"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 29 settembre 2013

La Domenica con Gesù, XXVI del Tempo Ordinario/C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
 
 
 Testi: "Guai agli spensierati...distesi su letti d'avorio...mangiano agnelli...bevono il vino...si ungono con unguenti raffinati...andranno in esilio in testa ai deportati..." Am 6, 1a. 4-7 . "...Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi, invece, alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza..." I Tm 6, 11-16. "C' era un uomo ricco, che ogni giorno si dava a lauti  banchetti. Un povero,...Lazzaro, stava alla sua porta. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto..." Lc 16, 19-31.

 I due racconti, il ricco epulone e Lazzaro e l' amministratore disonesto di domenica scorsa, formano un dittico, che consente a Luca di approfondire l' insegnamento di Gesù sulla ricchezza. Il punto di partenza sono i farisei - così attaccati al denaro -, i quali, dopo l' affermazione del Signore che, cioè, nessuno può servire Dio e il denaro, si facevano beffe di di Lui, rigettando il messaggio e persino la sua persona. La parabola, quindi, è diretta a coloro che si comportano come i farisei. La narrazione può, agevolmente, essere divisa in due momenti: uno sulla " terra", il secondo nel dopo-morte.

 -La prima parte contrappone il ricco e Lazzaro. I ricchi indumenti del primo contrastano con le piaghe, che, invece rivestono il corpo del secondo. Il riferimento ai cani, animali "impuri" (nella tradizione dei giudei), completa la descrizione: il povero è avvicinato soltanto da cani. Osserviamo che Luca non accusa il ricco, non gli attribuisce nessuna colpa, neppure il rifiuto di assistere Lazzaro. Il ricco non "vede", rimane al di là della porta, che lo separa dal mendicante e dalla vita.

 Un dettaglio importante: diversamente dal ricco (anonimo), il mendicante, invece, ha un nome: Lazzaro (=Dio viene in aiuto). Se il nome del povero appare, durante la vita, una drammatica beffa, la morte, al contrario, segna l' azione benefica di Dio nei suoi confronti: "Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo" (v.22). Del ricco si afferma soltanto che morì e fu sepolto.

 - Nella seconda parte (vv.22-30), Luca presenta il capovolgimento della situazione. Lazzaro è nella gioia e il ricco nei tormenti. La parabola sviluppa il tema: il destino del ricco, che ha ignorato l'insegnamento di Mosè e dei profeti, sarà la sorte di chiunque ignora gli avvertimenti di Gesù. L'insistenza sulla figura di Abramo ricorda che l' appartenenza al popolo dell' alleanza (oppure il dirsi discepoli di Cristo), è irrilevante, al fine della salvezza. Noi lettori dobbiamo recuperare le parole di Giovanni il Battista, per comprendere come diventare autentici figli di Abramo. Anche le folle lo interrogavano: "Che cosa dobbiamo fare? " Gesu' rispondeva loro: "Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto " ( 3, 8-11 ).

il profeta Abramo
 - La prima richiesta dell'uomo tra i tormenti appare assai modesta. Probabilmente, avendo riconosciuto la sua colpa, non contesta il proprio destino., infatti, chiede, semplicemente, alcune gocce d'acqua. La risposta di Abramo è negativa. "Tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nè di lì possono giungere fino a noi" (v. 26). Luca lascia trasparire che una distanza, che il ricco avrebbe potuto superare facilmente, durante la vita, aprendo la porta, si è ormai trasformata in un abisso: ora la porta è chiusa per sempre.

 - Nel secondo dialogo, il ricco chiede che Lazzaro sia inviato ad avvertire i fratelli. Abramo ricorda  che hanno Mosè e la Legge: basta seguirla. Il ricco replica che un messaggio dall' oltretomba potrebbe facilitare la conversione.
La risposta di Abramo è netta: chi non si pone in ascolto della Legge e dei profeti, rifiuterebbe di ascoltare persino qualcuno risorto dai morti.

 Come Amos, l'evangelista ricorda che l'ingresso nel Regno non avviene grazie a fenomeni straordinari (ad es. il ritorno dei morti): la salvezza percorre la strada umile dell' ascolto della Legge.

