad una prima condivisone delle linee strategiche, tra le amministrazioni,  insedierà  il gruppo di lavoro tecnico per la definizione delle attività di  ideazione/progettazione della candidatura.
Per i necessari raccordi contattare l'arch. Antonino Collura che coordina l'iniziativa da un  punto di vista tecnico (a.collura@comune.gela.cl.it - 331 7653266 )          

F.to Il Sindaco
ing. Domenico Messinese

Aiuti alla povertà

L’Amministrazione Comunale comunica che a partire dal 2 Settembre patirà come previsto dalla legge di stabilità il sostegno S.I.A. ovvero sostegno per l’inclusione attività, una misura per contrastare la povertà.

I cittadini in possesso dei requisiti previsti dalla legge e precisamente coloro che hanno un reddito I.S.E.E. inferiore a tremila euro con figli minori disabili a carico e donne in gravidanza dal 2 Settembre potranno rivolgersi agli uffici comunali del Settore Politiche Sociali di via Muscarà e presentare istanza secondo le istruzioni che verranno impartite dai responsabili dell’ufficio.

Per poter accedere a questo sostegno economico bisognerà aderire ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa che riguarderà i servizi sociali, terzo settore ed altri servizi come scuole e sanità.

Le istanze verranno poi trasmesse all’I.N.P.S. che ne verificherà i requisiti.

I benefici economici verranno erogati ogni due mesi con una carta precaricata ed avranno importi che andranno dagli ottanta ai quattrocento euro in relazione alla composizione del nucleo familiare.

Tutte le informazioni, a partire dai prossimi giorni, potranno essere acquisite presso gli uffici della Politiche Sociali di via G. Muscarà o sul sito Web del Comune.

domenica 21 agosto 2016

La Domenica con Gesù, XXI del T.O. /C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti…Su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme…” Is 66,18b-21 . 
“…Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’ animo, quando sei ripreso da lui…” Eb 12,5-7.11-13 . 
“…Signore, sono pochi quelli che si salvano ? Disse loro: sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno…” Lc 13,22-30.

La domanda, che il “tale”(anonimo) rivolge a Gesù, è inquietante. E non si tratta di un episodio antico ! In alcuni contesti religiosi cristiani, a caratterizzazione fondamentalistica (purtroppo, presenti anche nel mondo ecclesiale), infatti, passa “agevolmente” l’ idea, che la salvezza sia raggiungibile, grazie alla semplice appartenenza alla Chiesa e all’ osservanza delle “Sue regole”. Notiamo che Gesù non risponde a questa domanda; per lui è, infatti, più importante indicare quale sia il vero cammino, che conduce alla salvezza. Quanto dice Gesù, rivela, da una parte il vero significato della salvezza di Dio e la via, per raggiungerla; dall’ altra, mette in guardia dal rischio, che si corre nel pretendere da Dio la salvezza, con le semplici “credenziali” religiose.

Chiaramente, la salvezza, nel progetto di Dio, è per tutti: l’ umanità intera è invitata al “banchetto del regno”. L’ accesso a questa convivialità salvifica, però, merita un impegno esistenziale globale, una scelta, che si traduce in affidamento totale ad una persona, Gesù Cristo. Al “banchetto” della salvezza si entra, solo, se si attraversa, nella fede, la “porta”, che è Gesù e si percorre la via della vita. E’ un viaggio di discepolato, che è un affidamento senza riserve a Dio, ma anche rinuncia ad ogni ingiustizia, odio, egoismo, perbenismo bigotto e settario. La fede è accogliere Gesù- che si è fatto ultimo- e, quindi, disponibilità a divenire ultimi, per essere primi al “banchetto” della vita.

Per la porta stretta passa solo chi si sente bisognoso della salvezza e accetta il perdono di Dio, accoglie il dono del suo amore e lo trasforma in preghiera e servizio al prossimo. Attraversare la porta, è predisporre il proprio essere, a stare dalla parte di Dio e del fratello, che è “sacramento” di Gesù Cristo. Le occasioni, per vivere da veri credenti, non mancano: l’ accoglienza del prossimo, la condivisione di beni e di vita con gli esuli e smarriti, il rispetto della dignità di ogni persona, indipendentemente dal colore della pelle e dalla religione.