 - Notiamo infine che Lazzaro non  pronuncia nemmeno una parola. Gesù chiede  di dare anche a lui e ad altri la possibilità di parlare. Chiede di ascoltare la loro voce, cosicché egli possa continuare a proclamare la libertà ai prigionieri, la buona notizia ai poveri e annunciare agli oppressi la libertà.

 - I Padri della Chiesa ribadiscono come non si possa seguire Cristo senza riconoscerlo nei poveri: "Voi che siete servi di Cristo, suoi fratelli e suoi coeredi, soccorrete Cristo, nutrite Cristo, rivestite Cristo, accogliete Cristo, onorate Cristo" (Gregorio Nazianzeno).

                                                                                                      Mons. Antonio Scarcione

venerdì 27 settembre 2013

8^ Giornata per la Custodia del Creato


Premio Speciale alla Lega Zolfatai di Piazza Armerina

Riceviamo e Pubblichiamo

Nei giorni scorsi (21, 22 e 23 u.s.), la LEGA ZOLFATAI piazzese (fondata nel 1903 e con sede in via Garibaldi), ha partecipato alla 36^ Edizione della BORSA-SCAMBIO del MINERALE e del FOSSILE presso la Palestra dell’Istituto “Sebastiano Mottura” di Caltanissetta.

Anche quest'anno la Lega Zolfatai della nostra Città è tornata a casa vincente con un Premio Speciale che l’"Associazione Mineralogica Paleontologica e della Cultura della Solfara della Sicilia”, organizzatrice dell'evento, ha voluto consegnare, per mano del Presidente dott. ing. Michele Brescia, al sig. Mario La Mattina presidente e al sig. Franco Lo Monaco vice presidente della Lega (nella foto), per l'esemplare impegno profuso nella diffusione della Cultura della Solfara di Sicilia.


Lo stand della LEGA ha suscitato molto interesse, fra gli oltre 400 visitatori che hanno siglato il registro-firme, per i bellissimi cristalli di Zolfo, Celestina, Aragonite e Gesso messi in mostra. Questi minerali rappresentano i tesori del sottosuolo del “Bacino Minerario di Enna” che testimoniano il duro lavoro e i sacrifici affrontati da centinaia di minatori Ennesi per tanti decenni a partire dall’Ottocento. 

Gaetano Masuzzo
http://cronarmerina.blogspot.it/
 

mercoledì 25 settembre 2013

Omicidio a Piazza Armerina: ucciso per 100 euro il 29enne Calogero Abati

      Calogero Abati
Mercoledì 25 settembre un giorno nero per Piazza Armerina, per una tristissima notizia che ha fatto il giro della città dei mosaici, l’omicidio di un giovane uomo di 29 anni Calogero Abati che a quanto pare vantava un credito di 100 euro per un lavoro eseguito e non pagato.
 
Queste le motivazioni di una tragedia incredibile, il giovane è stato accoltellato al culmine di una lite, gli inquirenti del Commissariato di Piazza Armerina stanno facendo luce sull’accaduto interrogando due sospetti, padre e figlio, si tratta dei proprietari del bar in cui è avvenuta la tragedia.
 