La salvezza, quindi, “si decide” solo in relazione a Gesù e alla sua vicenda; l’ atteggiamento che si assume oggi nei confronti di Gesù e del prossimo diventa decisivo per il domani salvifico. Dalle parole di Gesù si apprende che c’ è il rischio di rimanere fuori dal “banchetto” della salvezza. Gesù mette in guardia dal pericolo, che comporta il rifiuto di lui. Ma, soprattutto, avverte coloro che sono convinti di entrare al “banchetto”, certi di meritare la salvezza, in quanto appagati dei propri sforzi etici ed impegni religiosi: dietro questa convinzione si nasconde la pretesa di raggiungere la salvezza con le sole proprie forze; l’ idea che basti appartenere alla Chiesa, per far parte degli eletti.

Coloro che scelgono di entrare al “banchetto del regno” per la porta larga del potere, dell’ avere, della seduzione, dell’ autoaffermazione, della menzogna e, nello stesso tempo, si ritengono al sicuro, perché credenti di facciata, Gesù non li riconosce. La via, tracciata da Gesù, non ammette pretese, né menzogna, ma solo l’ autenticità della sequela del Signore. Il cammino, per partecipare, in libertà, al dono della salvezza, è da farsi comunitariamente. Il cristianesimo, infatti, non è un percorso individuale, ma un itinerario di fraternità, comunione, condivisione, solidarietà, partecipazione e aiuto vicendevole.

                                                                               Mons. Antonino Scarcione

venerdì 19 agosto 2016

lunedì 15 agosto 2016

Il Palio al quartiere Casalotto

Il quartiere Casalotto vince la 61^ edizione del Palio dei Normanni, la 20^ vittoria in assoluto dei "verdi".

Aldilà della vittoria finale del Casalotto, un Palio falsato dalla giuria, che ha innervosito la squadra, infatti nella prima prova quella della mazza, non teneva conto del malore di un cavallo, quello del cavaliere Calogero Stivala che si era posto fuori dal campo di gioco. L'intervento dei veterinari, la quasi contemporanea chiamata da parte dello speaker del cavaliere in questione, che avrebbe dovuto affrontare la prima prova, veniva ritenuta, impropriamente dalla giuria, quale rifiuto del cavaliere a presentarsi sulla linea di partenza, perchè a loro dire "non erano stati informati per tempo". 
A nulla sono valse le vibranti e continuate proteste del capitano Filippo Rausa, ai componenti della giuria, mettendo in evidenza che tra il malore del cavallo, l'intervento dei veterinari, la chiamata del cavaliere Stivala da parte dello speaker, non vi era stato il tempo necessario per informarli dei fatti successi.
E così la giuria, decideva in maniera parziale di penalizzare il cavaliere e di conseguenza tutta la squadra, sottraendogli i 5 punti della prova.
A Calogero Stivala, subentrava per le prove successive il giovanissimo cavaliere Ambrogio Taglarino.

Ciononostante, un Palio giocato sul filo del rasoio fino all'ultima prova, infatti dai risultati ottenuti nelle prime tre prove di abilità e destrezza contro l’effigie del Saraceno, vedeva in vantaggio i nostri cavalieri del quartiere Monte. 
Il punteggio totalizzato nelle prime tre prove vedeva il Monte con 208 punti; Casalotto con 198 punti, Canali con 160 punti, e infine la Castellina con 157,5 punti.
La quarta ed ultima prova, quella con il lancio del giavellotto, ha determinato la vittoria del Casalotto, grazie alla sequenza dei cavalieri  Salvaggio, Abati e Cuore, che riusciva a fare oltrepassare e/o bucare con il giavellotto l'anello posto sulla forca ottenendo 15, 5 e 25 punti necessari per scavalcare il quartiere Monte.
Molto sfortunato il Monte nella esecuzione della quarta prova, solo il cavaliere Ambrogio Tagliarino totalizzava 15 punti.
Alla fine il risultato finale ha premiato il Casalotto con 243 punti, a seguire l’agguerrita concorrenza dei quartieri Monte, con 223 punti, Castellina con 212,5 punti e infine i Canali con 160 punti. 