Quanto successo oggi, rispecchia lo stato di profonda crisi, di malessere che è percepibile da tempo nella nostra città, allucinante la vicenda che ci ha lasciato sgomenti, senza parole, mai si dovrebbe osare tanto, non può la vita di un uomo essere spezzata per il vile denaro.
Addolorati ed increduli sull’accaduto di seguito pubblichiamo un reportage di questi giorni pubblicato in un noto blog nazionale.
Gli extracomunitari siamo noi
Cinque milioni di italiani sono sotto la soglia di povertà, persone che non hanno le risorse per vivere. Gli indigenti sono raddoppiati dal 2007. A loro non pensa nessuno. Stiamo diventando un Paese di miserabili.
Gli extracomunitari siamo noi. A quando i barconi in partenza dall'Italia per le coste dell'Africa o del Medio Oriente?
In Italia non esiste, come negli altri Paesi della UE, un reddito di cittadinanza. Lo Stato, anche se hai pagato le tasse e i contributi per decenni ti lascia morire se perdi il tuo lavoro.
La spesa per il cibo e le bevande è crollata ai valori di vent'anni fa. Si ruba per mangiare come ai tempi di guerra. In alcuni supermercati hanno introdotto alle casse una bilancia per frutta e verdura sfusa. Non si fidano dei clienti che introducono nel sacchetto una mela o un cavolfiore in più dopo aver pesato per risparmiare pochi centesimi.
I supermercati sono diventati come le banche. All'ingresso ci sono guardie giurate che ti guardano con sospetto. Neppure loro però possono nulla contro chi mangia direttamente in corsia, chi ingurgita veloce un pezzo di formaggio o una salciccia, magari rifugiandosi in bagno.
Non c'è il corpo del reato. Non è possibile accusarlo di nulla e l'esame delle feci non è una prova assoluta. Per evitare l'esproprio alimentare stanno aumentando le telecamere.
Il cliente è ormai controllato passo dopo passo. Si prospettano in futuro bilance all'ingresso e all'uscita dove ci si dovrà pesare. Se il peso aumenta di qualche grammo o di qualche etto sei arrestato, ma in galera almeno ti sfamano.
La bomba sociale degli ultimi sta per scoppiare. A un uomo puoi chiedere tutto, ma non di non lasciare la sua famiglia senza cibo. Quanti milioni di affamati sono necessari prima di una rivoluzione?
Il 13% dei pensionati, quasi due milioni e mezzo, riceve meno di 500 euro al mese. La pensione minima è di 495,43 al mese mentre vengono erogati miliardi di euro in pensioni d'oro.
E' una follia, una provocazione che sta diventando intollerabile.
Il conto alla rovescia è incominciato. Ripeto. Il conto alla rovescia è incominciato.
 

martedì 24 settembre 2013

Lettera aperta al Sindaco - Regolamento Piano del Colore e del Decoro Urbano

 
Piazza Armerina  24 settembre 2013

    Al sig. Sindaco Dott. Filippo Miroddi
    e, p.c.  All'Ingegnere Capo Mario Duminuco
città

Oggetto: istituzione regolamento Piano del Colore e del Decoro Urbano

Egregio Sig. Sindaco,

questo comitato di quartiere sensibile alla riqualificazione dell’ambiente della città, e nello specifico del centro storico, attraverso il controllo della qualità urbana,

chiede alla S.V.

l’istituzione del Piano del Colore e del Decoro Urbano per regolare l’uso del colore applicato ai fabbricati, al fine di tutelare l’identità storica degli immobili e la percezione visiva del contesto nel suo insieme, con particolare attenzione non solo all'ambiente costruito ma anche a quello naturale. 

Oggi, purtroppo assistiamo a un mancato rispetto della memoria storica locale, infatti l’assenza del Piano del Colore a Piazza Armerina che regolamenta gli interventi cromatici di riqualificazione urbana nel rispetto del decoro e dell’immagine, sta producendo che privati danneggino inconsapevolmente l’immagine paesistica e l’identità storico – culturale.
Pertanto, al fine di arginare un fenomeno percepibile visivamente in molti fabbricati e per tutelare, salvaguardare o migliorare i caratteri predominanti della nostra città dal punto di vista dei colori, riteniamo necessaria la creazione di detto Piano del Colore in quanto strumento che al pari degli altri strumenti urbanistici, regolamenti le norme tecniche di attuazione e le varie prescrizioni, nel caso in cui si desideri dar vita ad una nuova costruzione, ristrutturare, restaurare o manutenere parti esterne o comuni di un edificio.
 
A tal fine certo di un Vostro solerte riscontro, cordiali saluti,
 
  Il Presidente
 Filippo Rausa

lunedì 23 settembre 2013

Lavori in corso, la Sede del Quartiere si fa bella



Come da consuetudine il lunedì si riunisce il Consiglio del quartiere, per discutere sulle cose da fare, sui vari problemi; ma quest'oggi un po' tutti ci siamo adoperati per le pulizie del dopo pittura.

Sulle pareti imbiancate con i colori sociali del quartiere, il candido bianco e il giallo brillante, domani troveranno posto i palii vinti negli ultimi anni, quello dipinto da Tino Sanalitro, vinto nel 2004, quello dipinto da Angelo Scroppo, vinto nel 2012 ed infine quello dipinto da Iole Notarstefano, vinto proprio quest'anno.
Coppe, trofei e cimeli vari completeranno la sala Nicosiano, la sala delle vittorie.  

 
 
 
 

 

Celebrazione per ricordare Rosario Livatino


Riceviamo e Pubblichiamo

Rosario Livatino
Ente Parco Minerario
Floristella – Grottacalda

Venerdì 27 settembre alle ore 10,30 presso
La Chiesa Commenda
dei Cavalieri di Malta in Piazza Armerina
verrà commemorato l’Anniversario 
dell’uccisione del Giudice Servo di Dio

ROSARIO  LIVATINO

Celebrazione eucaristica con omelia dedicata officiata da
Mons. Calogero Peri
Vescovo della Diocesi di Caltagirone 
Commemorerà la figura e l’azione dell’Uomo
S.E. Salvatore Cardinale

Presidente Corte d’Appello di Caltanissetta

domenica 22 settembre 2013

L'Aforisma della Settimana


Solenni festeggiamenti in onore di Maria SS. della Catena


Dal 26 al 29 Settembre 2013 presso la
Chiesa Collegiata SS. Crocifisso,
nel cuore dell'antico  quartiere Monte, avrà luogo la Festa in onore di
Maria SS. della Catena

Giovedì 26 – Venerdì 27 – Sabato 28
Ore 18,00 S. Rosario meditato
Ore 18,45 Coroncina a Maria SS. della Catena
Ore 19,00 Celebrazione Eucaristica

Sabato 28
Dalle ore 10,00 alle 13,00 visita delle Scuole a Maria SS. della Catena

Domenica 29
Ore 10,00 S. Rosario meditato
Ore 10,30 Celebrazione Eucaristica
Ore 18,00 S. Rosario meditato
Ore 18,45 Coroncina a Maria SS. della Catena
Ore 19,00 Celebrazione Eucaristica

                                                                        Il Rettore della chiesa Collegiata del SS. Crocifisso
                 Fra Mosè Tshijanu Katambwe

 

 

4^ Festa Madonna del Cammino

Riceviamo e Pubblichiamo
 
PARROCCHIA SANT’ANTONIO
DI PADOVA
PIAZZA ARMERINA

4° FESTA
MADONNA DEL CAMMINO
Bosco Bellia

DOMENICA,   29 - SETTEMBRE - 2013
Ore 9.45 - Pellegrinaggio verso la Cappella (si parte dal Piazzale dell’ ex macello)

Ore 11.00 - Celebrazione della S. Messa

Si invitano alla partecipazione gli atleti e i devoti.
 
                                        Il Parroco
                            Mons. Salvatore Zagarella
                                                                                                      

 

22 Settembre 2013 ORE 20,44 - Equinozio d’Autunno


L'equinozio non è una ricorrenza nata dall'esperienza umana bensì un particolare momento del nostro sistema solare che consente la stessa durata di giorno e notte sulla Terra.

Questo eccezionale evento naturale, che si verifica da sempre, avviene 2 volte all'anno ed ha sempre affascinato ed incuriosito tutta l'Umanità…

La parola “equinozio” deriva dal latino e significa notte uguale” [al giorno].
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.

La data in cui cade quello d'autunno varia dal 22 al 23 settembre.
Quest'anno dunque il 22 settembre alle 20,44 finisce l’estate ed inizia l’autunno.

Dopo 6 mesi il Sole viene a trovarsi nuovamente sul piano dell’equatore terrestre e il circolo d’illuminazione passa per i poli.
In questo giorno il Sole passa allo zenit all’equatore, sorge al polo sud, tramonta al polo nord e la giornata dura esattamente 12 ore in tutta la terra.