Alla presenza del vice Sindaco Giuseppe Mattia, dell'Assessore Giancarlo Giordani alla squadra del quartiere Casalotto è stato assegnato il Palio, copia del Vessillo papale raffigurante Maria SS. delle Vittorie; inoltre, come da tradizione è stato donato un Palio, realizzato dall’artista piazzese Pietro Rausa, che resterà di proprietà del quartiere e troverà posto nella sede di piazza Carmine. 
Per il terzo anno consecutivo, se ciò può essere di "consolazione" ci confermiamo al secondo posto, a testimonianza che la squadra del nobile quartiere Monte è molto competitiva e solo il fato non ci ha consentito la vittoria finale.
Un Grazie di cuore ai nostri prodi Cavalieri giostranti:
CIFALU’ SALVATORE, FURIERE SALVATORE, RIZZO MARIO, TAGLIERINO SALVATORE, TAGLIARINO AMBROGIO, ed allo sfortunato STIVALA CALOGERO; che hanno messo cuore e coraggio sul campo giocandosela fino in fondo.

La classifica dopo la 61^ edizione è la seguente:

21 M O N T E
20 CASALOTTO
15 CASTELLINA
05 CANALI








La Domenica con Gesù, ASSUNZIONE di MARIA

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


Testi: “…Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una crona di dodici stelle…” Ap 11,19a;12,1-6a.10 . 
“…Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita…” I Cor 15,20-27a . 
“…Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo…” Lc 1,39-45.

-Nella solennità della Madonna delle Vittorie, Patrona della Città e della Diocesi di Piazza Armerina, riflettiamo sui testi liturgici dell’ Assunzione. “Maria è assunta in cielo; esultano le schiere degli angeli”. A tal proposito, davvero caratterizzanti appaiono le parole del prefazio: “Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita. Certamente, questo è un mistero difficile da spiegare e da comprendere, perchè “tocca” la realtà profonda della nostra fede. Infatti, la celebrazione dell’ Assunta, proprio nel mese di agosto, tradizionalmente dedicato alle vacanze, rimanda a un singolare tipo di riposo, “il riposo in Dio”. Cioè, alla serenità, tranquillità, speranza e gioia di essere nelle sue mani, consapevoli che è lui il Signore della storia.

-“Una donna vestita di sole…”. La prima Lettura ci presenta una donna, che vive il travaglio della nascita del proprio figlio. In quella donna, i cristiani hanno visto la figura di Maria. La donna dell’ Apocalisse è Maria, ma è anche la Chiesa: una creatura, che risplende della luce del sole (è, cioè, illuminata da Dio) ed è coronata da dodici stelle (gli apostoli). Questa donna, che sta per partorire, che sta, cioè, per donare al mondo Gesù, è insidiata da un enorme drago, che vuole divorare il bambino. Il drago è il simbolo del male, è il simbolo della vicenda storica di Gesù. Alla nascita, il drago è stato Erode, che ha cercato di strappare il bambino alla Madre. Ma è anche una lettura della storia odierna, del futuro e di ogni epoca. Perché, in ogni epoca storica, c’è, immancabilmente, la lotta tra bene e male. Vediamo che, purtroppo, la lotta tra bene e male è presente anche dentro di noi. La pagina dell’ Apocalisse, però, ci apre alla speranza: l’ esito della lotta sarà la vittoria del bene, cioè di Dio.