L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica: osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole. Il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta. Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.
UNA CONSIDERAZIONE SU QUESTA RICORRENZA
Al di là di tutto… al di là d'ipotesi… sogni… riti… credenze… tradizioni… etc… l'equinozio, preciso asse della ruota dell'anno, è solo realtà della Natura.
Una realtà che ci parla del nostro pianeta immerso nell'Universo… baciato da una stella, il Sole, che gli consente la vita e che alle ore 20,44 del giorno 23 di questo settembre 2013 questa stella, il Sole, si presenta in un punto ben preciso all'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste.


La Domenica con Gesù, XXV del Tempo Ordinario/C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
 
Testi: "Il Signore mi disse...voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese..." Am 8, 4-8 .
"Figlio mio, raccomando che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini e per i re..." I Tm 2, 1-8 ."...Rendi conto della tua amministrazione..." Lc 16, 1-13

 Il grido del profeta Amos ci invita con forza a riflettere e ad agire su alcune forme di gravi ingiustizie presenti nella storia umana. Amos parla di mercanti e di poveri, di commercianti e di schiavi e mette gli uni (i mercanti) in rapporto agli altri (poveri-schiavi), a ricordarci che la povertà dipende anche, specialmente oggi, dall' incapacità di produrre ricchezza, da modi sbagliati di arricchirsi e dal rifiuto della condivisione. Esiste, quindi, un legame profondo tra il mercante che trucca e falsifica i pesi, e il povero, venduto "per due sandali" (un costo trascurabile). Schiavitù e servitù non sono scomparse, ancora oggi si vendono persone " per un paio di sandali", nelle troppe fabbriche, dove ancora "si consumano" persone a scopo di lucro, ma anche nelle nuove imprese, che comprano con alti stipendi giovani brillanti, che così diventano proprietà dell' impresa, che decide orari, feste, famiglia, libertà.

 Come non è scomparsa la povertà, così non sono scomparse l' indigenza o l' esclusione, che sono alla radice di ogni schiavitù e servitù. La povertà, che oggi colpisce le società opulente, ad es. quelle europee, presenta nuove forme (come l'esclusione dalla vita pubblica, il disagio mentale, immigrati non integrati, nuove forme di dipendenza (come il gioco d' azzardo). Queste nuove forme di povertà sono delle povertà relazionali; non si tratta di carenza di reddito

 Per questo, la prima cura della povertà è una cura di relazioni (da quelle familiari a quelle politiche) ed esige un rapporto di fraternità e di reciprocità. Oggi, se nono si curano e ricostruiscono le relazioni, anche gli interventi in termini di reddito restano spesso inefficaci. Occorre comprendere che prima della povertà esistono i poveri; e senza l' incontro con la persona del povero, la povertà non viene curata. La fraternità francescana si costituisce, concretamente, quando Francesco abbraccia  il lebbroso di Assisi. Solo i carismi, quindi, "sollevano" , realmente, "dalla polvere il debole, dall' immondizia rialzano il povero, per farlo sedere tra i principi, tra i principi del suo popolo".  Oggi una grave forma di povertà, in Europa ed in Italia, è, sicuramente, la disoccupazione , specialmente quella giovanile.

 Non è un caso che in Italia abbiamo posto il lavoro come una pietra angolare della Repubblica. Sono davvero molti i significati dell' Art. 1: "L' Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Si sarebbero potute scrivere altre parola alte (libertà, giustizia, uguaglianza, fraternità). Fu invece inserita la parola "lavoro": parola umile, ma forte. E' stato proprio il lavoro che ha creato, in Europa, la democrazia, grazie al grande movimento di lavoratori, uomini e donne, che diventarono cittadini, quando abbandonarono lo "status" di servi nelle campagne, diventarono lavoratori nelle fabbriche, nelle officine, nelle scuole, negli uffici e nelle cooperative.

 Oggi, in Europa, ci sono 25 milioni di disoccupati, la maggior parte dei quali è costituita da giovani. La lotta alla disoccupazione, quindi, deve avere il primo posto, perché, quando il lavoro è negato, è in crisi la democrazia.