-“…Di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono”. E’ particolarmente significativo che la pagina evangelica contenga il “Magnificat”, canto di lode e di ringraziamento della Vergine: Maria ringrazia Dio, perché interviene e ribalta le situazioni con il suo amore. Proprio la celebrazione di oggi è un esempio dello sconvolgimento di situazioni, umanamente non prevedibili. Questo aspetto viene sottolineato da Pietro Blois (“Omelie” 33), in questi termini: “A Cristo sembrava di non essere asceso totalmente al cielo, finchè non avesse tratto a sé sua madre…La Madre di Dio, un tempo, depose suo Figlio in un umile presepe, oggi, viene collocata, essa stessa, dal Figlio su un trono sublime. A questo punto, sembrano molto significative le parole del “Magnificat”: “Ha guardato l’ umiltà della sua serva…ha disperso i superbi…ha rovesciato i potenti dai troni…ha colmato di beni gli affamati. A livello di rapporti tra persone, riscontriamo molto egoismo, che dev’ essere trasformato in amore; molte situazioni d’ ingiustizia in campo economico e sociale, da cambiare, anch’ esse; la stessa cosa si dica per i numerosi, cosiddetti, “potenti” sui loro troni di potere economico e politico.

Per tutte queste situazioni la festa del 15 agosto è un monito. Un invito a lavorare ciascuno nel proprio ambito, per rendere la famiglia umana più permeata di giustizia per i deboli e i poveri. E’, ovviamente, anche un invito a lavorare su noi stessi, alla ricerca della conversione del cuore.

                                           Mons. Antonino Scarcione

domenica 14 agosto 2016

La mercificazione dell'accoglienza...


Il drappo del Palio, opera di PIETRO RAUSA


Presentazione del Palio a Sala delle Luci, realizzato da Pietro Rausa

Giovedì 11 agosto, alle ore 12:00 a Sala delle Luci, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione del Palio, realizzato quest'anno dall'artista Pietro Rausa.

In una Sala delle Luci particolarmente gremita, a partecipare all'evento oltre al sindaco Filippo Miroddi e alla sua giunta municipale, il vescovo della Diocesi piazzese mons. Rosario Gisana, il comandante della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, capitano Vincenzo Bulla, il prevosto della Cattedrale mons. Antonino Scarcione, il parroco don Filippo Bognanni, i presidenti dei quattro quartieri Castellina, Massimo Di Seri, Canali, Salvatore Arena, Casalotto, Daniele Tornetta, Monte, Filippo Rausa.

Agli interventi del Sindaco, del Vescovo,  è seguito quello del giovane artista Pietro Rausa che nel presentarsi ha brevemente descritto il drappo.

La presentazione del palio è stata a cura del maestro Angelo Scroppo, direttore scientifico della Pinacoteca comunale e artista che negli anni passati ha realizzato diversi drappi del palio.

Infine la giornalista Marta Furnari nel presentare Pietro, gli ha rivolto alcune domande sulle tecniche
adoperate per la realizzazione dell'opera e sul suo significato.

Pietro Rausa potrà vantare un suo record, quello di essere il più giovane artista, ventuno anni, ad avere realizzato il drappo del Palio dei Normanni.

Il Palio verrà consegnato al quartiere vincitore della 61^ edizione del Palio dei Normanni rimanendo di proprietà del quartiere che lo collocherà presso la propria sede; mentre il tradizionale Palio, la copia del Vessillo raffigurante l’icona bizantina della Madonna delle Vittorie, oltre ad essere custodito per l’intero anno nella sede o nella chiesa parrocchiale del quartiere, questi verrà successivamente restituito per essere rimesso "in palio".






 















mercoledì 10 agosto 2016

Punteggi Cavalieri giostranti 2^ giornata - Monte e Castellina

2^ GIORNATA

NOBILE QUARTIERE MONTE

1. CIFALU’ SALV.TORE ______40__
2. DIANA FILIPPO __________18__
3. FURIERE SALVATORE _____55__
4. RIZZO MARIO ____________40__
5. SARDA CONCETTO _______31__
6. SPITALE ANDREA ________32,5__
7. STIVALA CALOGERO _____40__
8. TAGLIERINO AMBROGIO __40__
9. TAGLIERINO IVAN ________40__
10.TAGLIERINO SALVATORE__30__


REGALE QUARTIERE CASTELLINA

1. BONINCONTRO GIUSEPPE ____23
2. BONINCONTRO ROBERTO ____40
3. BONINCONTRO SALVATORE __40
4. BRUNO IVAN________________ 20
5. CALI' MICHELANGELO _______assente
6. CASTAGNA BIAGIO _________55
7. D'ALESSANDRO ANTONIO ____0
8. GIUNTA ANGELO ____________68
9. MISTRAZZOSO SALVATORE ___45
10. PARLASCINO CHRISTIAN ____15