 Un' altra considerazione sull' impossibilità di servire Dio e la ricchezza (mammona). Non tutta la ricchezza è "mammona", ma solo quella che nasce da bilance e pesi truccati dalla vendita e dall'acquisto delle persone, dai privilegi e dalle rendite da tasse non pagate, da falsità e bugie. C' è poi la ricchezza buona e civile, quella che nasce dal lavoro e dalla fatica, dal talento, dall' impresa civile, che non diventa "mammona", solo se condivisa e usata, per creare il bene comune.
                                                                                                                   
                                                                                         Mons. Antonio Scarcione

venerdì 20 settembre 2013

Riapre l'Oratorio al Monte...

 

La sede si fa bella..

In questi giorni mastro Alfredo sta rinfrescando gli ambienti della sede del Quartiere ritinteggiando le pareti dopo qualche anno dall'ultimo intervento. La sala in fotografia funge da salone delle adunanze del Consiglio e di rappresentanza, in essa sono conservati ed esposti cimeli, memorie e trofei, oltre ai prestigiosi Palii vinti, una piccola sede museale.
Oltre un decennio fa fu intitolata al sacerdote Michele Nicosiano.
 

giovedì 19 settembre 2013

4 anni di blog, Buon Compleanno


Così siam partiti:
sprovveduti
come fanciulli
tanto incoscienti
da esser quasi saggi.

Venerdì 20 settembre festeggiamo il quarto anno di vita del blog del quartiere, era il 20 settembre 2009, ed il blog prendeva vita con il primo timido post pubblicato in rete.

Da quel giorno sono trascorsi quattro lunghi anni e lo spirito di quel giorno è ancora immutato anzi è cresciuto sempre di più, per lo scrivente è stato l’inizio di un’avventura senza precedenti, un impegno giornaliero, costante, tanti piccoli sacrifici tutti ripagati dall'eccellente critica riportata.

Il nostro piccolo e prestigioso blog di quartiere vanta numeri che parlano su tutto, a testimonianza della mole di lavoro prodotta e del crescente interesse dei tanti internauti che giornalmente ci visitano, dall'Italia, dall'Europa e dall'America: 


4 anni di vita,
1.690 post pubblicati dal 20 settembre 2009 ad oggi,
829 commenti "a margine",
dati di accesso in costante trend di crescita:
177.503 visite dal 7 dicembre 2009, data in cui veniva posto in essere il contatore al Blog.
7.998 visualizzazioni di pagine nell'ultimo mese,
325.485 visualizzazioni di pagine raggiunte dal 20 settembre 2009 ad oggi.
57 mila visitatori nell'ultimo anno, 

Grazie al piccolo staff creato (Francesco, Pietro, Giulia, Laura), siamo presenti nello scenario dell’informazione, riuscendo a far conoscere piccole e grandi cose che il Comitato di quartiere propone e realizza, altrimenti sconosciute ai più; vicende e consuetudini che si consumano in città; con la collaborazione di mons. Scarcione, è stata creata la rubrica settimanale del “Commento domenicale alla S. Messa”, con Giuseppe Pitruzzella il collegamento a Facebook con un apposita pagina e in serbo vi sono tante altre piccole iniziative. 
https://www.facebook.com/ComitatoNobileQuartiereMonte

Un bilancio più che positivo che vogliamo accrescere, infatti cerchiamo collaboratori per potere condividere questa esperienza “giornalistica” per continuare a raccontare e descrivere le cose di tutti i giorni, gli umori e i sentimenti dei quartieranti, dei concittadini; dei volontari con un po di; Cum grano salis.
http://it.wikipedia.org/wiki/Cum_grano_salis

Detto ciò, buon Compleanno Blog e Grazie a Tutti coloro che ci seguono costantemente, perché siete lo stimolo ad andare avanti e a fare di più, consapevoli anche di fare un servizio ai numerosi concittadini sparsi qua e là per l'Italia e di ciò siamo straordinariamente contenti certi di portare loro, il profumo, l’atmosfera, il piacere di vedere e conoscere ciò che si fa nel quartiere e in città.

                                                                                              Filippo Rausa