Punteggi Cavalieri giostranti 1^ giornata - Canali e Casalotto

Di seguito riportiamo i punteggi dei singoli cavalieri, della prima giornata di selezioni tra i cavalieri iscritti nel quartiere Canali e Casalotto, che sommati alle altre due giornate di selezioni di mercoledì 10 e giovedì 11 agosto, determineranno la classifica finale con i primi sei cavalieri che comporranno la squadra che rappresenterà i quartieri nel corso della Quintana del Saraceno.


                                     
                                            

QUARTIERE CASALOTTO

1. ABATI LUCA __ 30
2. ABATI MORENO __ 45
3. ARENA CHRISTIAN __ 40
4. CAMPAGNA ANTONINO __ 25
5. CAMPAGNA LUIGI __ 37,5
6. CAMPAGNA MARIO __ 40
7. CAPIZZI ANGELO __ 40
8. CUORE GIUSEPPE __ 45
9. LA PORTA FILIPPO __ 35
10. PAFUMI LAURETTA FILIPPO __ 15
11. SELVAGGIO CONCETTO __55
12. SEGGIO SALVATORE G. __ 35


QUARTIERE CANALI

1. ARANCIO GIUSEPPE __ Assente
2. DI SERI DARIO __40
3. GENIO SALVATORE __40
4. LA ROSA VALENTINO __ 70
5. MARINO ELVIS __ 32,5
6. PROFETA COSIMO __45
7. ZUMIA SALVATORE __45

L'Aforisma della Settimana


domenica 7 agosto 2016

Punteggi Cavalieri giostranti 1^ giornata - Monte e Castellina

Con la prima giornata di selezioni tra i cavalieri iscritti nel quartiere Monte e Castellina, ieri ha avuto inizio ufficialmente la 61^ edizione del Palio dei Normanni,

Di seguito riportiamo i punteggi dei singoli cavalieri, che sommati alle altre due giornate di selezioni di martedì 9 e giovedì 11 agosto, determineranno la classifica finale con i primi sei cavalieri che comporranno la squadra che rappresenterà i quartieri nel corso della Quintana del Saraceno.


PUNTEGGI CAVALIERI GIOSTRANTI 
1^ GIORNATA

NOBILE QUARTIERE MONTE

1. CIFALU’ SALV.TORE ______70__
2. DIANA FILIPPO ___________25__
3. FURIERE SALVATORE _____40__
4. RIZZO MARIO ____________40__
5. SARDA CONCETTO _______20__
6. SPITALE ANDREA ________15__
7. STIVALA CALOGERO _____70__
8. TAGLIERINO AMBROGIO __40__
9. TAGLIERINO IVAN ________60__
10.TAGLIERINO SALVATORE__40__


REGALE QUARTIERE CASTELLINA

1. BONINCONTRO GIUSEPPE ____35
2. BONINCONTRO ROBERTO ____42,5
3. BONINCONTRO SALVATORE __42,5
4. BRUNO IVAN________________ 0
5. CALI' MICHELANGELO _______assente
6. CASTAGNA BIAGIO _________40
7. D'ALESSANDRO ANTONIO ____assente
8. GIUNTA ANGELO ____________45
9. MISTRAZZOSO SALVATORE ___40
10. PARLASCINO CHRISTIAN ____45


La Domenica con Gesù, XIX del Tempo Ordinario

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi:”La notte (della liberazione) fu preannunciata ai nostri padri, perché avessero coraggio…” Sap 18,6-9 .
“…Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un lungo viaggio…per un luogo che doveva ricevere in eredità…Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’ età, ricevette la possibilità di diventare madre…Per fede, Abramo…offrì Isacco…il suo unigenito…” Eb 11,1-2.8-19 .
“…Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina…Fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli…” Lc 12,32-48

-“La notte della liberazione preannunciata ai nostri padri”. Notiamo che la I Lettura rievoca una “notte” molto importante per Israele, per la propria identità, per la propria fede e per la propria salvezza. L’autore del libro della “Sapienza” rievoca l’ esodo, la liberazione dalla schiavitù egiziana e la terra promessa. Quella è stata, dunque, la notte della fede, nella quale Israele ha creduto e ha affrontato l’ avventura del deserto, lasciando il certo per l’ incerto. E’ la stessa fede di Abramo, ricordata nella II lettura.
Egli obbedì a Dio, partendo per un luogo, che doveva ricevere in eredità, “senza sapere dove andava”. Quella storica notte è importante anche per noi, che consideriamo Abramo nostro padre nella fede. Infatti, anche noi, come dice Paolo, siamo passati attraverso l’ acqua del Mar Rosso (il nostro battesimo), anche noi, nella notte del dubbio e della prova, siamo guidati da una nube luminosa, il Vangelo.

-“Siate pronti, con le vesti cinte ai fianchi e le lampade accese”. L’ invito alla vigilanza, forse, sembra “fuori luogo”, in pieno agosto. Eppure ci viene ricordato che il cristiano è tale, tutto l’ anno, perché non sappiamo, quando tornerà “il padrone di casa”. Vediamo che sono particolarmente significative le parole di Gesù: “tenete le vesti strette ai fianchi e le lampade accese, per aprire subito la porta, appena viene e bussa”. In realtà, attraverso queste immagini, Gesù vuole renderci più sereni e farci guardare, all’ incontro con lui, fiduciosi.

Proviamo a “leggere” le diverse immagini, contenute nella pagina del vangelo. Prima di tutto, “le vesti strette ai fianchi”, che ci richiamano la notte dell’ “Esodo”. Tra le altre indicazioni, affiorano, nella stessa notte della liberazione, le modalità della consumazione dell’ agnello: “Lo mangerete, con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano. E’ la Pasqua del Signore ! Vediamo che l’ abbigliamento rimanda alla partenza per un viaggio. Il ritorno del “padrone di casa” sarà, quindi, come la Pasqua del Signore, cioè, il passaggio di Dio in mezzo al suo popolo. Ma anche il passaggio del popolo, il passaggio di ciascuno di noi “verso la vita”, che non avrà mai fine. Un passaggio di salvezza, anche se, sarà, contemporaneamente, doloroso. Perché ci sono molte realtà, da cui bisognerà staccarsi, completamente. E più siamo legati a cose, beni materiali e comodità, tanto più peserà la sofferenza del distacco. Per questo Gesù invita a “crearci un tesoro nel regno dei cieli”. Vi è, in fine, l’ immagine delle lampade accese. Nella Bibbia la lampada rimanda alla parola di Dio, come ottimamente affermano i Salmi (119 e 105): “ Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino”.

“…Quando arriva e bussa…”. Poi, c’ è l’ immagine del bussare. Gesù bussa “alla porta del nostro cuore”, ogni giorno, e in modi diversi. Dipende da noi “affinare l’ orecchio”, per accorgerci del suo modo delicato e rispettoso di bussare. A tal proposito, non dimentichiamo l’ appello di Giovanni Paolo II (22 ottobre 1978): “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Aprite i confini degli stati, i sistemi economici, quelli politici, i vari campi di cultura, di civiltà e di sviluppo…. Oggi, l’ uomo, spesso, non sa cosa abbia nel proprio cuore, né che senso abbia la vita…Permettete, quindi, a Cristo, ve lo chiedo con umiltà e con fiducia, di parlare all’ uomo. Solo lui, Cristo, ha parole di vita eterna!

Se nella nostra vita non ci accorgiamo o fingiamo di non accorgerci che lui è “alla porta del nostro cuore” e non siamo capaci di aprirgli, quel giorno, per noi, sarà un momento traumatico. Infatti, allora, non potremo non aprire e l’ incontro con lui non sarà come quello sperimentato con un amico o un familiare, a cui abbiamo aperto la porta, per anni, ma come quello con uno sconosciuto o con un ladro, che spaventa e inquieta.

                                                                              Mons. Antonino Scarcione